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lunedì 23 maggio 2022

 

30 ANNI!

Era un sabato pomeriggio,anche allora,trent'anni fa,ed eravamo tutti e quattro in casa ,genitori e figli.

In certi tragici momenti è un bene che si sia insieme:abbiamo condiviso ,increduli,lo sgomento per quello che le varie reti TV ci mostravano. Abbiamo assaporato il silenzio amaro,senza ancora lacrime,senza neanche capire bene cosa stesse succedendo,incollati alle notizie,ai primi commenti.

Abbiamo cercato di spiegare qualcosa,di rispondere alle domande dei figli,tante e difficili.

La mafia uccide solo d'estate.”mi pare questo il titolo di un film o una serie.Le coincidenze c'erano,tutte.O forse solo il caso...

Era il giugno del 1989 quando il giudice Giovanni Falcone subì un primo attentato,nella casa che avrebbe dovuto abitare,al mare,all'Addaura.Avvertimento?Errore di valutazione degli attentatori?Non lo sappiamo,non io almeno.

Era il 9 agosto del 1991 quando viene ucciso,in Calabria,il giudice calabrese Antonio Scopelliti.Giovanni Falcone era lì,al funerale e confida al fratello di Scopelliti di temere che probabilmente il prossimo sarà il suo.

E' stato così, il 23 maggio di trentanni oggi.

Succederà ancora ,il 19 luglio dello stesso anno.Quando la città di Palermo,ma non solo,ancora frastornata sta iniziando a capire che non è più possibile negare la presenza della mafia,che bisogna farsi carico di una coscienza nuova,la morte ,sempre per vile attentato,del giudice Paolo Borsellino crea altro scoramento,altro dolore altra rabbia.E la rabbia diventa protesta civile,diventa desiderio di riscatto.Davanti alla casa di Falcone un albero,un carrubo diventa il destinatario oltre che di fiori ,che nella calda stagione siciliana durano lo spazio di un mattino,di migliaia di biglietti,lettere,foglietti colorati,post it.

 

E' un modo per dire che la città vuole esserci ed essere più attenta. 30 anni:Storie che si intrecciano ad altre stiorie,ed anche oggi siamo insieme,a casa.Siamo solo in tre,la gioia per il figlio rientrato per qualche giorno e la condivisione del ricordo di questa giornata creano una continuità anche con le storie di crescita personale ,e lo noto dalle domande che insieme ci facciamo,dalle risposte che ancora insieme cerchiamo.

Serve,in particolare ai giovani,non solo il rito del ricordo anche se importante.Serve che conoscano la storia degli eventi,serve che siano sollecitati a fare domande e che possano avere delle risposte vere,reali,serve che si sappia parlare insieme.

Le idee di legalità e giustizia,lasciateci come preziosa eredità morale e civile devono trovare menti aperte e ..buone gambe per poter continuare il cammino tracciato.