BOLOGNA 2 AGOSTO 1980
Quell'orologio che ha bloccato il tempo:
niente più treni in arrivo od in partenza.
Quel fumo acre ,gli occhi rossi, il pianto
il sangue,è morta pure la speranza.
C'era già la cabina prenotata
secchi palette e allegri salvagenti,
e quel treno che ancora non arriva...
La strada è ancora lunga per Giuseppe
la Calabria è lontana,ma già sogna
le sorprere in valigia .per i figli .
Un sogno fermo,come l'orologio.
Luigi si affacciò dal finestrino:
Si erano già dati appuntamento,
treno carrozza orari...poi fu il nulla
solo polvere sangue e cose sparse.
85 nomi ,un lungo elenco
di dolore e di morte e un orologio
che segna un tempo eterno senza tempo.
PER NON DIMENTICARE
2 commenti:
Un brivido, questo ho provato nel leggerti.
Brava Chicchina. E grazie.
Grazie a te,Sari per il commento e per la tua presenza.Ricordare è un dovere morale,lo farò finchè avrò voce ,per quello che può servire.
Posta un commento