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domenica 22 dicembre 2013

PER NATALE DESIDERO UN ALBERO...






Un albero grande che copra la terra
la terra bruciata da sole e da guerra
la terra violata da abusi e cemento
da tanti veleni,da tanti abbandoni

Un albero grande che doni i suoi frutti
e l'ombra, nel sole,e riparo per tutti
un albero pieno di luci e di stelle
di sogni sorprese stupore e di doni

Ad ogni ramo ci appendo i pensieri
candidi e lievi come fiocchi di neve
li lego con fili di mille colori
creando una rete di affetti ed amore

In questa rete ci siete tutti
le vostre storie le vostre presenze
amici da anni,amici recenti
di un solo passaggio,di tanti commenti


per tutti un abbraccio e un augurio sincero
porti il Natale la pace nei cuori
in un tripudio di affetti ed amori
che duri a lungo,per l'anno intero.



sabato 7 dicembre 2013

SONO GIA'' RICORDI....

Le vacanze estive sono appena finite ed inizio ad archiviare pensieri ricordi e trofei fotografici di quei giorni.
Solito posto, il mio paese,solite cose,mare,tanto mare e sole


Ma anche la buona compagnia di amici e parenti.Siamo un clan numeroso,ce ne accorgiamo quando insieme tentiamo di ritrovarci sulla spiaggia per una fetta di anguria fresca e ristoratrice

Miseri resti di una scorpacciata di anguria

o qualche stuzzicante preparazione della nostra cucina estiva:
parmigiane,peperoni fritti. insalate di pomodori e peperoncini.


Il numero di partecipanti dipende molto anche dalle lusinghe di ciò che prepariamo,
ma non riusciamo mai ad esserci tutti!
Serena,quest'anno,ha organizzato una bella gita, una giornata a Bova Superiore,un borgo rinato a nuova vita per l'impegno di una accorta e lungimirante amministrazione e dei cittadini che non vogliono un paese di ruderi.


ingresso di uno dei più antichi palazzi con tanto di stemma nobiliare.



scorcio panoramico


La casa vera e l'altra..immaginata


oltre l'arco,magnifici orizzonti


La gita è continuata in pineta,poco lontana e sempre bella e ricca di interesse,e tante curiosità.



In vista della pineta


lo sperone di roccia cinge come uno scialle il Borgo


I ciclamini sono più sfacciati,timidi i funghi


A ciascun albero i propri frutti


All'orizonte,un dente di roccia,a cinque dita,custodisce il borgo di Pentidattilo


Maxi nido o piccola casa sull'albero?


Colazione al sacco, parco attrezzato ed acqua fresca


Peccato che un acquazzone improvviso ci ha fatto raccogliere in fretta le vettovaglie,ma eravamo comunque in procinto di rientrare.
Quando ci torni ...da turista,tutto sembra diverso.ma poi anche la vacanza ha termine e già pensi alla prossima estate,stessa spiaggia,stesso mare.

lunedì 18 novembre 2013

LIBRI NELLA RETE



SARA ci riprova, con un nuovo romanzo ,anzi due.

Racconto lungo o romanzo breve?non so dare definizioni,anzi per natura sono restia a qualsiasi tipo di classificazione, di posizionamenti,di categorizzazione.
L'ho letto,una prima volta con l'ansia di conoscere la nuova storia,ma poi,come mi succede sempre più spesso,ritorno sulle pagine per capire meglio alcuni passaggi,per riscoprire i tratti della scrittura dell'autrice,che si supera ad ogni nuova pubblicazione.
Nei precedenti romanzi partiva spesso dal sud,il suo sud,che è anche il mio,per dare poi alle storie un più ampio respiro.
Questa volta i personaggi e la storia ,ne “La donna dai denti d'oro”, hanno connotazioni geografiche e strutturali diverse.
Un mondo a se,quello dei gitani,ricco di misteri di tradizioni chiuso all'esterno,almeno così sembra,ma nella realtà ,se lo si osserva con la mente libera dai pregiudizi,dai preconcetti,un mondo con le stesse difficoltà gli stessi problemi legati alla vita di ogni giorno,ai sentimenti,con i quali ci scontriamo e conviviamo tutti quanti.
Con questo mondo entra in contatto,per i casi strani e imprevedibili della vita,una famiglia originaria della Sardegna,dove la storia ha inizio.
La storia prosegue in continente,dove pare che sempre il caso abbia voluto dare appuntamento a tutti i personaggi.

Nel secondo episodio,”Oltre lo scialle”l'autrice torna ancora ad una storia del sud,
ma vista, vissuta e raccontata da una donna del nord.
Un racconto ricco di spunti per una di storia di costume ,di religiosità,di fermenti sociali ,appena abbozzati,ma già in cammino.
Un tacito invito a leggere oltre ,andare oltre. Oltre le apparenze,oltre i pregiudizi,oltre lo scialle,appunto, come simbolo di appartenenza ad una società chiusa,che accetta con difficoltà ogni tipo di integrazione,di apertura alla modernizzazione. Ed al centro delle due storie sempre la questione femminile,sempre il problema antico ed attualissimo dei ruoli,dettati dalle convenzioni sociali,dalle abitudini ataviche, dalla comodità,ma sempre meno accettati dalle donne.
Davvero un bel libro,coinvolgente ,che porta a conoscere universi nuovi,attraverso una scrittura scorrevole ed elegante.

SARA RODOLAO
LA DONNA DAI DENTI D'ORO-OLTTRE LO SCIALLE
CENTRO EDITORIALE IMPERIESE

lunedì 11 novembre 2013

DIVIETO DI ENTRARE!!!!!!

Non so come e perchè,ma dopo i tanti commenti misteriosamente annullati,e me ne rammarico,chiedendo scusa a quanti erano passati a lasciare un segno ,non sono più riuscita ad entrare in internet.Niente posta,blog, FB e tutto quanto ad internet è collegato.Per quasi un mese,ho sentito la crisi di astinenza da questo dannato e bellissimo mezzo che mi permette di relazionarmi con il mondo degli amici, delle notizie..
Oggi finalmente,dopo aver smistato la posta,tanta per via dello spam che risulta sempre più agguerrito,scrivo per scusarmi delle mie mancate risposte,e della mia latitanza dai blog che seguo.
Cercherò di recuperare il tempo ed i post perduti.
Ogni giorno è un nuovo giorno,sempre buono per ricominciare-

venerdì 18 ottobre 2013

UN SOGNO LUNGO UNA VITA




Ho attraversato fiumi di tristezza
ho spostato montagne di dubbi







navigando e perdendomi nel tempo,
per arrivare fino a te
pure col peso di tanto soffrire.













Ho conservato lacrime di giada
e raccolto perle di parole antiche
nascoste fra le pieghe del tempo,
per arrivare fino a te
reggendo il peso di tanti tesoti.


Ho bruciato passi stanchi su strade sconnesse
ho mangiato polvere fango e fatica
ho bevuto sudore bile e dolci veleni
Sognando cristalline sorgenti
e ti ho trovato finalmente
fosse anche l'ultimo sogno di una vita!

giovedì 3 ottobre 2013

PARTO,QUALCHE VOLTA,MA RITORNO,SEMPRE.

"Settembre,andiamo,è tempo di migrare..."
Ed ho fatto anch'io la mia transumanza,da mare a mare,per vedere da vicino le colline le spiagge e le montagne che di solito vedo dalle finestre di casa,di qua dallo Stretto.
Un settembre ancora da bagni e da tintarella,anche se non ne ho approfittato molto,in verità.
Ho preferito l'ozio casalingo,in compagnia di mia sorella e di tante carissime cugine con le quali ci ritroviamo ogni estate,ed ogni volta troviamo mille argomenti e mille motivi per stare insieme,raccontare e raccontarci.
Qualche foto ricordo del mio paese,


Bova Marina,Capo San Giovanni,al tramonto,visto dalla spiaggia di San Pasquale.

Qualche incursione per i tanti borghi della zona,molto pittoreschi nella loro semplicità e bellezza,


Bova con la sua Rocca.

Qualche leggero pranzetto,a base di maccheroni,parmigiane e grigliate..ma come di fa a rifiutare un invito del genere?


Ed ora a casa,si ricomincia.
Passerò a salutare gli amici di blog,intanto ho voluto aprire la mia porta di casa,per dare il benvenuto a chi si trovasse a passare da qui:prenderemo insieme un caffè.



MI SCUSO CON QUANTI HANNO LASCIATO UN COMMENTO:NON CAPISCO COSA POSSA ESSERE SUCCESSO,MA RISULTANO TUTTI ELIMINATI-E NON RIESCO A RECUPERARLI.

domenica 8 settembre 2013

OTTO SETTEMBRE 1943


La mia piccola storia,per ricordare

Ero troppo giovane per ricordare bene i fatti e le emozioni di quella giornata.
La Calabria era un po defilata dagli scenari della guerra:noi la sentivamo per le privazioni,la miseria,le notizie di morte di soldati,figli di questa terra,chiamati a difendere la patria,ma da chi?,in terre lontane.
Dopo lo sbarco,avvenuto in Calabria a pochi chilometri dal mio paese,qualcosa di più si percepiva.
Io ricordo il rombo degli aerei che ci passavano sulla testa,per andare a bombardare qualche posto vicino,eravamo in campagna,fra uliveti e giardini di aranci e bergamotto,tanti gli sfollati dal vicino paese,anche per la probabilità di trovare comunque qualcosa da mangiare,e c'era quasi aria di scampagnata,qualche volta.
Molto più lontano da questo angolo di mondo,il mio mondo,un ragazzo non ancora ventenne,che il fanatismo di regime aveva spinto ad arruolarsi volontario falsificando anche i documenti,ha saputo dell'armistizio con molta confusione,assieme agli altri commilitoni.
Erano in caserma,a Forlì,quando i loro superiori comunicarono che tutto era finito,facessero ciò che credevano.
Hanno tentato di chiedere,ma i superiori si erano già dileguati. Un pugno di ragazzi,senza guida,qualcuno più grande di loro che cercava di organizzare e consigliare.
IL giovane soldato aveva dei riferimenti,amici di famiglia che abitavano da quelle parti e così aveva deciso di arrivarci in qualche modo,rifiutando l'invito di altri suoi compagni ,originari di paesi vicini al suo,di unirsi all'avventura del ritorno a casa.
Ma chiese loro,quando fossero arrivati,di far sapere ala sua famiglia che lui cercava di andare dai Tedeschi. Era il cognome della famiglia amica ma i compagni fraintesero e lo considerarono un codardo e traditore dando la notizia,all'arrivo.
Per l'imponderabilità del caso,tutto andò diversamente,anche il nostro soldatino si unì in seguito ad altri sbandati per un viaggio di avvicinamento a casa. Sarebbero passati dei mesi,prima che tutti arrivassero a destinazione.
Mentre loro scendevano per la penisola,gli alleati salivano e spesso si trovavano fra i tedeschi in ritirata,e gli alleati che avanzavano. Hanno assistito in febbraio al bombardamento di Cassino,nascosti in rifuggi di fortuna,e muovendosi di notte,cercavano di proseguire verso sud,mentre alla luce del giorno si accorgevano spesso di essere ancora al punto di partenza.

Finalmente una notte attraversarono il Garigliano con una barca sgangherata, avvicinandosi,così credevano,a casa.
I compagni di viaggio diminuivano man mano che qualcuno arrivava a destinazione.
Spesso chi era già arrivato offriva qualche giorno di ospitalità e cibo a chi doveva ancora proseguire.
Arrivarono in marzo a Napoli già liberata ma anche occupata dagli alleati,in tempo per essere testimoni dell'ultima seria eruzione del Vesuvio.

Il gruppetto di tre o quattro ragazzi,ha cercato di dare una mano,facendo da interpreti fra gli americani ed i locali,con le poche risorse a disposizione.
Si sentivano quasi a casa,ma la strada era ancora lunga..
Hanno sperimentato la paura, la diffidenza, la cattiveria, ma anche la disponibilità, la benevolenza, l'accoglienza in un mondo che sembrava aver perso la bussola.
Il giovane soldato arrivò a casa in aprile,per Pasqua ,quando nessuno lo aspettava più.
Senza notizie,avevano creduto davvero che fosse rimasto con i tedeschi,in ritirata e finito chissà dove.
Una storia dove la fantasia del narratore qualche volta era chiamata in aiuto per mascherare una realtà ancora più cruda.
Chissà dove saranno gli altri compagni di viaggio...
Ormai un solo testimone muto,preziosissimo compagno di viaggio è rimasto a ricordo del giovane ed incosciente soldatino e della sua storia o avventura:
due vecchi volumi con “ le novelle per un anno”di Pirandello,che forse hanno aiutato il protagonista a comprendere e superare le stranezze della vita.



mercoledì 14 agosto 2013

IMMAGINA

Immagina....
Immagina un viaggio nella storia e nella bellezza,
Da Trapani, verso Palermo.
Siamo all'interno ma immagina,sulla destra,oltre le colline,la presenza del mare:San Vito lo Capo,Riserva dello Zingaro,Castellammare del golfo..


San Vito lo Capo


Riserva dello Zingaro

E poi un invito,un richiamo un ricordo:deviazione Calatafimi-Segesta
C'e la città,il nuovo,c'è l'acropoli,l'antico,
e poi.... quasi una visione.
Su una collinetta circondata da prati che nella giusta stagione sono verdi,macchiati dal rosso intenso dei papaveri,bianco,austero,superbo si erge il Tempio.


Tempio greco,nella sua architettura ma costruito,secondo ricerche storiche, dagli Elimi ,popolazione che ha preceduto la colonizzazione ellenica,e che i secoli hanno protetto e ben conservato.



Sembra un corpo a se stante distaccato e fuori dalle vie di comunicazioni,dalla città antica,da moderni centri abitati.Ma forse nei millenni la geografia del posto è cambiata,forse il tempio doveva restare lontano dalle cose quotidiane...

Immagina sia un tardo e fresco pomeriggio,la zona è ricca di boschi e macchia mediterranea, indicazioni successive suggeriscono di raggiungere il Teatro greco
di Segesta.

Ancora la stessa sensazione,un corpo staccato dal resto,sembra lì per caso , in posizione stupenda,su una collina. La vista spazia su tutta la vallata,con all'orizzonte Castellammare del Golfo. Ma la scalinata guarda verso la montagna,effetto acustico assicurato,come sempre,nei teatri greci e poi romani.
Non è grande,il teatro,quasi una bomboniera,ma quanta magia.


Immagina,sere d'agosto,seduti sui gradini,a chiacchierare con altri spettatori dei millenni precedenti,guardando le stelle in attesa che una scia di polvere cosmica illumini la scena facendoci sognare.
Immagina,ad un tratto ,animazione,vita e sulla scena,senza sipari e senza quinte
una giovane attrice-vestale,coperta di candidi veli,illuminata da discreti proiettori,che inizia a danzare,col fuoco,sotto un cielo profondo e scuro dove anche le stelle si fanno piccole,per non rubare la scena.



I fuochi di Bach

Immagina....


LE NOTTI DI SEGESTA-DAL 10 agosto al 1° settembre

lunedì 29 luglio 2013

LA POESIA E I SENTIMENTI

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
E ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
Le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
Non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
Le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Eugenio Montale


immagine dal web















Quanto mi manca quel braccio cui mi appoggiavo,e quegli occhi attraverso i quali guardavo il nostro mondo...

mercoledì 24 luglio 2013

24 LUGLIO


E' solo una data,nel calendario che scandisce i nostri giorni,qualche volta velocemente,altre con esasperante lentezza,sempre dalla nostra personale visione del tempo.
Ma è anche il giorno che il calendario 'cristiano' dedica a Santa Cristina,e per me un giorno speciale.
Cristina si chiamava mia nonna paterna: non sentivo una particolare tenerezza nei suoi confronti,era molto autoritaria,per me,molto severa,ricordo di averla vista sorridere poche volte,ridere di gusto quasi mai. Forse perchè l'ho conosciuta che aveva già una certa età e alle spalle una famiglia di dieci persone,in tempi difficili,con la guerra che ha preteso almeno tre dei suoi figli da mandare a sconfiggere nemici che non erano certo i suoi,e trattenuti due per molti anni,in campi di prigionia di terre lontane.
Fervente cattolica e credente,ha fatto un patto con la Madonna , Madre come lei,come lei ferita dal dolore per un Figlio:se i figli fossero tornati incolumi,almeno nel corpo,perche le ferite dell'anima rimangono per sempre,se fossero tornati,lei avrebbe indossato, per il resto dei suoi anni,le vesti nere, bordate di bianco, che la iconografia dell'Addolorata ci rimanda.
E' così che io me la ricordo.
So che era generosa,laboriosa ed una buona madre,ma molto riservata e parca nel manifestare i suoi sentimenti.
Con otto figli era normale che ci fossero molte nipoti con il suo nome,come tradizione voleva.
Così oggi nella parentela più stretta ci sono molte Maria Cristina:le due maggiori
sono chiamate da sempre “Chicca”.Una delle due è mia sorella.
Con gli anni che passano,anche le asperità del mio carattere si sono ammorbidite, e così mi sto attaccando sempre con più affetto a questa sorella maggiore,per me anche confidente e che va prendendo il posto di mia madre,anche nei confronti dei fratelli,più giovani.
Auguri,Chicca, con questa foto che ti ricorderà certo qualcosa.



Auguri a te,alla nostra cugina Chicca,(la capostipite)ed alle altre cugine,Maria Maria Cristina,comunque si facciano chiamare.
Auguri anche alla mia Cristina bolognese ed a tutte le Cristina della blogostera


domenica 30 giugno 2013

VADO E...TORNO :PROMESSO!!

Lascio per qualche giorno,ho bisogno di stare un po con gli altri (della mia tribù)visto che sono spesso sola o quasi.
Mi è sempre gradita la presenza di tutti voi e la vostra amicizia,per questo vi lascio un cordialissimo saluto,buone vacanze se partite ma fra breve sarò ancora qui a chiacchierare con tutti voi.A presto

martedì 25 giugno 2013

ANCHE IL VIRTUALE PUO' DIVENTARE REALE

Chiacchieri nel blog,conosci persone,da quello che scrivono,dalle foto che pubblicano dagli interessi che hanno e poi qualche volta queste persone le incontri ,nel reale.
Mi è successo altre volte, è successo ancora qualche giorno fa.
Una breve vacanza di Costantino-www.mostrelibriluoghi.blogspot.com,in Sicilia,sotto l'Etna ha permesso questo incontro.
Il sabato è stato assorbito da uno strabiliante giro "costiero"da Catania a Giardini Naxos in compagnia di una sua,e spero diventi anche mia, amica blogger,Francesca di http://nonsolocreazioni.blogspot.com, ben documentato dalle splendide foto.
Il poco tempo a disposizione,dopo che l'amico Costantino ha assolto agli impegni che lo hanno portato fin qui,hanno limitato i nostri programmi,ma spero di essere riuscita a rendere gradevoli e interessanti le poche ore di tempo per una serena chiacchierata e la visita ad altri piccoli centri etnei.
Non riesco per ora a postare foto,per motivi tecnici,ma la simpatia e l'amicizia posso testimoniarle scrivendo.
E spero siano stati sentimenti reciproci.
Ciao Costantino.

martedì 18 giugno 2013

BASTA POCO,DEL NIENTE CHE ABBIAMO

Era solo un bambino,troppo solo,troppo lontano da altri possibili compagni.
Era una donna sola,con quel bimbo da fare crescere,sapeva già ,non poteva regalargli amici,non fratelli,neanche voci umane. Troppo lontano il mondo.
Tesseva la donna,tesseva e sognava fra orditi e trame,volti di bimbi, braccia forti e protettivi.
Soffiava il vento,forte,fra colline brulle e montagne innevate.
Non alberi che si piegassero al suo passaggio.
Niente aquiloni da staccare dalle mani di bambini incantati. Un solo bimbo,niente aquiloni.
Con fili colorati, e col niente di cui era ricca,la donna iniziò a creare una bambola,per il suo bambino.
Poi ne inventò un'altra,e un'altra ancora:ora il suo bimbo non era più solo.
Con trame ed ordito ha tessuto sogni,tanti da coprire il cielo. Insieme li hanno appesi alle nuvole,hanno fatto un sipario leggero che si apriva sull'azzurro. Il vento, sorpreso si fermò,osservo e con dolcezza fece dondolare quei sogni. Ora non faceva più paura,non urlava,ma al suo passaggio nascevano melodie dolci e rassicuranti.
E continuando di valle in valle raccontava al mondo la novità:un sipario di sogni appeso alle nuvole proteggeva e accompagnava la vita laboriosa di una donna sola e i giochi di un bimbo speciale.
Non restarono soli a lungo,la gente arrivava, curiosa e incredula. Molti si fermarono,vollero creare altri sipari ,ed appenderci altri sogni di fili colorati.
Parlavano lingue strane,diverse, incomprensibili ai più. Ma non servivano le parole. Coltivavano gli stessi sogni e costruivano ponti colorati fra cielo e terra .
E si capivano.

Avrei voluto aggiungere delle foto,lo farò appena possibile.

domenica 12 maggio 2013

MAMME,PER SEMPRE

E' sempre bello e gratificante ricevere fiori,credo lo sia per tutte le donne.
I fiori hanno tanti significati:segnano tappe importanti della nostra vita.
I primi timidi approcci con l'offerta impacciata di qualche fiore di campo
Le margherite sfogliate col batticuore in attesa di una risposta alla nostra attesa d'amore-
Le rose per il nostro compleanno,quello importante, dei diciotto anni.
E rose rosse per la laurea,altro traguardo di vita.
Poi i fiori d'arancio,per suggellare un patto, che una volta durava una vita,patto di amore,di stima, di speranza reciproca con il compagno della nostra esistenza.
Fiori per la nascita dei nostri figli.
Già,i figli... che ci rendono mamme.
E così ,per non dimenticare che ci siamo, si è creata una festa ad hoc,una in annum.
Ma, dopo il primo figlio,mamme lo siamo per sempre:
trecentosessantaciquegiornilanno, e per tutti gli anni che vivremo ,con i nostri figli:
-quando sono vicini a noi,e seguiamo con trepidazione la loro crescita
-quando sono lontani per loro scelta o necessità,
-quando si sposano e i nipotini sono un dono che regala giorni alla nostra vita,
-quando si separano e bisogna accudire anche ai nipotini,perchè sentano il calore degli affetti,
-quando lavorano e siamo tranquilli per loro,ed orgogliosi per i loro successi,
-quando il lavoro non lo trovano o lo perdono e dobbiamo pensare anche a loro.

Bella e giusta,allora,la festa che raccoglie idealmente tutte le mamme in un immenso
abbraccio ,pieno di calore di colori e di profumi.
Ma è altrettanto bello ed emozionante ricevere,quando non ce lo aspettiamo,un fiore,
un verso gentile, una telefonata che ci auguri semplicemente il buon giorno o la buona notte.

Da mamma a tutte le mamme:AUGURI!!!!!!!!!!

venerdì 12 aprile 2013

'A MUNTAGNA'

Brontola ,tuona, sbuffa,scoppietta.
Di giorno,di notte,con il sole o sotto le nuvole.
Lancia fumi neri e densi,carichi di sabbia nera,sottile o più grossa,a seconda della distanza dalle bocche
e della forza di propulsione, in altezza.



Capace di bloccare l'atterraggio degli aerei,di immobilizzare le auto su strade ed autostrade
Capace di mobilitare turisti e curiosi per ore ,col naso all'insù,vanitosa come una prima donna
Capricciosa e petulante se non è ammirata,stupisce con brandelli di fuoco e fontane di lava



Ha tentato qualche volta anche con gli anelli di fumo,un tentativo di appacificazione,calumet della pace?




Per questi spettacoli predilige le ore serali e notturne, sicura degli effetti speciali
Ma anche in pieno giorno sa dare spettacolo.
Così il cielo terzo ed azzurro o appena velato, di queste prime giornate di primavera,spesso improvvisamente si oscura, come oggi.



Perchè se hai finto di non sentire i suoi brontolii , i suoi scoppi,comunque lo DEVI vedere che c'è,si agita,minaccia,vuole attenzione.

E' il Mongibello,come lo vedevo io dalla Calabria,quando osservavo incantata,il fuoco che vomitava sui fianchi e colorava di rosso le nuvole intorno.
E' la fucina del dio Vulcano,secondo quello che ci racconta Omero
E' l'Etna,il vulcano attivo più alto d'Europa,secondo la correttezza geografia e l'INGV.
E' 'a muntagna'come la chiamano confidenzialmente i catanesi.
E' donna,lo prova l'enorme ventre costituito dalla Valle del Bove,pronto a raccoglie, benevolo,
le sue colate laviche,che raramente superano questa barriera naturale e provvidenziale.

venerdì 8 marzo 2013

LE PORTATRICI DI SOLE

Arrivarono all'alba
le portatrici di sole
avevano cesti pesanti
pieni di sogni e di viole.
Le gialle mimose intrecciate
sui lunghi vestiti a ornamento
offrivano il loro profumo
affidandolo al vento.
Era l'alba del mondo:
le portatrici di sole
si misero in cammino
e camminano ancora.




Parlano tante lingue
sono di ogni colore
hanno mani che abbracciano
ed un sogno nel cuore.



Buon cammino alle donne
portatrici di sole
per tutte una mimosa
come gesto d'amore.






NON CREDO ABBIAMO MOLTO DA FESTEGGIARE,MA VOGLIAMO ANCORA SPERARE.
Un caro saluto alle Donne ed agli Uomini,nostri compagni di viaggio.


domenica 24 febbraio 2013

UNA GIORNATA DI DEMOCRAZIA!

BUON GIORNO E BUON VOTO



Da me è una bella giornata di sole,almeno fino ad ora,quasi un invito ad uscire per andare a votare,senza alibi.
Il voto è un DIRITTO,da non considerare scontato:in molti luoghi e per molte persone non lo è,ancora,e non lo era per noi Italiani fino al 1948.
Personalmente esercito questo mio diritto da quando ne ho avuto l'età,allora 21 anni,ma ogni volta è un'emozione.
Non votare mi darebbe la sensazione di non poter parlare di ciò che riguarda anche la nostra vita di ogni giono,non avendo partecipato alle scelte.

BUON VOTO A TUTTI,ALLORA,QUALUNQUE SIA SCELTA CHE FACCIASMO.

Qualche foto d'epoca


Certificato di iscrizione alle liste elettorali:votano anche le donne!



18 aprile 1948-un seggio elettorale a Milano



L'intervento attivo e martellante di Papa Pio XII nella campagna elettorale del 1948
fu decisivo per convincere gli indecisi di fede cattolica-



Palmiro Togliatti durante un comizio elettorale.




mercoledì 20 febbraio 2013

NON MI FACCIO MANCARE NIENTE!!!!



Ho problemi di cuore,da qualche tempo. No,non quelli che colpiscono di solito in età più giovane,che ti fanno sentire le farfalle nello stomaco,e ti fanno perdere l'appetito.
Lo sfarfallio c'è,ma è quello che ti fa pensare:questa volta ci siamo!
Per questo frequento spesso l'ospedale,pronto soccorso e reparti di cardiologia,esami,controlli,ecc. ecc.
Da qualche settimana frequento anche le corsie,per una persona di famiglia ricoverata.
CORSIE e CORSE,quindi,alternate a qualche faccenda in casa,il minimo sindacale,spesa,qualche macchinata di bucato,steso la notte e ritirato quando capita.
E tanto per completare il quadro, l'Etna,la nostra montagna buona ci ha fatto un piccolo regalo:una pioggia di cenere sottile,vetrosa,resa più appiccicosa da una spruzzatina di acqua.


A parte il disaggio della sabbia nera,lo spettacolo c'è!

Un mantello nero che copre strade,piazze, tetti, balconi,piante, fiori e ..la biancheria stesa,da liberare dalla sabbia e rilavare.
Dedico ore e ore per una sommaria pulizia di balconi e dintorni,pazienza.
E poi,questa notte ancora la sabbia!!!!!!
E no,basta,non aprirò porte e finestre,fino a quando non avrò la certezza che il pericolo è passato.
Oggi non si respira,un cielo nero, caliginoso ,aria irrespirabile perchè la solita acquerugiola
tiene le particelle più piccole in sospensione.
E domani?Staremo a vedere.

venerdì 8 febbraio 2013

PARLANDO DI COSE SERIE....anche se siamo a carnevale



Mi sono estraniata dal mondo della rete,anche se mi piace il contatto con tantissimi amici e amiche che spesso mi aiutano a superare qualche immancabile momento” no”.
Ho cercato una spiegazione,quanto possibile logica e razionale,per me stessa,innanzitutto.
L'ho trovata nel " male di vivere",il male oscuro che ,accompagnato dall'età,dalla solitudine,dagli acciacchi che tutto questo comporta ,quasi necessario corollario,rende poco gradita e sopportabile l'esistenza.
Per fortuna non sto parlando dime,non ancora,ma mi ci sono voluta e dovuta confrontare,con tutto questo,un po per necessità,un po per affetto, e ne sto uscendo distrutta.
C'è una solitudine che qualche volta ci è perfino piacevole,ci sentiamo liberi del nostro tempo,delle nostre scelte,dei nostri spazi..Ma a questo ci siamo dovuti allenare,preparare, nel tempo,e quando la necessità si è presentata non l'abbiamo subita,ma accettata.
Stesso discorso anche per l'età:invecchiamo,inesorabilmente,e con gli anni cambiano i nostri ritmi di vita,le nostre attività le nostre relazioni con gli altri.
Prenderne coscienza ,quando siamo ancora “coscienti”-(bisticcio voluto),risolve in parte il problema.
Altra cosa prendersi cura di qualcuno che per tutta la vita ha rifiutato il concetto di invecchiamento,ha arriso alla necessità di costruirsi un paracadute di affetti, amicizie , buone relazioni sociali,ha trascurato qualsiasi controllo sulla propria salute,con l'effimera speranza che bastava credere perchè tutto restasse cristallizzato agli anni della ferrea volontà, del vigore, della pienezza di vita,quasi un fermo immagine su un fotogramma che il tempo rende sempre più sbiadito.
E' molto,molto difficile!!!.
Non ho più un “mio” tempo,una “mia” libertà,un “mio” angolo segreto e riservato dove potermi raccogliere,,gioire,arrabbiarmi,pensare ,e sperare di potermi rendere utile a qualcun altro.
Ne sta andando di mezzo la mia salute,fisica e mentale..
E non so neanche se alla fine servirà a qualcosa.
E' uno sfogo ma forse mi aiuterà a capire ,a liberarmi dall'angoscia ,aprire le finestre ed il cuore alla incipiente primavera e guardare con un po di distacco alla vita che scorre, seguendo il suo corso.





mercoledì 6 febbraio 2013

Come posso scusarmi?



Mamma mia,scrivevo l'ultimo post che era Natale e a momenti siamo a Pasqua.Quasi...
Sono in debito di risposte ai Vostri commenti e lo faccio in questo post,il meno che io possa fare.

-A ROSY che inviava gli auguri,il 24 dicembre ed anche per il primo dell'anno:ci siamo già sentiti in qualche modo,ma grazie per la tua sempre gradita presenza-

-JOSE' MARIA SOUZA COSTA:ti ringrazio per la tua presenza,passerò da te adesso che spero di riprendere,per meglio conoscerti.Ciao

-COSTANTINO,sempre gradevoli i tuoi commenti,e nel ringraziarti,prometto di passare a salutarti,a casa tua.Un cordialissimo saluto.

-NELLA,il fanciullino che è in noi,a volte fa finta di dormire ma ci vuole poco,una intuizione,un ricordo,per farlo svegliare..Un abbraccio e a presto.

-BRUNA,bella la storia dell'Ibiscus che rinasce ,coccvolato e curato.I suoi fiori sono un ottimo segno di riconoscenza ed amore ricambiato.Me ne hanno regalati ben cinque,quest'anno ,dicono di colori diversi:per ora hanno tante tenerissime foglioline,spero di vedere anche i fiori.Un abbraccio.

-BLOGAVVENTURA-Grazie Fabio,e spero che lo ..stato di grazia e di serenità duri ancora e ti sia compagno di vita.Ho visto le foto della splendida ballerina e i versi che accompagnavano i suoi passi di danza rendono tutto più bello e sugestivo.Grazie di tutto,passerò a leggere il resto.

-RIRI,un caro saluto,e grazie per la tua presenza,in tanti diversi modi.Ciao.

-SALVIO LITE,sono in debito di una visita sul tuo blog e di un ringraziamento per il tuo gradito commento,spero di riparare..Ciao

-NINA,mi lusinghi definendomi tua maestra di blog,e come sempre l'allievo supera il maestro,deve farlo,è nell'ordine delle cose..ma mi hai convinta a tornare,nonostante qualche piccolo problema che VOGLIO risolvere.
Ciao e grazie.

-PAOLA, sono ancora qui,un po ammaccata,ma ci sono e questo è l'importante.Ci sentiremo ancora,ho tanti post arretrati da leggere sui vostri blog.
Un abbraccio e a presto