30 ANNI!
Era un sabato pomeriggio,anche allora,trent'anni fa,ed eravamo tutti e quattro in casa ,genitori e figli.
In certi tragici momenti è un bene che si sia insieme:abbiamo condiviso ,increduli,lo sgomento per quello che le varie reti TV ci mostravano. Abbiamo assaporato il silenzio amaro,senza ancora lacrime,senza neanche capire bene cosa stesse succedendo,incollati alle notizie,ai primi commenti.
Abbiamo cercato di spiegare qualcosa,di rispondere alle domande dei figli,tante e difficili.
“La mafia uccide solo d'estate.”mi pare questo il titolo di un film o una serie.Le coincidenze c'erano,tutte.O forse solo il caso...
Era il giugno del 1989 quando il giudice Giovanni Falcone subì un primo attentato,nella casa che avrebbe dovuto abitare,al mare,all'Addaura.Avvertimento?Errore di valutazione degli attentatori?Non lo sappiamo,non io almeno.
Era il 9 agosto del 1991 quando viene ucciso,in Calabria,il giudice calabrese Antonio Scopelliti.Giovanni Falcone era lì,al funerale e confida al fratello di Scopelliti di temere che probabilmente il prossimo sarà il suo.
E' stato così, il 23 maggio di trentanni oggi.
Succederà ancora ,il 19 luglio dello stesso anno.Quando la città di Palermo,ma non solo,ancora frastornata sta iniziando a capire che non è più possibile negare la presenza della mafia,che bisogna farsi carico di una coscienza nuova,la morte ,sempre per vile attentato,del giudice Paolo Borsellino crea altro scoramento,altro dolore altra rabbia.E la rabbia diventa protesta civile,diventa desiderio di riscatto.Davanti alla casa di Falcone un albero,un carrubo diventa il destinatario oltre che di fiori ,che nella calda stagione siciliana durano lo spazio di un mattino,di migliaia di biglietti,lettere,foglietti colorati,post it.
E' un modo per dire che la città vuole esserci ed essere più attenta. 30 anni:Storie che si intrecciano ad altre stiorie,ed anche oggi siamo insieme,a casa.Siamo solo in tre,la gioia per il figlio rientrato per qualche giorno e la condivisione del ricordo di questa giornata creano una continuità anche con le storie di crescita personale ,e lo noto dalle domande che insieme ci facciamo,dalle risposte che ancora insieme cerchiamo.
Serve,in particolare ai giovani,non solo il rito del ricordo anche se importante.Serve che conoscano la storia degli eventi,serve che siano sollecitati a fare domande e che possano avere delle risposte vere,reali,serve che si sappia parlare insieme.
Le idee di legalità e giustizia,lasciateci come preziosa eredità morale e civile devono trovare menti aperte e ..buone gambe per poter continuare il cammino tracciato.
7 commenti:
Persone che hanno dato la vita per un Paese migliore. Facciamo tesoro. Grazie e buona serata.
sinforosa
Grazie a te Sinforosa,per la tua gradita presenza.Siamo partecipi delle storie che viviamo ed è giusto rendere testimonianza e ricordare perchè tanto dacrificio e tanto dolore non sieno cosa vana.
Viviamo in una società Dov'è il profitto e l'avere è la cosa più importante chi non lo può fare in modo legale delle proprie capacità anche lo fa con la violenza
Non si può mandare contro un carro armato un uomo con un coltello armiamo lì perché questa guerra è da troppo tempo che la prendiamo
Grazie per il commento Andrea che vedo solo adesso.sempre preciso e costruttivo!
Una pagina dolorosa, il ricodo di quei tragici avvenimenti siano ben presenti sempre nelle generazioni future.
Certe tragedie paiono capitare in tranquilli giorni estivi di fine settimana, forse perchè ci trovano stanchi, disattenti e rilassati.
Hai legato con un filo tanti brutti avvenimenti che sono capitati nelle nostre meravigliose terre del sud che nel mio immaginario sono felici e di un buon vivere. Oggi li ricordo con te, tutti ma in particolare Falcone e Borsellino su cui riponevo le mie speranze. "E' finito tutto", disse addolorato all'ennesima potenza il magistrato Caponnetto. Non era vero, non può essere vero e sono certa che le indagini e le porte che sta sfondando l'Associazione dei Familiari della strage del 2 agosto porterà bene anche alle persone che oggi ricordi e io con te.
Grazie Chicchina, un abbraccio.
Sono io che ringrazio te,per la tua sensibilità e la tua presena.A volte evito di ricordare e rievocare,mi sembra quasi un rito ripetitivo,poi ci penso e continuo a credere che sia necessario farlo,perchè non tutti sanno,non tutti ricordano e la storia non può avere buchi neri,non più di quelli creati ad arte da chi la storia la vuole falsificare e piegare ad alti interessi.Un abbraccio ricambiato.E' un periodo di grande stanchezza,forse per il caldo.Spero di riprendere ad essere più prsente.Buona estate.
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