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mercoledì 13 luglio 2016

GIORNI D'STATE

Torridi giorni d'estate,quando ti manca l'aria,quando non parli neanche col tuo compagno di viaggio:le parole vaporizzano prima di essere pronunciate,i pensieri non tentano neanche di formularsi.
Torridi giorni d'estate,quando anche le cicale smettono di cantare,
e le bouganville sonnolenti si lasciano bruciare dal sole e dalla polvere











Gli oleandri,macchie di colori, tentano di resistere,anche se il loro grasso profumo non attira più le api e altri insetti,messi in fuga dal caldo.











Torrida mattina d'estate,ma dovevo tornare a casa.
Viaggio breve,auto,aliscafo e solo qualche ora di treno.
Corre ,pulito,quasi elegante,ed anche in orario,fra giardini di aranci e limoni.Ma questa calura disidrata i colori e tutto sembra in attesa.
Pochi ombrelloni chiusi,somigliano a strani gabbiani colorati dalle ali sigillate:attesa anche per i turisti non ancora presenti in massa.











Io arrivo,in orario e con il confort di un taxi che mi preleva e mi accompagna a casa.
Nelle stesse ore un altro treno corre,come tutti i giorni,in questa giornata torrida di luglio.Corre fra gli ulivi,stessi silenzi,ma con qualche presenza umana:
La terra ha bisogno di cure e di sudore.
Intorno alle piante è pulito,niente sterpaglie,a rischio incendi.



Quando i due treni si scontrano,fragorosamente,la natura sonnacchiosa e pigra ha un soprassalto,chi lavorava solleva la testa e non capisce,forse,quanto sta succedendo.
Volano brandelli di lamiere fra gli ulivi,volano urla e pianti,volano pensieri disintegrati,volano speranze di una vita,sogni di mare e di sole,desideri della normalità di un rientro.
Trovare le cause di questo immane disastro,serve,ma non darà la vita ai tanti nostri fratelli,rimasta per sempre fra quelle lamiere contorte,non ridarà alle famiglie padri madri fratelli fidanzate figli.

Partiamo sempre con la speranza di arrivare a destinazione.Qualche volta non succede.