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venerdì 27 marzo 2009

I LUOGHI COMUNI


Quando si dice…

Rivedere i luoghi comuni,questo ci tocca fare sempre più spesso.

Si dice “Sicilia terra del sole”,anche troppo sole,caldo,siccità,acqua che non arriva nelle case,ecc. ecc.

In questo ultimo anno ha piovuto quattro giorni su cinque,abbiamo avuto alluvioni allagamenti vento che ha spazzato via serre,ha azzerato mesi di lavori agricoli e poi neve tanta neve e freddo,reso più pungente dal fatto che non tutte le abitazioni sono organizzate con sistemi di riscaldamento razionali,proprio perché da noi “non piove mai”

E così,sono partita dalla terra del sole un giorno di fine marzo,lasciandomi dietro un cielo carico di nuvole nere e minacciose,e accompagnata da un vento gelido,nordico,si fa per dire.

Si dice”Milano,terra del freddo,della nebbia”Chi non ricorda la scena dei grandi Totò e Peppino?

Arrivando a Milano,invece trovo delle splendide giornate di sole,una primavera già inoltrata,e spostandomi verso i centri che circondano la città,i viali i giardini le villette, sono un tripudio di fiori colori verde.

Non mi meraviglio più di tanto,oramai,sarà che “non ci sono più le mezze stagioni”,sarà che l’universo mondo sta cambiando ,niente sembra più al suo posto,o almeno là dove comunemente avevamo pensato dovesse essere.

Tuttavia ogni volta che mi allontano da casa,mi manca tanto il mare:

azzurro,increspato da brezze leggere,in burrasca,minaccioso e temibile,calmo da sembrare un lago immobile,mosso con le onde spumose che ti portano la salsedine fin dentro le ossa.

Comunque il mare.

sabato 7 marzo 2009

IL MIO 8 MARZO



Il ricordo dell’8 marzo per me è legato agli anni 50.
I primi tentativi ,per noi giovani ragazze di allora!!!-di uscire allo scoperto con qualche idea da offrire,alle amiche ed agli amici,assieme ad un esile ramoscello di mimosa al quale legavamo sempre un piccolo biglietto che ricordasse l’inizio ed il significato del nostro gesto.
Tentativi spesso boicottati da presidi,e professori che vi leggevano qualcosa di rivoluzionario,se non di reazionario,dati i tempi. Ma noi toste,abbiamo superato gli anni delle medie,delle superiori ,fino agli anni del femminismo….
E qui,ritengo,ci siamo persi qualcosa:l’esasperazione ci ha portati a lasciare per strada significati profondi,di una ricorrenza che andava ricordata,celebrata,meditata, e sposare la tesi di una visibilità,uno scontro,uno sfogo ingiustificati ed alla lunga anche dannosi per noi stesse.
Si dice che ogni battaglia,ogni guerra conta i suoi tanti caduti,in senso figurato e non sempre .Ma da qui,dalle piccole e grandi macerie, si deve ripartire.
Certo quindi che sono servite le battaglie del femminismo,ma ora,con qualche anno in più ed alla luce di nuove realtà,vedo le cose con altri occhi. Il cammino è ancora lungo,tanta ancora la strada da fare. Proseguiamo,con la consapevolezza che una parte dl mondo è anche nostra,e molto va ricostruito,ma insieme.
Abbiamo fatto crescere i nostri figli e nipoti con maggiore consapevolezza,senso di responsabilità e rispetto per gli altri.
Assieme a loro,ai nostri figli,uomini e donne,ragazzi e ragazze,intendo proseguire questo ultimo impervio tratto di strada .
Posto due piccole poesie,non mie,ma volutamente di due diverse generazioni .Indicherò solo le iniziali perché non ho avuto la possibilità di chiederne l’autorizzazione. Versi maturi di una colta e sensibile signora della mia generazione,e versi freschi di una ragazzina di III media.

“Non datemi mimose”-di A.B.

Nel mio giorno,
in Sicilia
L’inverno non c’è più:
il sole
copre mimose in fiore
con l’oro nei capelli,
ma alla marina
lungo la battigia
donne in gramaglie
stendono uno scialle
a trama di ricordi.
Urla il silenzio
su paure antiche.
E trabocca il sospiri
l’eco delle violenze.
E il fiato amaro
Monta su a tempesta,
lacera veli
e al fine rompe l’aria:
“non datemi mimose”



Come un raggio di sole-di M. D.-

Donna,come un raggio di sole
d’inverno,
sei fragile,come una foglia
al vento,
come una rosa appassita,
come la neve
al sole.
Donna sei forte
come un raggio di sole
ad agosto,
come una foglia d’estate,
come una rosa
a maggio
come la neve
a Natale,
donna fragile o forte
dolce o scontrosa
tu sei,sei stata
e sempre sarai
Donna.

venerdì 6 marzo 2009

Un anticipo dell'8 marzo.


In attesa delle mimose,con qualche giorno di anticipo faccio mio un invito che gira per la rete e ritengo meriti attenzione.
L'acquisto di una gardenia a favore dell'AISM-Associazione Italiana Sclerosi Multipla,non deve necessariamente essere alternativa alla mimosa,ma avvicinarci ad un'altro problema che purtroppo colpisce in misura maggiore noi donne.
La ricerca si muove,a piccoli passi,ma ha bisogno di essere sostenuta,pensiamoci.