Era solo un bambino,troppo solo,troppo lontano da altri possibili compagni.
Era una donna sola,con quel bimbo da fare crescere,sapeva già ,non poteva regalargli amici,non fratelli,neanche voci umane. Troppo lontano il mondo.
Tesseva la donna,tesseva e sognava fra orditi e trame,volti di bimbi, braccia forti e protettivi.
Soffiava il vento,forte,fra colline brulle e montagne innevate.
Non alberi che si piegassero al suo passaggio.
Niente aquiloni da staccare dalle mani di bambini incantati. Un solo bimbo,niente aquiloni.
Con fili colorati, e col niente di cui era ricca,la donna iniziò a creare una bambola,per il suo bambino.
Poi ne inventò un'altra,e un'altra ancora:ora il suo bimbo non era più solo.
Con trame ed ordito ha tessuto sogni,tanti da coprire il cielo. Insieme li hanno appesi alle nuvole,hanno fatto un sipario leggero che si apriva sull'azzurro. Il vento, sorpreso si fermò,osservo e con dolcezza fece dondolare quei sogni. Ora non faceva più paura,non urlava,ma al suo passaggio nascevano melodie dolci e rassicuranti.
E continuando di valle in valle raccontava al mondo la novità:un sipario di sogni appeso alle nuvole proteggeva e accompagnava la vita laboriosa di una donna sola e i giochi di un bimbo speciale.
Non restarono soli a lungo,la gente arrivava, curiosa e incredula. Molti si fermarono,vollero creare altri sipari ,ed appenderci altri sogni di fili colorati.
Parlavano lingue strane,diverse, incomprensibili ai più. Ma non servivano le parole. Coltivavano gli stessi sogni e costruivano ponti colorati fra cielo e terra .
E si capivano.
Avrei voluto aggiungere delle foto,lo farò appena possibile.