Ho letto l'ultimo romanzo di Sara
Rodolao,”Quel profumo di zagare”.
Mi ha incuriosito il titolo,so che
scrive spesso dei problemi,dei profumi,delle emozioni che il Sud ,il
suo ed anche il mio Sud,sa procurare,anche se ormai da tempo vive
altrove.
Non mi ha delusa,neanche questa
volta.Una storia,complicata,di famiglie,di affetti spesso traditi,di
amori a volte impossibili,di presenze misteriose che accompagnano in
silenzio e con discrezione alcuni personaggi.
C'è anche il lieto fine,dopo tanti
colpi di scena.
Non mi soffermo sulla
storia,interessante e resa a mio parere benissimo con la giusta dose
di mistero,di sorprese,di dolore,di intrecci.
Lo svolgersi degli eventi prende l'avvio da Michele,uomo forte e coraggioso che cerca il
riscatto per se e la famiglia nell'emigrazione, per diventare la
rappresentazione di intere generazioni,in fuga dalla
povertà,non solo economica.
Si lavorava la terra, in patria ,si
lavorava nell'edilizia,ma se si aveva famiglia bisognava
partire,cercare lavoro altrove.
Un altrove che portava nuovi
problemi,nuovi legami,e il tessuto familiare spesso ne usciva
dilaniato anche se con un po di benessere in più.
Nei momenti difficili Michele ha la
percezione di una presenza silenziosa,che lo guida.E' il ricordo
della sua bambina,che ha potuto abbracciare solo per qualche ora alla
nascita,e che è morta fra le sue braccia.
Ci sono presenze, sensazioni che
accompagnano ognuno di noi,per la vita,ma quel ricordo particolare
per Michele arrivava sempre come un'onda lieve dal dolce profumo di
zagare nei momenti essenziali della vita.
Grazie Sara per avermi fatto
riconoscere,in ognuno dei tuoi personaggi,le persone vere che ho
incontrato, vivendo in quella terra ma anche lontano da essa.
Sara Rodolao,nata in
Calabria,trasferitasi bambina in liguria ,vive ad Imperia.
Ha al suo attivo numerose pubblicazioni
di romanzi e poesie ed ha partecipato a numerosi concorsi di poesia
e narrativa,ottenendo importanti riconoscimenti.
Solo alcune delle sue pubblicazioni,ed ha già delle nuove sorprese da farci gustare,
Per me è una carissima amica che stimo e che mi arricchisce ogni volta che leggo i suoi testi.
Delicatissime e profonde le sue poesie.
14 commenti:
Forse non è il mio genere, ma conosco qualcuno a cui può piacere :)
Moz-
Leggo un po di tutto,di preferenza storia e archeologia,ma anche romanzi più o meno impegnativi.Qui trattasi anche di simpatie personali e condivisioni ambientali.Grazie per il commento.
scusa la mia ignoranza ma che fiore è quello di zagara?
ne ho sentito parlare ma mai avuto una risposta decente.
Montanaro ma 8 volte turista per caso in Sicilia e SUD ma una lacuna che mi porto dietro da anni. Buon san Valentino e pensiamo a quell'insieme di magnetismo e chimica che racchiude la parola amore.
Buon San Valentino anche a te,Andrea:magnetismo e chimica,ottimi ingredienti per definire l'amore.Parola molto usata,spesso abusata,ma presente nelle sue mille forme nella vita di noi tutti.Il fiore di zagara ha qualche riferimento anch'esso con l'amore,coniugale:era ed è il fiore delle spose.E' il fiore degli agrumi,arance e limoni.Profumo delicato e persistente.
Nome di origine araba -zahara(splendere-bianco sfaillante) e zahr (fiore).E' il simbolo della Sicilia e ricorda la dominazione Araba che forse ha preso a questa terra qualcosa ma tanto ha lasciato.Spero la mia risposta sia sufficientemente esaustiva.
grazie Chicchina una lacuna cancellata
hai ragione e ecco che fiori erano in quei mazzolini di spose.
mi chiedevo come mai in città e fuori regione ai matrimoni a cui ho partecipato quei fiori bianchi. Da noi mettono i fiori di nontiscordardime piccoli e bianche e celesti.
Credo fiori di Valeriana fra l'altro un radicchietto molto buono da abbinare alle altre erbette di fine inverno per farne belle ciotole saporitissime.Buona serata
Andrea,credo che ormai dappertutto usino i fiori che si trovano più facilmente.Buona idea i fiori di valeriana.sai che oggi,coincidenze,ho comperato i semi di valeriana e rucola,per le mie insalate casalinghe?Domani giardinaggio in terrazza.
un buon fine settimana anche a te.
Quel fiore è un simbolo, del Sud, dei matrimoni, della primavera che avanza.
Grazie anche per la segnalazione di lettura.
Pensa Chicchina che la scrittrice vive vicino alla città dove abito io( io sono in collina) ma non l'avevo mai sentita e da come ne parli devo correre subito ai ripari.
Ti ringrazio tantissimo e ti stringo forte!
Ciao,Costantino.Ho voluto condividere delle impressioni di lettura.Intanto aspettiamo che primavera sia!
Nella,siete davvero vicine,ma avrete impegni e strade diverse,so che lei è spesso presente in città con molte manifestazioni,partecipazioni e presentazioni di suoi testi.Gira un po per l'italia ,sempre per i vari premi.
Siamo amiche da tanto e ci seguiamo con piacere.
Passo da te,ci sono buone nuove?Un abbraccio
I miei complimenti a Sara Rodolao.
Saluti a presto.
Ciao, Chicchina!
Non ho ancora letto questo libro, ma devo dire che incuriosisce molto, sai?
Non so perchè, la faccenda delle zagare mi ricorda l'episodio in cui, ne "Il gattopardo", il principe di Salina visita il giardino: quel clima di storia e di passato, di natura rigogliosa ma anche in decadenza...
E', in ogni caso, un po' strano il rapporto che nel sud e nelle Isole si ha con la natura: che spesso, simboleggia tante cose.
E poi, c'è sempre la dolorosa via dell'emigrazione. Purtroppo!
Appena possibile, cercherò il libro di Sara.
Salutone.
Riccardo
Grazie Cavaliere del web,riferirò a Sara.Ciao
Riccardo,come scusarmi per non aver letto e risposto prima?La tua analisi è perfetta,per chi scrive del sud,per chi lo vive la natura è importante più per i simboli che per un amore di conservazione della stessa.Ci serve ricordare profumi,colori,il sapore dei cibi,quando siamo lontani,come richiamo per ritornare...Un saluto e ancora scuse.
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