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venerdì 24 dicembre 2021

IL NATALE DELLA MIA INFANZIA,FRA RICORDI E NOSTALGIA

 Il pranzo di Natale iniziava già la vigilia.Mia madre si premurava di preparare il cavolfiore bianco: pulirlo,scottarlo appena per averlo pronto il pomeriggio.Preparava anche lo stoccafisso.

Già bene ammollato,andava lavato tagliato e asciugato.Sarebe passata alla seconda fase in seguito.Anche mio padre si dava stranamente un gran da fare:lui in cucina ci stava poco,quasi niente ma per la vigilia immancabilmente doveva preparare la zuppa di ceci:era un intermezzo,a pranzo,per attutire l'appetito senza eccedere perchè il pranzo vero poi si sarebbe consumato la sera.

Cuoceva i ceci,già messi a bagno,ed intanto abbrustoliva delle belle fette di pane casereccio.Per l'ora di pranzo tutto era pronto:le fette di pane,condite,nei piatti ,dove aggiungeva i ceci ben cotti,prezzemolo tritato e un p' di pepe nero.Ancora olio evo e tutti ad assaporare la succulenta zuppa!


L'avventura in cucina continuava,questa volta artefice era mamma:soffriggeva lo stoccafisso,appena infarinato e metteva da parte.intanto preparava un sughetto lungo con concentrato ed un po disalsa di pomodoro,erano le nostre riserve preparate in estate,qualche spicchio d'aglio,vi adagiava i pezzetti di merluzzo,portava a bollire pianissimo e per ultimo aggiungeva il cavolfiore .Pochi minuti ancora ed anche questo era pronto.Al momento di servire ,un'abbondante macinata di pepe nero .Con il sugo si condivano spaghetti o meglio le linguine.Pesce e cavolfiore erano uno dei contorni, assieme a fritture varie.A chiudere, frutta secca :noci,mandorle nocciole e fichi . Qualche volta anche dei datteri.

Poi arrivava il giorno fatidico,la festa delle feste e qui tante riflessioni e ricordi,spesso tanto trambusto e confusione.Mamma preparava il solito ragù,con carne di maiale,eravamo nel periodo giusto,a parte preparava polpette ,al sugo ed anche fritte ,di carne e di ricotta,che noi bambini facevamo fuori già prima di metterci a tavola..


Col ragù condiva il timballo di maccheroni e il profumo si spandeva per casa ed anche nel vicinato.Ma,c'era sempre un ma..spesso dalla nonna arrivava lo zio,il figlio maggiore,con la famiglia.Per noi era festa grande perchè ci si ritrovava insieme con i cuginetti.Con gli adulti nasceva qualche problema,la nonna ci voleva tutti a casa sua,anche se all'ultimo momento e a mamma dava un po' fastidio perchè era già tutto pronto e non le andavano le soluzioni improvvisate.Alla fine però prendavamo tutto e ci trasferivamo ,con le vettovaglie,dai nonni .Qualche muso lungo,ma poi tutto si appianava,al primo brindisi e alla prima risata,con i complimenti alle cuoche ,tutte brave e i dovuti ringraziamenti di rito al buon Dio che aveva concesso buoni raccolti,salute e tanta abbondanza.E c'era davvero di tutto,frutta secca ma anche uva,pere, melograni,fichidindia ,frutta conservata con cura proprio per l'occasione,perchè ora abbiamo tutto in ogni stagione,ma allora era altra cosa...A metà pranzo,inutile dirlo,noi bambini eravamo già impegnati a dividerci qualche dolce, e le nocciole,con le quali giocavamo.Le volte che restavamo a casa,c'era il problema delle letterine a Babbo Natale,che andavano messe sotto il piatto di papà.Erano quattro ,facevano spessore, noi eravamo maldestri e spesso c'era qualche rimprovero,alla fine mancava la sorpresa,ma i genitori sapevano mascherare bene..E  qualche regalino ci scappava sempre.Quando eravamo dalla nonna,nessuno più si ricordava delle letterine e babbo natale poteva stare tranquillo,ma prima di sera trovavamo il modo di farle arrivare a destinazione.

Erano tempi di ristrettezze,ma per natale,se c'erano bambini,non doveva mancare niente,e noi eravamo in cinque!

Ricordando le peripezie legate a queste letterine,quando è stata la volta dei miei bambini ,assieme ci siamo inventata la casetta di Babbo Natale:una scatola dipinta e agghindata dove imbucare le letterine e i biglietti che accompagnavano i vari regali e così tutto era più semplice.A Natale veniva aperta ,appena prima dei regali.Qualche immancabile delusione,ma poi passava..

Sereno Natale .

lunedì 20 dicembre 2021

LA VENTESIMA FINESTRA DI AVVENTO


 Apro la ventesima finestra del Calendario dell'Avvento  del Focolare dell'Anima ringraziando Sciarada- animamundi-sciarada.blogspot.com , che da ben otti anni, conduce  questa speciale avventura,assieme a tante amiche/amici di blog. 

In questi ultimi due anni abbiamo dovuto affrontare problemi enormi,diversi per ognuno di noi ma che in comune hanno avuto la difficoltà di poter circolare ,viaggiare,incontrare amici e parenti in tutta tranqillità.

Forse ne stiamo uscendo,Forse..

Nell'attesa vorrei esprimere qualche desidero,sperare forse nell'impossibile,o nel miracolo.Almeno ci tento:A Natale si può anche reinventare  la Storia.

Vorrei chiedere ad Erode di ritirare la sua ordinanza sui bambini :hanno già tanti problemi e tanto bisogno di stare tranquilli,loro ed i loro genitori.Se proprio vuole pensare a questi “Innocenti”,sguinzagli i suoi soldati in lungo e in largo e faccia trovare ad ognuno di loro e alle loro famiglie,un segno tangibile della grandezza di un re della Giudea.


                                                La strage degli innocenti-Rubens

Vorrei chiedere ai Magi,di non fare la spia, cedendo alle lusinghe blandite da Erode .I Magi sono dei sapienti,dei saggi,conoscono l'animo umano,e sanno..                                                 Chiederei loro,inoltre di sostituire i doni ,anche se sono doni importanti e degni di un Re,con cose più utili.A tanti bambi serve un riparo sicuro,un letto caldo,servono latte,ed limenti primari e nutrienti,servono scarpe,perchè non si po' camminare scalzi sulla neve,e e i boschi ,belli,come il mare,devono essere luoghi di gioia e di giochi.  

                                                                             

                                          L'adorazione dei Magi-Perugino  

    Vorrei  umilmente chiedere a Giuseppe di prendere fra le braccia il piccolo Bambino,stringerlo forte ,dargli un po del suo calore di Papà affettuoso,vincendo lo stupore e la timidezza di fronte al grande miracolo cui ha assistito.Gesù è venuto fra di noi,piccolo e indifeso,uomo fra gli uomini,pur nella sua divina Essenza,per smuovere la nostra pietà,ammorbidire i nostri cuori,risvegliare sentimenti di amore e tenerezza.  


                                               Natività- Filippo Lippi


Vorrei chiedere tante altre cose,ma meglio non esagerare,neanche con i desideri..

La ventunesima finestra sarà aperta da:Sciarada: animamundi-sciarada.blogspot.com


Auguro un Natale sereno e giornate di gioia per tutti.