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sabato 1 maggio 2010

PRIMO MAGGIO- FRA RICORDI E RIFLESSIONI


Se parlo di Primo Maggio i ricordi mi riportano indietro quando questa giornata era una festa,per noi ragazze e ragazzi da condividere e vivere con gli adulti:
contadini,artigiani,commercianti,impiegati che provavano il piacere di essere presenti e protagonisti,di stare insieme,in modo festoso,con le bandiere i fiori i canti popolari i comizi il paese in festa e colorato di rosso.
Un'aria quasi da allegra sagra paesana.

Le cose cambiano,i colori per fortuna restano ancora quelli,magari un po più sfumati,mischiati ad altri,ma sempre nel tentativo di celebrare oggi come ieri,il lavoro.
Lavoro come diritto,come riscatto ,come strumento di crescita individuale e di impegno civile,lavoro come libertà.

La riflessione un po amara,tuttavia riguarda proprio il lavoro,il lavoro che manca,il lavoro malpagato,il lavoro senza sicurezza,il lavoro in nero,il lavoro discriminato e discriminante,il lavoro senza prospettive.
Ed in questa situazione è facile scivolare verso forme di nuove schiavitù,di nuove insicurezze,di ricatti contrattuali.

Una guerra fra poveri,in un paese che nella stragrande maggioranza diventa sempre più povero,mentre cresce una categoria di furbi,maneggioni,corrotti,che sbatte in faccia a tutti,con supponenza volgare e una spregiudicata sicurezza di impunità,uno stile di vita,una ostentazione di potere al limite della civile sopportazione.

Aspettando.....che spiova

BUON PRIMO MAGGIO

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Riporto quanto scrive l'amica Janas:un'accorata analisi del problema lavoro vissuto in prima persona,e che non posso non condividere:

"E' molto ma molto importante per me la giornata di oggi.
Ieri è stato il mio ultimo giorno di lavoro.
Un lavoro durato più di un anno, un lavoro a nero, con orari impossibili, e stipendio da fame.
E' il motivo per cui l'ho lasciato.
Rivendico il diritto di un lavoro vero. Ho il diritto di lavorare, ho il diritto di ricevere soddisfazioni, ho il diritto (e lo voglio) di pagare le tasse, si io le voglio pagare.
Voglio pagare le tasse, perchè voglio esistere in quanto lavoratrice: per me sarebbe un onore pagare le tasse, guarda che cosa ti dico. Tutti non le vogliono pagare, io invece voglio farlo, non mi interessa che lo Stato si trattenga i miei soldi, che lo faccia pure perchè è anche giusto. Io voglio un lavoro riconosciuto. E' molto semplice.
Oggi per me è una giornata importante, perchè da oggi cambio vita.
Ti abbraccio come sempre e abbraccio tutti i lavoratori."

24 commenti:

Janas ha detto...

Ho scritto un commento a Rosy in merito...
è tutto il mio sfogo.
Il mio blog ha un nome preciso e come sai non l'ho scelto per caso.
Racconto favole, storie, ma il tema è sempre quello del lavoro, un lavoro che non c'è, persino per un folletto, paradossale ma al passo coi tempi. Non c'è lavoro per nessuno, neppure per chi racconta favole, perchè non sa a chi raccontarle.
Cara Chicchina, buon primo maggio a tutti, da un folletto disoccupato ma speranzoso.

Janas ha detto...

Ecco il commento che ho lasciato da Rosy; è l'unica cosa che mi sento di dire oggi e lo voglio scrivere anche a te:

E' molto ma molto importante per me la giornata di oggi.
Ieri è stato il mio ultimo giorno di lavoro.
Un lavoro durato più di un anno, un lavoro a nero, con orari impossibili, e stipendio da fame.
E' il motivo per cui l'ho lasciato.
Rivendico il diritto di un lavoro vero. Ho il diritto di lavorare, ho il diritto di ricevere soddisfazioni, ho il diritto (e lo voglio) di pagare le tasse, si io le voglio pagare.
Voglio pagare le tasse, perchè voglio esistere in quanto lavoratrice: per me sarebbe un onore pagare le tasse, guarda che cosa ti dico. Tutti non le vogliono pagare, io invece voglio farlo, non mi interessa che lo Stato si trattenga i miei soldi, che lo faccia pure perchè è anche giusto. Io voglio un lavoro riconosciuto. E' molto semplice.
Oggi per me è una giornata importante, perchè da oggi cambio vita.
Ti abbraccio come sempre e abbraccio tutti i lavoratori.

sara ha detto...

Cara Chicchina,
mi permetti di fare i miei auguri a Janas? Spero che possa trovare un lavoro adatto alle sue capacità che le permetta di vivere in maniera dignitosa, come ogni esere umano, in quanto tale, dovrebbe avere il diritto di vivere.
Buon primo maggio, a tutte e due.

Leonardo ha detto...

GRazie per questa condivisione, Chicchina.
Le tue stesse esperienze le ho vissute anch'io, e mi ritrovo prefettamente nel clima festoso che animava il primo maggio di anni fa.
Allora sì che era veramente la festa dei lavoratori, in un paese come quello in cui sono nato e vissuto per tantissimi anni ci si conosceva tutti o quasi.
Oggi purtroppo la potremmo chiamare la giornata del lavoro che non c'è...!!
Che tristezza.
Un caro saluto.

chicchina ha detto...

Ho voluto riportare il tuo commento,come ha fatto anche Rosy,perchè mi pare una testimonianza,se ce ne fosse bisogno,di come non vanno le cose.
Capisco lo sfogo e vorrei,vorremmo che non si dovesse continuare ad elemosinare il lavoro:ne va di mezzo la nostra dignità,la nostra voglia di essere cittadini,coscienti maturi e partecipativi.
Un augurio?che qualcuno abbia ancora voglia di ascoltare le tue favole,di apprezzare il tuo lavoro la tua creatività:apprezzare significa anche dare il giusto prezzo,il giusto valore al prodotto del nostro lavoro.In bocca al lupo,Janas,e buon primo maggio.

chicchina ha detto...

Sara,grazie per il commento che certo gradirà anche Janas.
Spesso si ascoltano distrattamente le cifre delle statistiche,e non si pensa abbastanza che dietro ognuno di quei numeri c'è un volto,una storia di persone.

chicchina ha detto...

Proprio vero,Sirio,la festa del lavoro,che è il grande assente,il convitato di pietra della situazione.
La speranza che le cose cambino,per i giovani che cercano ancora una collocazione nel mondo produttivo,per sentirsi a pieno titolo parte della società.
Buona domenica.

Janas ha detto...

GRAZIE, a te e a tutti.
Sono sicura che prima o poi riuscirò a far valere i miei diritti. Nel frattempo, come faccio sempre, cerco di parlarne, anche in maniera scherzosa, inventando storie. E' un modo diverso per farlo, ma spero utile, per cercare di far arrivare un po' a tutti un messaggio.
Un abbraccio.

chicchina ha detto...

Ne sono sicura anch'io,Janas,ci deve essere,per tutti,il sole dopo la pioggia.
Apprezzo e condivido la tua filosofia di vita,ed il tuo spirito costruttivo e combattivo.
Una buona domenica.

Nuccio Gatto ha detto...

Che dire!!! purtroppo tutto oggi non è per niente più come una volta solo pensieri e ricordi. Buona Domenica.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Purtroppo in Italia la crisi c'è.In questi anni non si è fatto niente per il lavoro soprattutto giovanile;basta vedere gli ultimi dati.Io spero di vedere un inversione di numei;ma la vedo dura.Il lavoro è un diritto di tutti,resta la condizione pricipale per programmare il futuro.Grazie della gradita visita,sei sempre la benvenuta nel mio blog.Saluti a presto

Francy274 ha detto...

Ciao Chicchina,
amaro e, nella sua tragicità, bellissimo il commento di Janas, forse meglio definirlo una protesta forte. In Finlandia non c'è cittadino che non paghi le tasse in base al guadagno e non c'è cittadino che non abbia tutti i servizi sociali per il suo benessere.
Concordo con Janas nel dire che è giusto pagare le tasse, in Italia chi lavora in nero per quattro soldi non ne è esonerato, bene o male le istituzioni riescono a portargli via anche parte di quel poco che guadagna.. La cosa triste è che ci hanno tolto la dignità perchè ci negano sempre più ciò che dalle tasse ogni cittadino ha diritto d'avere, anche una strada asfaltata e senza buche.
Il lavoro nobilita l'uomo.. politici e politicanti ci hanno tolto la nobiltà.
Un caro saluto a Janas e a Te.

Rosaria ha detto...

Cara Chicchina, il commento d janas, è la realtà quotidiana, che colpisce i giovani in modo particolare privandoli di tante cose.
Bene o male il nostro lo abbiamo fatto, forse dobbiamo anche ammettere che i nostri tempi forse un po di respiro ci dava.
La mia rabbia e vedere tante belle menti imprigionate da un sistema che stringe sempre di più.

Io sono del parere che solo dopo un gran disordine viene l'ordine.
La lotta per la fetta di pane è vergognoso nel'2010 dove tante risorse tecnologiche prendono piede e la risorsa umana ,viene abbandonata a se stessa

Cara Janas, auguro a te e tutti quei giovani che come te hanno voglia di pagare le tasse che qualcosa si muovi, ma ogni cambiamento deve venire dal popolo.
Abbraccio te e Chicchina
un bacio.

chicchina ha detto...

Ciao,Max.Cambia tutto ma per una volta vorremmo fosse in positivo,invece si sta vivendo una brutta stagione,principalmente per i giovani che fanno fatica a trovare anche solo la speranza.Buona settimana.

chicchina ha detto...

Grazie a te,Cavaliere oscuro,passare da te è stato interessante.
Speriamo veramente in una inversione di tendenza,che posa dare ai nostri giovani la possibilità di pensare più serenamente al loro futuro.

chicchina ha detto...

Francy,sono d'accordissimo con quanto esprimi nel commento.Pagare le tasse è un punto di arrivo:abbiamo lavorato,vogliamo contribuire,ciascuno secondo le proprie possibilità,e vogliamo poter usufruire di servizi decenti.
Per chi ci governa sembra una pretesa,per altri è utopia,vorremmo fosse una realtà possibile.
Ti ringrazio per il contributo,anche a nome di Janas e ti auguro una buona settimana.

chicchina ha detto...

Rosy,non è stato facile neanche per noi,certo,ma la situazione di allora era diversa.
Oggi non sappiamo più cosa dire ai nostri giovani,che chiedono "soltanto"di poter contribuire col il loro lavoro,la loro creatività,alla crescita del paese.Sono decisi,più scolarizzati rispetto alle generazioni precedenti,ma sbattono contro muri invalicabili.Janas esprime bene il disagio di tanti nella sua stesa situazione.Mi unisco ai tuoi auguri.Ciao

DIANA. BRUNA ha detto...

Bellissime le tue parole, Chicchina, parole che risvegliano la voglia di rivalsa, in un momento come questo in cui il lavoro è diventato per i giovani un miraggio.
Quanto ha scritto la ragazza che si chiama Janas, mi ha fatto venire il groppo in gola,
perchè pare impossibile, dopo tutte le lotte fatte, che ancora ci sia
chi lavora per un anno, in nero, mal pagata e con orari impossibili.
Ma non è ancora arrivata l'ora d'andare in piazza (e qui intendo tutti) a gridare tutta la rabbia, tutta la frustrazione dei giovani come Janas?
Ma quali sogni possono avere per un loro futuro i ragazzi di oggi?
Ma lo sappiamo...vanno avanti solamente i raccomandati e magari non hanno le capacità di ragazze come Janas.
Ciao, Chicchina, sono triste e nello stesso tempo arrabbiata, ma io posso solamente fare quello che ho sempre fatto, dare il mio voto con consapevolezza.
Un abbraccio
Bruna

Unknown ha detto...

@la mia amica janas
ti sei dimenticata un particolare
la costituzione dice :
L'ITALIA è UN PAESE FONDATO SUL LAVORO .
E tutti noi non dovremmo mai dimenticarcelo janas è forte è tenace ma il lavoro rende l'uomo/donna vivo/a troppe volte lo dimentichiamo ma lei ce lo ha ricordato licenziandosi da un lavoro in nero , IL LAVORO è UN DIRITTO NON DIMENTICHIAMOLO MAI E NON STIAMO IN SILENZIO URLIAMO PIù CHE SI PUò ....JANAS SONO CON TE!

chicchina ha detto...

Diana,noi parliamo,riflettiamo qualche volta ci illudiamo perfino che sia utile tutto questo,e vogliamo poter continuare a crederci,mala situazione si deteriora ogni giorno di più e qualche volta c'è anche la paura del peggio che potrebbe succedere.
Ho ospitato Janas,perchè è una cara amica e perchè quello che dice e che ha sperimentato sulla propria pelle vale per tanti altri ragazzi,e non solo.Quel poco che possiamo fare,cara Diana,noi lo facciamo,la pensiamo allo stesso modo,io e te.Un abbraccio

chicchina ha detto...

Grazie,Marianna per il tuo commento ed il tuo contributo nella discussione:anche a nome di Janas,che con il suo commento ha posto un problema,molto comune purtroppo,e diffuso.
La speranza e la sfida è trovare la soluzione e credo nella capacità e nella determinazione di Janas.Ciao

il monticiano ha detto...

Ciao, sono passato e ti lascio un saluto,
aldo.

chicchina ha detto...

Grazie,Aldo,ricambio con simpatia.In bocca al lupo per ...tutto.

il monticiano ha detto...

chicchi' che ne dici ci scambiamo l'augurio? IN BOCCA AL LUPOOOOOO