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lunedì 29 luglio 2013

LA POESIA E I SENTIMENTI

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
E ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
Le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
Non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
Le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Eugenio Montale


immagine dal web















Quanto mi manca quel braccio cui mi appoggiavo,e quegli occhi attraverso i quali guardavo il nostro mondo...

mercoledì 24 luglio 2013

24 LUGLIO


E' solo una data,nel calendario che scandisce i nostri giorni,qualche volta velocemente,altre con esasperante lentezza,sempre dalla nostra personale visione del tempo.
Ma è anche il giorno che il calendario 'cristiano' dedica a Santa Cristina,e per me un giorno speciale.
Cristina si chiamava mia nonna paterna: non sentivo una particolare tenerezza nei suoi confronti,era molto autoritaria,per me,molto severa,ricordo di averla vista sorridere poche volte,ridere di gusto quasi mai. Forse perchè l'ho conosciuta che aveva già una certa età e alle spalle una famiglia di dieci persone,in tempi difficili,con la guerra che ha preteso almeno tre dei suoi figli da mandare a sconfiggere nemici che non erano certo i suoi,e trattenuti due per molti anni,in campi di prigionia di terre lontane.
Fervente cattolica e credente,ha fatto un patto con la Madonna , Madre come lei,come lei ferita dal dolore per un Figlio:se i figli fossero tornati incolumi,almeno nel corpo,perche le ferite dell'anima rimangono per sempre,se fossero tornati,lei avrebbe indossato, per il resto dei suoi anni,le vesti nere, bordate di bianco, che la iconografia dell'Addolorata ci rimanda.
E' così che io me la ricordo.
So che era generosa,laboriosa ed una buona madre,ma molto riservata e parca nel manifestare i suoi sentimenti.
Con otto figli era normale che ci fossero molte nipoti con il suo nome,come tradizione voleva.
Così oggi nella parentela più stretta ci sono molte Maria Cristina:le due maggiori
sono chiamate da sempre “Chicca”.Una delle due è mia sorella.
Con gli anni che passano,anche le asperità del mio carattere si sono ammorbidite, e così mi sto attaccando sempre con più affetto a questa sorella maggiore,per me anche confidente e che va prendendo il posto di mia madre,anche nei confronti dei fratelli,più giovani.
Auguri,Chicca, con questa foto che ti ricorderà certo qualcosa.



Auguri a te,alla nostra cugina Chicca,(la capostipite)ed alle altre cugine,Maria Maria Cristina,comunque si facciano chiamare.
Auguri anche alla mia Cristina bolognese ed a tutte le Cristina della blogostera