Post in evidenza

giovedì 30 gennaio 2025

Fra sogno e realtà

 Racconto costruito su un Incipit,proposto come prova di scrittura  dal Blogger : giuseppemarino. bnogspot.com.

"Il vento sibilava attraverso le fessure della vecchia torre, portando con sé il profumo salmastro del mare e un suono insolito, simile a un sussurro. Sul tavolo di pietra al centro della stanza, una candela illuminava un antico diario dalla copertina di cuoio. La prima pagina, scritta in una calligrafia incerta, ecitava: ...".

La fiamma della candela tremolava ad ogni soffio di vento che si insinuava, più forte fra le fessure.Ho cercato di sollevare la copertina ed iniziai a leggere.La candela si spense all'improvviso,la copertina ricadde pesantemente sulle pagine,mi sentivo persa. Il vento ora fischiava forte ed anche il rumore della risacca era più insistente.Cercai di accendere la luce,ma non c'era più la correnne.Ma allora ero sveglia?Era un sogno , un incubo?Ho impiegato qualche attimo per capire,con la torcia del cellulare ,confusa,andai alla finestra,buio pesto,ma si sentiva il mare in tempesta ed il vento sembrava squotere anche i muri.

Finalmente la corrente era tornata , ho acceso tutte le luci :ero al sicuro, non c'erano tavoli di pietra ,candele spente ,o libri,in giro,solo cose familiari.Un libro c'era,sì .

Prima di dormire avevo letto alcune poesie ,in margine al Dottor Zivago.Ecco,la candela sul tavolo! “..Tormenta,tormenta su tutta la terra /fino agli ultimi confini.Una candela bruciava sul tavolo,una candela bruciava ...”(Notte d'inverno).

Forse il sonno scompone la realtà che viviamo,i pensieri ,i ricordi,per costruire i sogni,alterati,diversi,fantasiosi o mostruosi...

Continuavo a pensare al sogno,non riuscivo più a dormire e quel mare ,che non vedevo ma sentivo agitato,arrabiato mi portò ad altri ricordi.Sono arrivata,negli anni sessanta ad Aci Trezza,un borgo marinaro siciliano,in quegli anni molto in auge per via del film di Luchino Visconti, “La terra trema”.Avevo ovviamente già letto il libro ,visto anche il film ma l'atmosfera del borgo mi riportava ogni volta a nuovi aspetti, nuovi particolari: tutti gli abitanti si sentivano attori ,comparse e comunque avevano cose da raccontare,ed io ascoltavo,curiosa ed attenta.Il mare gli scogli la serenità del luogo, tutto invitava ad un vivere lento.Ogni mattina,sistemati baby ovetto e passeggino sulla mia 500 gialla portavo i bambini al nido.Una villetta ,sul lungomare.Quella mattina di febbraio ero incerta se portarli o meno ,ldi notte aveva piovuto ed il mare era ancora burrascoso.Sono partita.

Improvvisamente mi sono vista di fronte un'onda enorme che sembrava rotolarsi gonfiarsi minacciosa su per la stradina,mi sentivo al di sotto del livello del mare.Una sensazione di angoscia e paura mi ha bloccata al volante.E non stavo sognando.Ho immaginato ,quasi mi era sembrato addirittura di vederla,la Provvidenza di padron Ntoni,dibattersi fra quelle onde..

Ho preso la prima stradina,forse contromano e sono rientrata,i bambini impauriti dal mio silenzio.

Finalmente al sicuro fra le mura di casa,potevo guardare da lontano quel mare minaccioso e mi venne spontaneo rileggere qualche pagina dei Malavoglia.La descrizione era più realistica della realtà.

I ricordi,si sa,sono come le cilieggie..

Cercavo nuovi partricolari del sogno.E in “ una notte buia e tempestosa” non poteva mancare una torre:di una fortezza o di un castello? Pensai alla fortezza del Deserto dei tartari,somigliava molto a quella intravista insogno,stesso -non luogo e non tempo,stesso straniamento dal reale,e la possibilità per la fantasia di disegnare la topografia dei luoghi la planimetria delle stanze,le voci ed i silenzi degli uomini che ci vivevano.

La geografia di luoghi forse veri,ma non collocanili in un preciso punto,regione,paese, la incontriamo spesso,leggendo,e a me piace riscriverla con la fantasia,più difficile con il tempo.Ma in questo nuovo ricordo il tempo è identificabilissimo:Tempo di uccidere-Flaiano.Che pasticcio mi fa combinare l'insonnia!Ma poi cosa c'era scritto nella pagina del sogno?Cerco una risposta quasi solo visiva,per il poco che ho potuto leggere:

Ecco:”Ogni prima pagina che aprirai è una finestra su mondi nuovi e sconos...-Poi la candela si spense.

Nessun commento: