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domenica 14 aprile 2019

POESIA DEDICATA

Non ha avuto  vita facile,Antonio. Certo aveva avuto coccole e forse era stato anche un po' viziato,lui,figlio unico,durante l'infanzia e l'adolescenza,ma poi...
Poi la malattia del padre,la sua morte,quando era solo un ragazzo,non ancora 18 anni, lo avevano letteralmente sconvolto. Si rifugiava in taverna e dava libero sfogo alla rabbia,forse,alla impossibilità di concepire la gravità di quanto stava accadendo,stordendosi al frastuono di una batteria,ultimo regalo del padre.
La musica è stata sempre la sua passione .
Si innamora,si sposa,è nato anche un figlio,orgoglio e gioia dei genitori. Ma dura poco.
La separazione,per un matrimonio finito crea di nuovo il vuoto. Resta ancora la musica. Ha trovato lavoro in radio , un toccasana. Ha cambiato Radio,ruolo professionale,ma sempre con la musica nel cuore.
Lavoro-musica e quel sogno di sempre: Completare gli studi universitari.
Lavorando ,con turni al limite della umana resistenza,non è stato facile impegnarsi con lo studio,gli esami.
Ma finalmente ha vinto la sua scommessa:
Oggi il serto di alloro corona il sogno : laureato!!


                      Ai suoi sogni realizzati,a quelli che ancora coltiva dedico questi versi.

Nascono,i sogni
anche da crepe dell'anima
come erba su muri diruti,
leniscono ferite di ieri
preparano le vie del domani.

Crescono, i sogni
come tenera erba sui prati
quando piogge leggere
vincono arsure di terra
e lacrime inespresse
lavano deserti di cuore.

Si trasformano,i sogni
Se ci crediamo davvero,
e cresciamo con essi
annullando mari di impossibile
approdando in spazi di realtà.

I sogni sono energia
per timidi desideri
che proteggiamo,incartati
come fossero gemme.
Apriamoli alla vita: Le gemme
anche le più preziose
hanno bisogno di luce!

Abbi sempre sogni da coltivare
e coraggio per osare
e orizzonti infiniti,
dove poter navigare
e sempre la tua Itaca
dove poter tornare.



mercoledì 12 marzo 2014

QUANDO NON.." SONO SOLO CANZONETTE"

ITALIA, UNA PAROLA APERTA

di Erri de Luca

Italia è una parola
aperta spalancata
come le sue coste
abbordata da mari e civiltà
venute dai quattro angoli del vento.

e no, non è uno stivale
da calzare
ma un braccio che si sporge
dall'attaccatura delle Alpi,
la Puglia e la Calabria
sono la mano aperta,
la Sicilia un fazzoletto
che saluta al vento.



nessuno potrà stendere
filo spinato in mare,
chiuderla in una
Svizzera del Sud
noi siamo Italia
una parola aperta

Confesso che mi piace Erri De Luca
leggo i suoi libri,lo ascolto non lo conoscevo come poeta-paroliere.


Testo Erri De Luca
canta Antonella Ruggeri

venerdì 18 ottobre 2013

UN SOGNO LUNGO UNA VITA




Ho attraversato fiumi di tristezza
ho spostato montagne di dubbi







navigando e perdendomi nel tempo,
per arrivare fino a te
pure col peso di tanto soffrire.













Ho conservato lacrime di giada
e raccolto perle di parole antiche
nascoste fra le pieghe del tempo,
per arrivare fino a te
reggendo il peso di tanti tesoti.


Ho bruciato passi stanchi su strade sconnesse
ho mangiato polvere fango e fatica
ho bevuto sudore bile e dolci veleni
Sognando cristalline sorgenti
e ti ho trovato finalmente
fosse anche l'ultimo sogno di una vita!

giovedì 25 ottobre 2012

SCRIVERE DI POESIA

Ho finito di assaporare i versi del nuovo libro di Sara Rodolao:
”Orizzonti infiniti già varcati”-

Lei della poesia dà una definizione molto suggestiva:
"Le poesie sono farfalle
Con grandi ali fatte di parole:
Volteggiano sui fiori della mente
Suggendo dalle corolle l'anima del Poeta”

Ma per me non è facile scrivere di poesia.
Perchè la poesia ti può piacere,ti può colpire la profondità dei concetti espressi o accennati,ma è fatta di vento,di impressioni,di fugaci vampate di passione o di malinconie che velano lo sguardo per un attimo per poi sparire,
è una pennellata di colore sul bianco e nero del quotidiano,
è graffito che scava nei sentimenti
E come puoi capire da dove nascono le parole che traducono tutto questo?
Mi limito a leggerla,la poesia,cerco il ritmo delle parole,cerco i rumori della risacca,quando leggo di mare,e la salsedine che brucia la pelle,
cerco di immaginare i sentieri strani e difficili,per me,che le idee,le impressioni i sentimenti percorrono per farsi parola,rivoli,ruscelli ora tranquilli ora impetuosi in cerca di un sereno approdo.
E se leggendo riesco ad emozionarmi, a riflettere, a riconciliarmi con me stessa,allora penso che è poesia.

La poesia di Sara mi dà queste sensazioni,dai versi più 'intimisti' e personali,
a quelli dedicati al ricordo della sua terra madre,ai borghi,tanti,della sua terra di adozione.
So che le mie parole nulla aggiungono alla sua bravura.
I molti ed importanti riconoscimenti per le sue opere precedenti,romanzi e poesie sono già garanzia di successo anche per questa sua nuova creatura ,
la mia è una semplice testimonianza di stima ed affetto per una cara amica,oltre che brava scrittrice.

Sara Rodolao:"Orizzonti infiniti già varcati"


giovedì 23 febbraio 2012

ODE AL LIMONE

Da quei fiori
sciolti
dalla luce della luna,


da quell’odore d’amore
esasperato,
immerso nella fragranza,
sorse
dall’albero del limone il giallo,
dal suo planetario
discesero i limoni sulla terra.


Tenera merce!
Si riempirono le costiere, i mercati,
di luce, di oro silvestre,
e aprimmo due metà
di miracolo,
acido congelato
che scorreva
dagli emisferi
di una stella,
e il liquore più intenso
della natura, intrasferibile,
vivo, irriducibile,
nacque dalla freschezza
del limone,
della sua casa fragrante,
dalla sua acida, segreta simmetria.


Nel limone i coltelli
han tagliato
una piccola cattedrale
l’abside nascosto
aprì alla luce le acide vetrate
e in gocce
scivolarono i topazi,
gli altari,
la fresca architettura.
Così, quando la tua mano
impugna l’emisfero
del tagliato
limone sul tuo piatto,
un universo d’oro spargi,
una coppa gialla
con miracoli,
uno dei capezzoli profumati
del petto della terra,
il raggio della luce ch’è diventato frutta,
il fuoco minuto di un pianeta.



I versi di Pablo Neruda
le foto mie e da web