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lunedì 29 settembre 2025

TUTTO ACCADE IN SETTEMBRE

 

"Settembre arriva con l’odore dolce dell’uva matura e il fruscio leggero delle foglie che iniziano a tingersi d’oro. È il mese in cui il tempo sembra rallentare, quasi volesse concedere all’estate l’ultimo respiro prima dell’autunno. I ricordi riaffiorano come grappoli pieni, pronti a essere colti: mani segnate dal lavoro, ceste colme di frutti e voci che si intrecciano nei filari. La vendemmia non è solo raccolta, ma rito antico che lega passato e presente, memoria e speranza, in un brindisi silenzioso al ciclo eterno della vita."

Settembre ha sempre segnato nuove tappe,nuovi cambiamenti spesso importanti per la mia esistenza.Ovvio che le situazioni si adattavano,           via via ,al cambio delle stagioni anche della la vita .

Ricordo,di settembre,le vendemmie dagli zii.Partenza all'alba con muli ed asini e spesso , noi bambini che avevamo avuto la fortuna di essere accontentati,venivamo sistmati dentro le ceste,trasportate dagli asini. Ci dovevamo svegliare all'alba,ma l'eccitazione ci teneva svegli tutta la notte.Subito dopo iniziava la scuola.Strada da fare a piedi, per noi era un gioco,cartelle di stoffa frutto delle abili mani delle nostre mamme.

Il primo anno,1946,una pluriclasse.Vicino alla scuola c'era la signora Giovannina che in un angolo della sua stanza piu grande aveva uno scafaletto con quaderni matite gomme colori temperamatite caramelle liquirizia quadretti di zucchero ,cubetti di cotognata, un miscuglio da bazar. Io chiedevo i soldini per i quaderni e qualche matita ma poi compravo le caramelle.

Fu sempre in settembre,prima che iniziasse la scuola ,che ci siamo trasferiti dal borgo dov'eravamo nati e dove c'erano i nonni e gli zii,in paese,un paese vero con strade,luci,acqua corrente.. Io iniziavo le medie ,il più giovane dei fratelli la prima elementare.Nuove comodità, nuove amicizie nuova vita.

In settembre si sposò mia sorella,evento importante in famiglia e l'emozione di mio padre che sembrava non reggere.In quella occasione,per il piccolo paese abbiamo inaugurato un nuovo stile,per i matrimoni,accantonando usi e costumi ben radicati.

Al matrimonio, di pomeriggio,era seguito un buffet freddo con panini antipasti bibite trionfi di frutta varia gelato pasticcini.Il tutto nella sala ,riadattata per l'occasione ,del cinema. 

Un altro settembre,conclusi gli anni del diploma, segnò il trasferimento dal piccolo paese alla grande città,in cerca di lavoro,mio padre non c'era più e mi sentivo esponsabile per il resto della famigliatre fratelli piu giovani e mia madre.

Mi ha accolto un settembre bellissimo,mite luminoso pieno di colori,di viali alberati e giardini ad abbellire ed arricchire il paesaggio urbano. Strade eleganti , palazzi, movimento, vita attiva e socievole,come succedeva nella Milano dei peimi anni sessanta.Non sono partita con la valigia di cartone,non avevo neanche quella,ma non mi sarebbe servita. Solo qualche borsa,dove mettere un diploma e le pccole cose indispensabili al viaggio.Bagaglio leggero, il resto che mi portavo dietro non aveva un peso fisico:la nostalgia per ciò che lasciavo,il senso di spaesamento ma anche i tantissimi progetti,le speranze che mi spingevano a non fermarmi erano cose leggere come i pensieri, come i sogni di una ventenne...

E' da quella nuova realtà che ho iniziato,finalmente,la mia vendemmia.Anno dopo anno ,trasferimenti famiglia cambiamenti di stagioni anche quelle della vita e di lavoro,curando l'invecchiamento,come un buon vino da centellinare a piccoli sorsi.

Così sono arrivata all'attuale settembre dopo un altro giro di boa.Giorni di ospedale,qualche rappezzo al motore qualche revisione ancora da fare,ma sono qui,appena in tempo per non mancare a questo appuntamento mensile che sta diventando un piacevole incontro di persone amiche ,di idee e di parole.

Il post fa parte di un contest mensile:"Un racconto,tante voci".Partiamo da un incipit,proposto dal blogher Giuseppe Marinoqui  riportato in alto, ed ogni partecipante sviluppa la propria storia.



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