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giovedì 29 agosto 2019

DI SIRENE,AMMAGATRICI,E LABIRINTI DELLA MEMORIA

La presentazione del libro,che non ho voluto perdermi, si apre con la lettura del primo racconto :Lighea.
Il nome mi ricorda qualcosa,e la memoria si mette rapidamente alla ricerca di riferimenti,distogliendo l'attenzione da ciò che veniva letto:avrei saputo subito ciò che cercavo di ricordare.
I racconti di Giuseppe Tomasi di Lampedusa,un piccolo prezioso libro scoperto quasi per caso..Ecco dove! 


Poi ho letto la dedica di apertura del racconto e nuovamente al nome di Cava d'Aliga,ripartono le mie ..ricerche mentali..
L'amica che mi racconta delle serate estive a Cava D'alga,in casa dei nonni,quando lì non c'era ancora la luce elettrica e tanti piccoli “lumericchi”creavano atmosfere fantastiche fra le piante,gli angoli del cortile,le stanze fresche,e movimentate 
dalla presenza vivace dei ragazzini.
La lettura,con l'immaginaria lettera della Sirena Lighea al suo Sasà, va avanti ed io mischio le parole del racconto ad altri ricordi di questa Sicilia sempre strana,  misteriosa e affascinante.
E  sempre attraverso i racconti della mia cara amica,  Strega Bugiarda,così l'ho conosciuta anni fa,torno alla Villa Piccolo di Calanovella che lei frequentava,e che conserva ancora il fascino discreto di piccoli segreti,di racconti fantastici,di frequentazioni colte ,di poesia,di leggende,per rincontrare  la presenza di Tomasi di Lampedusa,che sembra amasse questo luogo per scrivere.
Il cerchio dei ricordi si chiude,con questo primo racconto e  chiedendo scusa,mentalmente,per essermi distratta,seguo il resto della  presentazione delle altre Ammagatrici,così diverse, nel tempo, ma rese così vere e reali dalle parole dell'autrice da sentirne quasi la vicinanza fisica.


Il riferimento è al nuovo libro della scrittrice Marinella Fiume:”Ammagatrici” sul quale tornerò ancora perchè le ammagatrici sono tante,vissute in tempi e in contesti diversi,ma tutte accomunate da particolari peculiarità,e principalmente dal fatto di essere donne:donne coscienti e consapevoli di avere una missione da portare a termine.




martedì 13 agosto 2019

ERA IL 14 AGOSTO 1940


Non era il momento migliore per decidersi di conoscere questo mondo:qualcuno ,pochi mesi prima,aveva deciso che bisognava trovare dei nemici ai quali dichiarare guerra.E con la guerra arrivavano lutti,discordie sociali,anche la scarsità di risorse per vivere,se non proprio la fame.

Comunque i ...lavori erano ormai in corso,e così sono nata,intorno alle due del 14 ,così leggo sul documento che certifica l'evento!
Se penso a quanti anni ormai sono passati...
E sono stata testimone della guerra,della sua conclusione,della fine del fascismo e della monarchia,del ritorno alla Democrazia,del voto alle donne,della costruzione della nostra Costituzione e della nascita della Repubblica .
Sono stata testimone della ricostruzione,anche morale del mio paese,di anni di serenità e benessere,ma anche di anni bui di terrorismo e morte.
Ho vissuto l'emigrazione,dura,degli anni 60,e l'orgoglio di avercela fatta,superando pregiudizi e incomunicabilità.
Ho imparato ,grazie agli insegnamenti di mio padre,a capire la differenza fra il bene ed il male,a formarmi una coscienza,avere delle idee mie e saperle difendere difendere  ,ma anche a rispettare quelle degli altri.
Ho seguito,da testimone attenta e curiosa,i cambiamenti della società,della politica,l'evoluzione della tecnologia,le conquiste della scienza.
Ho assistito alla trasformazione della Chiesa,alla proclamazione di tanti Papi,alla loro morte,anche a qualche rinuncia. 
Ho vissuto,spesso facendo delle scelte difficili,ma senza alcun rimpianto o ripensamento o nostalgia.Rifarei tutto un'altra volta,se mi venisse offerta una nuova vita!
Per ora mi accontento di vivere questi ultimi scampoli,senza rinunciare ancora ai sogni,ai progetti,alla speranza di essere testimone di qualcosa di grande..