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martedì 22 dicembre 2009

PER GLI AMICI SI PUO'.......

Sono ancora senza pc.
Speriamo che Babbo Natale me ne porti uno nuovo ed efficiente,ma non potevo,non potevo proprio non essere presente su questo spazio,anche se fugacemente,prima delle feste!

Per gli amici si possono fare cose quasi impossibili:si può per esempio chiedere la disponibilità e l'uso di un pc che non conosco e spero di restituire ,ancora efficiente,fra un paio d'ore.

Per il piacere di rispondere a qualche commento.
per il piacere di lasciare a voi tutti,amici che attraversate questo spazio,dei semplicissimi auguri.

Auguro per tutti un Natale sereno,riscaldato dagli affetti e dal piacere di trovarci insieme alle persone che amiamo.

Auguro che il nuovo anno sia generoso ,aiuti ognuno di noi a realizzare almeno un sogno,anche piccolo.

Auguro di poterci incontrare,tutti e serenamente alla fine dell'anno che verrà e poter raccontare qualcosa di buono di positivo,di piacevole.

E se avrò ancora un pc a disposizione,ma spero tutto mio,sarò ancora quì a scambiare con voi quattro chiacchiere condite di simpatia ed affetto sincero.

PS :Non riesco per ora a passare dagli amici per lasciare un commento ed un augurio.
Me ne scuso.Grazie

domenica 6 dicembre 2009

IN CUCINA !

Sono rimasta in black out con la connessione e,tanto per occupare diversamente il tempo,
mi sono dedicata alla cucina.

Quando uso il forno cerco di ottimizzare il suo impiego.

Questa volta ho preparato il pollo con patatine,un arrostino di lonza, al latte,
ma anche dei biscotti per la colazione e,idea che si è rivelata vincente,
ho preparato dei krachers gustosissimi.

Per i krachers ho impastato 500 gr. di farina rimacinata con un cucchiaio di olio
mezzo quadretto di lievito di birra sciolto in acqua tiepida,del rosmarino,
semi di finocchio selvatico e polvere di peperoncino .

ho fatto un panetto come da foto.



ho lascioato riposare ,ben coperto e al caldo






Intanto ho preparato l’impasto per i biscotti l’ho messo sulla leccarda, ricoperta di carta forno,cercando di stendere lo stesso in modo regolare,circa un cm,in altezza.

A metà cottura ho tagliato a strisce ho completato la cottura.

IL panetto nel fratempo è lievitato ,come vedete è quasi raddoppiato.




L’ho lavorato un po’ alla volta con il matterello facendo delle sfoglie di circa 5 mm di spessore.

Ho tagliato queste sfoglie a rettangoli,messo in forno per 5-6 minuti –

A forno spento ho fatto asciugare sia i biscotti che i krackers e questo è il risultato finale:


Ii biscotti sono questi,accompagnati da buona marmellata di arance fatta da me.

Per il profumo ed il sapore,beh,vi dovrete proprio fidare!



Questi invece i krackers,più buoni da mangiare che da vedere!


domenica 22 novembre 2009

QUATTRO PASSI NELLA NATURA

Ero indecisa se andare per vetrine:si avvicina l’inverno e vedere qualcosa di nuovo non sarebbe male . Spesso guardo soltanto, eternamente indecisa, finisco col non acquistare niente.
Ma la giornata di sole ispirava anche una passeggiata in campagna,nel mio piccolo regno.
Ho deciso per la seconda ipotesi. Avevo bisogno di limoni e frutta e arance e volevo fare qualche foto.
Indovinatissima scelta,perché arrivando ho scorto subito un piccolo miracolo:una macchia gialla attorno ad un vecchio tronco- c’erano i funghi!
Li aspetto,con ansia,tutti gli anni. Tagliando qualche albero, lasciamo sempre un pò di tronco e così, a tempo debito la natura ci ripaga..
Quest’anno,nonostante le mie ispezioni,sono sfuggiti al controllo e così li ho trovati un po cresciuti,
ma buoni comunque,e profumatissimi.
Ho fatto qualche foto,non sono molto brava,ma volevo custodire alcune immagini,non solo funghi!
Ditemi se lo spettacolo non vale qualche vetrina,anche se bella ed accattivante!E poi non costa niente!


ORA CHI LI PULISCE?



LA PRIMA NIDIATA



FIORI O FUNGHI?



TRINE E MERLETTI



TRASPARENZE

venerdì 13 novembre 2009

IL PIACERE DELL'AMICIZIA







L’Amica Sara-“il resto della tela” ha postato per me un graditissimo omaggio floreale assieme ad una bella dichiarazione di affetto ed amicizia.
Ringrazio anche da qui mentre mi..impadronisco dell’omaggio.

E vorrei ora parlare dell’amicizia, di come io la intendo.

Non ho tanti amici,alcuni risalgono ai tempi della scuola,moltissimi anni fa,quindi.
Altri se ne sono aggiunti, strada vivendo ,nati da rapporti di lavoro o di condivisione di problemi , o di idee e di gusti . Ultimi in ordine di tempo,sono gli amici di blog.

L’amicizia percorre sentieri strani,imprevedibili,spesso è maturata in anni di rispettosa e discreta frequentazione, quasi come fuoco sotto la cenere,per manifestarsi in circostanze particolari,quando non te la aspettavi.

Altre volte si crea un contatto a distanza,un filo che lega piccole e grandi cose,ricordi,vicende,sfumature,e ti pare di avere da sempre conosciuto e frequentato persone lontane fisicamente,ed in un certo senso,sconosciute:ti fidi di quello che leggi,e dell’istinto.

Senti un riferimento,un discorso,leggi qualcosa,intravedi un mondo che conosci anche tu,si apre un varco ,una linea speciale di comunicazione.

Questo è ancora più vero e frequente nel mondo virtuale dei blog,che frequento da parecchi anni e dove ho incontrato persone con le quali è stato naturale imbastire delle relazioni profonde di stima,amicizia,condivisione,al di là della rete .E non serve ovviamente fare elenchi.

A tutti i miei amici,anche quelli che non frequentano questo blog,offro la mia simpatia,e gratitudine per le volte che mi sono stati vicini,per le volte che hanno accettato la mia vicinanza.

EVVIVA L’AMICIZIA.

domenica 1 novembre 2009

DUE NOVEMBRE




IL DOLORE VESTA IL COLORE DEI FIORI
LE PAROLE NON TURBINO IL SILENZIO:
PER RICORDARE NON SERVONO.

lunedì 26 ottobre 2009

STORIE DI DONNE




SARA RODOLAO
DONNE NEL PARCO
Non amo particolarmente i racconti,come genere letterario. Li trovo quasi sempre slegati ,privi di quel filo conduttore che ti lega a filo doppio all’autore,ti fa seguire i sentieri ,semplici o tortuosi della sua fantasia,nell’impegno creativo con più ampio respiro, del romanzo.
Ma le regole sono tali perché hanno le eccezioni: DONNE NEL PARCO di Sara Rodolao è una eccezione.
Otto storie,otto donne,così diverse e così simili. Diversi gli ambienti,la geografia,ma non cambiano per questo i problemi che ognuna di loro deve affrontare e cercare di superare.
Saggezza,amore, forza, caparbietà ,astuzia: con questi mezzi,i soli a disposizione,ognuna di esse traccia il sentiero per andare avanti,traccia la via per scavare nelle profondità della propria anima alla ricerca di ogni possibile risorsa.
In questo mondo,al femminile,quello che colpisce è il senso di solitudine,di isolamento,nel dolore o nella gioia.
Sembrano due mondi,quello maschile e quello femminile,che fanno fatica ad incontrarsi,a fondersi.
Qualche volta i destini si incrociano,si condividono percorsi ,spesso solo piccoli tratti di strada si fanno insieme. Solo il tempo evidenzia smagliature,ragioni non comprese,torti non voluti.
Ma il tempo,come fiume che scorre,macina le nostre vite e quando ce ne accorgiamo,ha già portato via molto di ciò che eravamo o avremmo voluto essere. Restiamo,testimoni e sopravvissuti,a nutrire l’amore,la speranza ,la bellezza,l’illusione.
Un bel ritratto dell’universo femminile,complesso e sconosciuto.



Di Sara ho letto anche:La vestina di organza -romanzo
Latte di mandorle -romanzo
I ciliegi rifioriscono sempre -poesie
La fase nuova -poesie

Ogni lettura mi ha comunicato emozioni intense .
Brava Sara!

venerdì 16 ottobre 2009

ANCORA PIOGGIA ANCORA FRANE



Con vista sul mare,rigorosamente allineata alle altre costruzioni.Tanto..qua non piove mai!




la costruzione appare in precario equilibrio,ora.




Si cammina su tre metri di fango,nuovo assetto delle strade.





Il letto del torrente è diventato un parcheggio asfaltato? Il torrente ne sceglie uno alternativo!

Qualche fotografia,ancora,tanto per precisare di cosa parliamo,quando affermiamo che il territorio è stato ed è tutt'ora sacchegiato,da cittadini incoscienti o noncuranti,con il tacito placet di chi dovrebbe vigilare e non vigila,e per vigilare,basterebbe anche l'occhio attento del passante,del vicino di casa che vede e non parla,di chi pensa che fuori dal proprio cortile,ciò che altri fanno non lo interessa.
Ed intanto si scava ancora nel tentativo di far risputare al fango che ha ingoiato tutto,almeno altre sei vittime.
Ed intanto piove ancora,ed intanto nuove frane si aggiungono alle prime,anche in zone diverse,ed intanto ancora una volta la strada nazionale è chiusa,l'autostrada è ad una sola corsia.
Ed intanto il 23 dicembre,giorno memorabile,inizieranno i lavori per il ponte.Ma crediamo ,inizieranno su qualche tavolo di concertazione,così si dice oggi,perchè per posare "la prima pietra" bisognerebbe che le autorità competenti avessero il coraggio di percorrere la Salerno Reggio Calabria,in auto,e,alternativa obligatoria per molti tratti, la nazionale tirrenica.
Ma forse,loro,arriverebbero in aereo.

Triste considerazione di una cittadina arrabiata,ma poi con chi? ed impotente,non nei confronti della natura,ma di fronte alla colpevole e miope incoscienza degli uomini.

venerdì 9 ottobre 2009

NON E' FACILE







Non è facile scrivere quando ci sono morti che ancora devono essere estratti dal fango e dalle macerie.
Non è facile scrivere quando questi morti sono a due passi da casa tua e non puoi fare niente ,se non piangere e aiutare come puoi chi resta.
Non è facile scrivere,e non sentire la rabbia di fronte all’ assenza di ogni forma di rispetto per la terra che continuiamo a violentare.
Non è facile scrivere su una tragedia che amareggia anche per la disparità di comportamenti,magari solo formali,ma che hanno il senso di farci sentire uguali di fronte alla morte,di farci riflettere,anche con quel minuto di silenzio ,sul valore da dare a gesti quotidiani.
Non è facile scrivere e pensare che domani ci saranno funerali solenni,ci sarà la sfilata di autorità,ci saranno parole,immagini ,in abbondanza,ci sarà forse anche la dichiarazione di lutto nazionale,su richiesta e per generosa concessione delle autorità preposte.
Non è facile scrivere ,perchè vengono alla mente altri fotogrammi,un pò sfuocati, e torna la paura,prepotente,annichilente,ma rimane comunque l’incoscienza.
L’incoscienza di chi forza le leggi,quando non le viola scientemente,per piccoli o grandi egoismi.
L’incoscienza di chi le leggi le fa ma non si preoccupa di farle osservare.

E la paura che tutto ritorni come prima,nonostante i morti e nonostante le nostre inutili parole e qualche immagine .

venerdì 2 ottobre 2009

OGGI LA FESTA DEI NONNI

Oggi è la giornata dedicata ai nonni .Per chi ha la fortuna di averli accanto è un privileggio:sono la nostra forza,la nostra esperienza le nostre radici.Sono la casa dove cercare conforto ed aiuto e rifuggio,e anche le coccole che a volte i genitori non ci dispensano.
E se sono loro ad aver bisogno,non lesiniamo il tempo, le attenzioni,le cure.Ci siamo perchè loro ci sono.
Ho avuto nonni eccezionali,non tutti generosi di parole e carezze,erano tempi in cui anche le parole dovevano essere risparmiate,ma bastava seguire le loro giornate,i loro racconti,i loro gesti semplici,per imparare l'arte del buon vivere,coltivare il desiderio di conoscenza.
Sono mamma,non ancora nonna,ma come potrei non ricordare una nonna specialissima,non la mia ma la nonna dei miei figli?
Ieri avrebbe compiuto 94 anni,ma ci ha lasciati poco prima di questo traguardo.A noi figli,certo è mancata e manca moltissimo.
Ancora di più manca a tutti i suoi nipoti,perchè nonna Francesca li ha visti nascere,tutti,li ha seguiti ed è stata presente in ogni fase importante della loro vita:il primo giorno di scuola,la prima comunione il diploma,la laurea,il primo batticuore,per molti ha seguito le nozze,la nascita del primo figlio.
Per noi tutti una nonna,e mamma speciale.

domenica 27 settembre 2009

UN SABATO DI SETTEMBRE







Oggi ho rifatto passi
Su nostro mondo di ieri.
Ho vendemmiato,un gioco,
La nostra piccola vigna
Sei viti dai grappoli neri.
Ed ho colto le olive.
Gli alberi messi a dimora,
E ogni anno spiati
In attesa che dessero frutti
Ora finalmente regalano
Perle di ebano e d’oro.
E ho colto i gigli d’autunno
Fragili ed eleganti
Nel loro nudo stelo
E quel vestito rosa
Ultimo dono di sole
Un mio dono per te
Ho seminato ricordi
sui nostri sentieri segreti
Raccogliendo la vita
Offerta dalle cose.
E la brezza autunnale
Mischia lacrime e foglie
E ricopre le zolle
Dell’orto degli incanti.
Pensieri e riflessioni di un sabato di settembre.

lunedì 21 settembre 2009

IN MEMORIA

Altri nostri fratelli,altri figli di questa nostra Italia sono morti.
Noi ,spettatori muti,contiamo i morti,partecipiamo idealmente ai riti funebri,condividiamo lacrime e dolore dei familiari.

Scrivo adesso,che la loro vicenda terrena personale si è consumata,per non stare sulla notizia,come si dice e per sgombrare il campo dalle polemiche.

Chi muore merita rispetto, silenzio e raccoglimento per chi resta.

Morire lontano da casa, -combattendo una guerra,o partecipando ad una missione di pace?-è ancora più tragico,e poco conforta il fatto di sapere che si trattava di volontari,coraggiosi e preparati.

Anzi,proprio qui sta il risvolto negativo,è una mia opinione,di tutta la faccenda.

Volontari,e trattandosi di uomini, tutti,TUTTI,del sud,Sardegna compresa,l’aggettivo ha una diversa valenza.

Certo le motivazioni che li hanno spinti a partire saranno state nobili,nobilissime,indiscutibilmente.

Ma siamo sicuri che nell’entusiasmo di mettersi al servizio dello stato in difesa di valori nobili,e valutati i rischi connessi alla missione,non abbia influito anche la necessità di trovare un’alternativa ad una migrazione ancora forse più incerta, alla ricerca di un lavoro dignitoso?

Perché,se non ci fosse anche l’urgenza di un lavoro nelle scelte,probabilmente avremmo trovato soldati di ogni regione: piemontesi,lombardi,veneti,friulani,laziali,liguri, trentini …anche fra i caduti.

A chi chiede di partire,volontario,non mi pare sia richiesto l’esame sulla conoscenza del dialetto locale o sulle tradizioni popolari:trattandosi dell’Afganistan, risulterebbe alquanto difficile,mentre se vai a cercare lavoro in certe regioni italiane,se pretendi di andarvi ad insegnare,col tuo bel diploma o laurea,con il tuo concorso già superato,con la tua gavetta già fatta,forse qualche difficoltà la incontri anche.

Tutto questo ragionamento non riguarda le vittime ,quelle tristi sei bare,sulle quali abbiamo versato le nostre lacrime,abbiamo posato un fiore,assieme alla nostra fraterna solidarietà anche per le famiglia.

Riguarda piuttosto i discorsi,sempre uguali,sempre retorici,spesso ipocriti di chi nasconde,sotto il dolore di altri,come sotto un tappeto,problemi vecchi e nuovi, certo difficili.

Ma non irrisolvibili.

giovedì 10 settembre 2009

RICORDANDO....

Ricordo Mike ,lo abbiamo fatto in tanti e per ognuno di noi ha rappresentato qualcosa di diverso.
Iniziavo il mio percorso scolastico post-elementare e vedere le sue trasmissioni era un premio in cambio di buon comportamento a scuola e buoni voti.
Ma vedevo la TV in casa di parenti e il premio era cumulativo:se qualcuno del gruppo,eravamo in quattro-cinque tutti della famiglia,se qualcuno non aveva avuto buoni risultati il premio saltava per tutti!
Questo ci ha portati a studiare insieme,a fare pressione sui più svogliati,ed arrivare a risultati passabili.
Psicologia spicciola o stato di necessità?non lo saprò mai.
Almeno allora la TV aiutava,anche indirettamente,a stare più uniti,a condividere qualcosa.
Ciao,Mike,anche per questo!

Lascio un saluto agli amici che passano da queste parti,scusandomi se ho dovuto diradare visite e commenti:prometto un autunno più partecipativo.
CIAO PER QUALCHE GIORNO

sabato 5 settembre 2009

ANCORA DI LIBRI E DI AMICIZIA

Le ferie,appena finite,mi sono servite anche per riannodare vecchi rapporti principalmente con amici e parenti:siamo cresciuti insieme,stessi sogni stessi problemi,poi la vita ci ha portati a scelte e destinazioni diverse.
Teresa mi ha regalato una raccolta di episodi di vita vissuta,nella prima fanciullezza ed è stato come rifare insieme vecchie strade,risentire voci,risate, rimproveri raccomandazioni, ricordare persone fatti storie che credevo dimenticate,ma erano solo accantonate,negli angoli della memoria.
Di Nina ho letto invece delle poesie,alcune anche in dialetto, ora ironiche ora struggenti di nostalgia ora cadenzate come in attesa che un poeta-musicista le animasse di note. .
Pensando a cosa ci può essere dietro un verso,o una frase,mi è venuta spontanea questa poesiola,che le dedico,scusandomi della mia libera e forse arbitraria interpretazione.

LA BALLATA DI NINA
Nina è una giovane di cinquant’anni
Portati ancora con l’allegria
E l’entusiasmo dei suoi vent’anni.

Nina si è scelta una strada in salita
Quando poteva scegliere altro
Ma è la sua scelta,è la sua vita.

Nina è felice,non ha rimpianti.
Se qualche sogno si è frantumato
Strada facendo,ne scopre tanti.

Nina ora è mamma e nonna felice
Vive l’amore di un solo uomo
Se è lieta o triste lei non lo dice

MA Nina tradisce le sue emozioni
Quando la sera, chiuso il sipario,
scrive i suoi versi,le sue canzoni.

Immagino Nina che scioglie i capelli,
scioglie i grumi che si porta dentro
libera tutti i suoi sogni ribelli.

E versa inchiostro e lacrime pure
Su fogli bianchi, semina parole
E prendono forma le sue creature.

Parole scarne dure di fuoco
Dolci solari brevi violente
Per raccontarsi,quasi per gioco.

Mischia le date,mischia le carte
I luoghi i volti,confonde le menti
Brucia pensieri e fa nascere l’arte.

domenica 30 agosto 2009

LA COMPAGNIA DI UN BUON LIBRO

Ho fatto delle vacanze piacevoli,niente di eccezionale,stravagante, estremo,niente isole tropicali,posti da cartolina.
Una serena vacanza in luoghi amici,fra gente simpatica,tanto riposo ed un'unica concessione:leggere leggere e leggere.
Ho letto per primo il libro di Sara,una cara amica conosciuta da poco sul blog,ma con la quale abbiamo ancora tante cose da raccontarci.
Il romanzo:LA VESTINA D'ORGANZA-
Sara ha un ricco dossier di pubblicazioni:poesie racconti un precedente romanzo,e tantissimi importanti premi e riconoscimenti.
Queste mie note non intendono quindi recensire,dare giudizi critici,ma solamente ringraziare un'amica che,con il personaggio di Cecilia,mi ha fatto fare un tratto di strada in buona compagnia.
Un cammino accidentato,difficile,quello della protagonista,ma affrontato con coraggio,caparbietà, decisione,fin da bambina.
Un punto fermo nella sua vita,un obbiettivo da raggiungere.E ci arriva,fra difficoltà sofferenze e peripezie varie.Ci arriva,forse tardi,un po delusa,ma appagata.
Ora è stanca,si vuole concedere una tregua,vuole lasciare spazio ai ricordi,tentare una riappacificazione con la vita e col mondo,un mondo pieno di persone fragili in cerca di aiuto.
Questo è ciò che io ho intravisto,leggendo.

Ma una verità ben più profonda, diversa,è forse delicatamente ed abilmente nascosta fra le pieghe di un'ipotetico scialle che conserva il tepore di un timido sole al tramonto,mentre lei,ancora una volta si perde in un viaggio a ritroso,popolato di ricordi di sapori di profumi di voci.

Cara amica Sara,
ho letto ed apprezzato anche le poesie,piene di sentimento,di passione,di nostalgia,dove descrivi mondi conservati solo nella nostra mente,foto sbiadite fra le pagine di un nostro diario,mondi sperati,o sognati.

Ma con il romanzo dai ancora maggior respiro alla tua arte,alle tue capacità di comunicare:è "il resto della tela"dove trasferisci sapientemente i colori dell'anima?.
Un saluto cordialissimo,ed in bocca al lupo per il buon successo del libro.

giovedì 13 agosto 2009

BUON FERRAGOSTO !

Lascio riposare il pc per qualche giorno,e cercherò di farlo anch'io.
Auguro agli amici che mi seguono giorni sereni,da soli o in compagnia,non importa.Importante è riuscire a stare bene con noi stessi.
Intanto,un po di civetteria:
posto le foto di alcune cose fatte da me,belle o brutte,non importa.Importante è liberare la fantasia,usare le mani,trasformare gli oggetti,anche quelli più comuni.
E per finire un saluto...gattoso a quanti amano,amiamo i gatti,so che siamo in tanti.









venerdì 31 luglio 2009

IL MIO "BUON RITIRO"




Ho fatto alcuni giorni di vacanza,quasi un ritiro ,per riprendere un pò di coraggio e di volontà.
Un ritiro,ma non in qualche convento, no!
Sono arrivata nel mio paesello,per dare un ultimo saluto ad una persona a me carissima e stare qualche giorno vicina ai familiari,poi ho deciso che valeva la pena restarci qualche giorno in più.
Moltissimo caldo,quindi niente mare,solo sane dormite e
poi verso sera ….
Non pensate alla movida ,magari di paese,allo struscio,niente di tutto questo.
Solo lunghe estenuanti chiacchierate con amici ce non vedevo da anni,tanti parenti che puntualmente in questo periodo ritornano, con le loro novità le loro storie la loro voglia di esserci,richiamati da chissà quale ancestrale canto,quale indimenticato incanto.
E si intrecciano parole e ricordi, sapori e saperi antichi, nostalgie e speranze, vecchie foto in bianco e nero e le immagini del presente, che qui sembra ancora passato,quando scegliamo di consumare questi scampoli di vita seduti al tavolo di un bar.
Di bar e ritrovi vari ce ne sono parecchi,quasi in sincronia con l’aumento di giovani,e meno giovani disoccupati o in cerca di improbabili lavori.
Ma noi ci ritroviamo allo stesso bar che frequentavamo tanti anni fa, magari per un cornetto da consumare di corsa saltando sul treno che ci portava a scuola:cinquantaseikilometriandare e cinquantaseikilometriritorno ,tutti i santi giorni del calendario scolastico,per tutti gli anni della scuola superiore..
Ora il bar fa le ore piccole,anzi apertura no-stop col primo cornetto da consumare caldo alle prime luci,ma noi non abbiamo osato tanto.
Una serata di buona musica folk, un bel gruppo ,musica mediterranea,molti brani in grecanico,la nostra lingua recuperata.
Una serata di poesia,poeti di strada,li chiamano .Anno dopo anno,sono alla decima edizione e riscuote ancora interesse.
A tardissima notte a passi lenti e indolenti si torna a casa,ancora chiacchierando,niente paure niente problemi di sicurezza,niente di niente.
Passavo fra abitazioni con le porte aperte per il caldo,gente seduta a cercare un momentaneo refrigerio,sempre pronta ad un saluto,come vecchi vicini del tempo andato.
Lasciavo la chiave alla porta per paura di perderla,qualche volta rientrando trovavo della frutta appoggiata fuori.
Al mattino ,un pò tardi in verità,qualcuno mi chiamava sempre per un caffè o granita e cornetto.
E tutto mi sembrava normale,semplice,come una vecchia
abitudine.
Niente radio,televisione,stampa.
Sono stata bene,così.

martedì 21 luglio 2009

DEDICATO A UN'AMICA

hO CONOSCIUTO UNA NUOVA AMICA,SUL BLOG.
Capita,ci si incontra e poi si scopre che c'è qualcosa che ci accomuna.
Non certo la poesia,in questo caso,arte nella quale SARA eccelle,quanto la nostalgia e l'amore che ci lega alle nostre origini.

A te,Sara,dedico alcune fotografie,sperando ti piacciano.

Questo è quello che vedo da casa:cielo e terra sembrano uniti in uno sfavillante tripudio di luci,un unico mare,lo Jonio che lega due sponde due regioni una storia millenaria.Io sono di quà dal mare la nostra terra di là ma a non saperlo, tutto si confonde.



La costa del MITO



Bellissimo villaggio di pescatori e coltivatori di zibibbo:



Ampi orizzonti ed un mare ancora quasi incontaminato:

martedì 14 luglio 2009

PERCHE' NON MI IMBAVAGLIO

CONFESSATE CHE QUESTA NON E' UNA DEMOCRAZIA E NOI STAREMO ZITTI!

ALTRIMENTI LASCIATECI SCRIVERE,QUESTO E' GRATIS,NON VI COSTA NULLA,CARI GOVERNANTI.




Capisco che abbiate paura che ci possiamo far male,usando la nostra testa per pensare.Ma siamo animali pensanti e un po di esercizio non ci può danneggiare,non più di quanto stiate facendo voi,nel tentativo di regolare per legge,le NOSTRE vite,le NOSTRE emozioni,la NOSTRA morale il NOSTRo diritto su come vivere e come morire.
Noi non possiamo, al contrario, giudicare i VOSTRI comportamenti,i VOSTRI affari,i VOSTRI gusti,le VOSTRE scelte di vita perchè VOI avete blindato le VOSTRE vite con VOSTRE leggi,i VOSTRI comportamenti con il tentativo di imporci il silenzio.

Avrei voluto fare lo sciopero,anch'io,non usare per oggi questo mio spazio che intendo difendere con ogni mezzo,sempre nel rispetto della legalità.

Ma io scrivo già poco ed il silenzio non evidenziava il mio desiderio di

LIBERTA' DI PAROLA LIBERTA'DI PENSIERO LIBERTA DI ESPRESSIONE

domenica 5 luglio 2009

NON FATECI CASO

Non fateci caso,se ogni tanto sparisco,non rispondo ai commenti,rischiando severi giudizi sulla mia buona educazione,sul bon ton da usare nella rete.
Non fateci caso.

Ma il caso proprio non mi aiuta.
Oramai da qualche anno divido il mio essere moglie madre sorella con malattie , dispiaceri di ogni genere, problemi,i più strani e imprevedibili,e purtroppo anche morti,che hanno cambiato il mio mondo.

Parlo di persone care,familiari,e per questo non bastano le buone parole che comunque aiutano.

Si aprono voragini che, come fai a colmarle ,se non fai in tempo a schivarne una che subito se ne apre un’altra?
Fino a qualche settimana fa.

Ora cerco di essere serena,per quanto possibile,di andare avanti,magari con qualche frenata,di ricostruire quanto rimane,di accettare l’aiuto e i consigli dei figli,ed amici.

Cercherò anche voi,amici che tanto mi avete sostenuta in questi ultimi anni.
Non ci conosciamo,tradizionalmente parlando,ma di alcuni di voi conosco le voci,i volti, incrociamo piccole storie,scambiamo spesso sentimenti di simpatia e di stima reciproca.

NON FATECI CASO,QUINDI,ORA CI SONO E VI VOGLIO UN MONDO DI BENE!

venerdì 5 giugno 2009

ANCH'IO HO RICEVUTO UN PREMIO!


Ringrazio Paola per avermi fatto dono di questo premio.
E' la prima volta per me e ne sono onorata entusiasta e felice.Accettarlo comporta però alcune condizioni alle quali mi sottopongo ,promettendo di essere sincera e così manifestare qualche lato in più di me che possa aumentare la conoscenza e la stima reciproca fra gli amici che passano a leggermi.

Ecco i miei CINQUE DESIDERI GLAMOUR:

-Vorrei che i miei ragazzi fossero sempre felici,con la loro famiglia ,quando
neanch'io sarò più accanto a loro
-Vorrei che quando incontrando qualcuno dico "buongiorno"si capisse che intendo
dire"ti auguro di avere una serena giornata"
-Vorrei non sbagliare mai a giudicare gli altri,essere più riflessiva
-Vorrei condividere con gli altri le poche cose che ho e che sono ancora tante
-Vorrei che la memoria mi aiutasse sempre a ricordare le tante cose belle
che la vita mi ha regalato.

Adesso OTTO COSE DA FARE PRIMA DI MORIRE:

-Aiutare i miei figli ad essere autonomi,responsabili e non troppo severi
con loro stessi
-Mettere ordine nelle cose che mi sopravvivranno,per evitare di fare impazzire
i miei anche post mortem
-Trasmettere ai miei ragazzi i ricordi, i fatti, gli eventi che riguardano la
nostra famiglia,perché ritengo importante vivere consapevoli delle proprie
radici
-Realizzare il sogno di un piccolo laboratorio di tessitura, sogno che mi porto
dietro da quando,bambina,ammiravo estasiata le abili mani della nonna che al telaio
creava piccoli capolavori
-Fare un lungo viaggio per l’Italia,avrei tante cose ancora da vedere
-Ritirarmi per qualche settimana in un piccolo eremo,in montagna, per ascoltare il
silenzio e vivere il contatto con la natura
-Lasciare ad ogni persona amica,e che stimo,uno dei miei libri con un particolare pensiero .

Quanto a nominare 10 amiche-amici cui assegnare il premio,mi trovo in serie difficoltà ..tecniche.

Invito comunque gli amici che passano dal mio blog ,di prelevare il premio,se lo desiderano.E' a loro disposizione,e sono felice se vorranno accettare.

venerdì 22 maggio 2009

MIGRANTI-ULTIMO VIAGGIO





Sotto un sole di pece
Un gruppo di piccole croci
Resti di vecchio fasciame
Di barche votate all’oblio.
Vi appoggio la mia pietà
Ed una lacrima di sale
I fiori sono inariditi
Prima di germogliare:
abbiamo seminato speranza
sopra aridi cuori
e terra violentata.
Depongo una preghiera,
meglio, un invito a un Dio
unico,universale
che, comunque si chiami,
non ci maledica
ma , pietoso, perdoni:
non sappiamo quello che facciamo.


vedi:Erri De luca racconta Lampedusa-

WWW.gennarocarotenuto.it

martedì 19 maggio 2009

SUPERARE LA PAURA




Da qualche settimana la mia terra,ballerina,mi regala emozioni ..... non richieste.
Una prima scossa di terremoto,di pomeriggio,mentre stavo al PC:non fortissima,ma il rumore, come di un tuono scoppiato vicinissimo,mi ha fatto saltare dalla sedia.
Non sapevo cosa fare,eppure un po ci sono abituata,ho preso le chiavi di casa-?-
per avvicinarmi alla porta.Provvidenzialmente mio figlio è arrivato,a tranquillizzarmi,farmi pensare razionalmente,pare facile,vero?.
Scosse più leggere,ma quotidiane mettono a dura prova la mia razionalità.
Ci danno una spiegazione,niente a che fare con l'Etna,che pure dà spettacolo,ma tettonico.E l'epicentro non è vicino al paese ove abito,è proprio nel mio paese,a un paio di km.da casa.
Che fare?
O giro per casa con il casco e un equipaggiamento d'emergenza,ma non mi pare il caso.
Oppure,altra possibilità,fare finta di niente e fare altro.
Così,ieri ho raccolto le rose,quelle antiche,profumatissime a cespuglio spontaneo,
e fino a sera ho lavorato per preparare una magnifica,profumatissima confettura.
Alle sedici,circa del pomeriggio,altra scossetta,ma ho continuato,avevo altro da fare.
La confettura è riuscita ottimamente,non posso postare il profumo nè il sapore.Peccato,però.

domenica 10 maggio 2009

sabato 2 maggio 2009

CIAO,MAMMA

Ciao,mamma,
questa volta ci hai lasciati, davvero,inesorabilmente.
In questi anni più e più volte avevamo sperimentato la paura di perderti,
ci siamo sempre stretti a te e sempre si era verificato il miracolo:
il tuo attaccamento alla famiglia alla vita,agli affetti ti aveva aiutata
ogni volta a superare gli ostacoli.

C’erano progetti dei tuoi giovani nipoti che volevi seguire,
e lo hai fatto con amore e trepidazione regalando saggezza e fiducia.

Avevi sperato di vedere realizzati altri sogni,
ma poi hai ceduto,stanca.

In silenzio hai seguito il nostro affannarci degli ultimi giorni.
Forse hai percepito la nostra pena.
Ma eri già in un’altra dimensione.

Troppo presto per i ricordi,ci sei ancora,fra noi,
troppo presto anche per le lacrime,le abbiamo versate,
lacrime silenziose,in questi mesi di malattia,
ora sembriamo sereni.

Arriveranno altre lacrime,per ognuno di noi,
in altri momenti,saranno tutte nostre.
Per adesso abbiamo ancora bisogno di te,

domenica 19 aprile 2009

Un omaggio








Non sono sufficientemente serena,oggi,per scrivere.Lascio un piccolo omaggio: foto dei luoghi dove vivo e fiori che amo.
Sono dedicati a Janas e Franca in particolare,ma ovviamentye a tutte le amiche ed amici che passano da qui ,e sono prelevabili.
Un abbraccio.

venerdì 10 aprile 2009

siamo con voi



Non volevo scrivere del terremoto,delle macerie,delle polemiche ,per paura di dire delle ovvietà,di aggiungere parole inutili a tanto dolore.Ho seguito con attenzione blog di amici che hanno saputo fare benissimo anche informazione di servizio,con diffusione di notizie utili,con racconti e testimonianze preziose.

Solo una piccola testimonianza voglio però lasciarla anch'io ed una considerazione:

Quando ci sono delle tragedie,è inevitabile parlarne e cercare responsabilità,o colpe,dove ci sono,proprio perchè l'uomo ci mette di suo,e lo fa molto bene,per amplificare,anzicchè limitare i danni di eventi naturali.E le persone disastrate,le case sbriciolate come casette di marzapane, gli ospedali e le strade inagibili urlano chiedono spiegazioni,chiedono assunzioni di responsabilità.

A parlare di queste cose,a caldo,si viene tacciati di cinismo,di sciacallaggio psicologico,di mancato rispetto verso chi soffre,chi piange,chi si adopera per dare tutto l'aiuto possibile.

Sono problemi e piani diversi:la solidarietà per ognuno di noi,è un valore irrinunciabile,l'aiuto è un dovere,anche istituzionale,ma discutere delle cose che sono migliorabili,degli errori,delle omissioni, credo sia una forma di aiuto valida,perchè se non possiamo evitare i terremoti,od altri eventi naturali,dobbiamo essere in grado,almeno,di limitare i danni.

Sento parlare le persone,giovani ragazzi anziani, e trovo parole di saggezza,non rassegnazione,sento la volontà di continuare,di guardare avanti e riprogrammare il futuro.

La rete di solidarietà che si è creata anche attraverso i blog,mi auguro continui,con l'impegno di non dimenticare,di parlarne ancora,di seguire gli avvenimenti e l'evoluzione di tante storie,piccole e grandi.

Sono qui con le mie parole soltanto,la mente ed il cuore sono lontani,sono sotto le tente,sono accanto ad una cucina da campo,sono con i bambini che cercano nel gioco una normalità da riconquistare.