Ho fatto il mio piccolo presepe.
Ho scritto la mia doverosa letterina a Gesù Bambino e ,per conoscenza,anche a Babbo Natale.
Ho fatto un breve ed essenziale elenco di buoni propositi.
Ora non mi resta che augurare a quanti si trovassero a passare da qui,anche per caso,un Natale sereno,secondo i desideri e i bisogni di ognuno,proponendo alcune mie considerazioni,in versi.
Ed è ancora Natale:
festa di luci e di doni
tripudio di gioia e stupore.
Ma non cercate la Stella,
nei luoghi che la memoria
destina da sempre all'Evento,
altri sinistri bagliori
solcano il cielo della Cometa
altri Erode dei tempi moderni
faranno strage di innocenti.
E non cercate capanne,
pastori,asinelli o le grotte:
c'erano grattacieli
e casette discrete
per la Natività
che si perpetua nei secoli.
Oggi solo ruderi e distruzione
e culle ancora fumanti,
e forse un bimbo che piange
ma non una mamma che lo scaldi
non latte per nutrirlo
i seni sono inariditi .
E la neve fatta acqua
estinguerà la sua sete.
Se sopravviverà
sarà lui il Redentore?
E sarà ancora Natale?
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