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sabato 31 dicembre 2011

SE NE STA ANDANDO....



Ultime ore per un anno che non è stato particolarmente generoso con i più:alluvioni e morti per pioggia,crisi economica,crisi politica,una promessa primavera,in paesi a noi vicini,salutata con entusiasmo,qualche volta realizzata,o almeno in cammino,altre volte repressa con violenza,con morti e restrizioni.
Ma voglio salutare il nuovo anno,con un po di coraggio,coltivando la speranza che qualcosa di buono possa avvenire,nei prossimi dodici mesi.
Plaudo all'idea di abolire i botti,con ordinanze di molti sindaci,in molte città.
Per amore di polemica,devo anche dire che averlo fatto all'ultimo momento,quando il commercio spesso illegale di questi articoli aveva già completato il suo iter,con giri di soldi non indifferenti,mi è sembrato un po...da improvvisati .Si salvano capre e cavoli,ovvero affari e decoro o quiete dannegiando solo l'utilizzatore finale, termine, gia entrato nel linguaggio comune.
Che dire oltre?mi asterrò dai botti,anche se qui non vietati,mi asterrò da ogni stravizio,e domani saluterò l'alba del nuovo giorno e del nuovo anno,con l'entusiasmo che riservo alle grandi occasioni..
Per gli amici che si fermano da queste parti un augurio semplice semplice:possiate fare quello che più vi piace,meglio se con un sorriso ed in buona compagnia.




mercoledì 21 dicembre 2011

LETTERA A BABBO NATALE


Ho acceso il camino perchè è arrivato un freddo quasi polare,perchè fa atmosfera,perchè sedendomici vicino,sto riflettendo su cosa scrivere a Babbo Natale,cosa chiedere a Gesù Bambino.
Non ho più l'età per querste cose? Ma chi lo dice!
Ci dicono anzi,che con gli anni torniamo bambini,e poi c'è sempre posto per un sogno un desiderio una richiesta,purchè non eccessiva.
Non ho fatto il presepe,neanche l'albero,solo qualche segno qua e là,tanto per non dimenticarmene. Ma la letterina sì,quella la voglio scrivere, a Babbo Natale.

-Chiederò di potermi sedere, almeno virtualmente, alla stessa tavola,con persone di ogni colore e di ogni religione.
-Chiederò di imparare dagli altri cose nuove e diverse,e condividere le poche cose che so con chi mi è accanto.
-Chiederò che il Natale,o meglio la bontà e la buona volontà che ci anima per il Natale,duri almeno qualche mese in più.
-Chiederò il regalo di un sorriso alla gente che incontro tutti i giorni,anche quando Natale sarà passato.
-Chiederò un po di pazienza per autosopportarmi,perchè gli altri non si debbano sentire obbligati a farlo,quando divento impossibile.
-Chiederò di essere scusata per le cose sbafgliate che ho fatto.

-Chiederò in modo speciale che porti i miei auguri per un Natale di pace e di serenità ed uno scoppiettante Nuovo Anno,a voi tutti,amici che passate a lasciare un commento,o soltanto a leggermi.

Chicchina

Aforisma del giorno
Non preoccuparti della dimensione del tuo albero di Natale. Agli occhi di un bambino sono tutti alti 10 metri."
(Larry Wilde)

giovedì 15 dicembre 2011

DI LIBRI,DI AUTORI,DI PREMI


Sabato 17 dicembre, alle ore 11.30, presso la Sala del Gonfalone, l'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Toscana, assegnerà allo scrittore GORDIANO LUPI il Premio SCRITTORE TOSCANO DELL’ANNO 2011 , organizzato dall’Associazione Fiera Libro Toscano.

Gordiano Lupi è direttore editoriale de"Il foglio letterario",ma anche scrittore,giornalista e tanto altro.

Oggi voglio parlare di uno dei suoi recentissimi volumi,che ho appena finito di leggere e che ho molto apprezzato.


Ho immaginato una cucina spaziosa,una dispenza ricca di cose buone e genuine,fornelli sempre pronti, un camino acceso e qualche amico con cui parlare ,
mentre si prepara il pranzo o la cena.

Si chiacchiera si racconta si ricorda ed intanto si riprendono e si ripropongono antiche ricette,per non perderne la memoria.
Si dosano sapori e saperi ,si danno e si accettano consigli ,che interrompono per un attimo il filo dei ricordi,per poi riprendere il racconto.

E nei racconti l'autore ci porta indietro nel tempo,la vita di provincia,le glorie del calcio,le chiacchiere al bar dello sport,storie di vissuto quotidiano,di sogni non realizzati o forse si.
Racconti di chi ce l'ha fatta,di altri che sono rimasti più indietro.

C'è il compagno di scuola,col quale si sono condivise battaglie giovanili,entusiasmi,giorni e notti di lavoro al giornale,ma che poi deve lasciare perchè la necessità di un lavoro “vero”lo porta altrove.

C'è il ricordo del vecchio cinema della città,il cinema Sempione,per tutti il “pidocchino”da dove sono passate tante generazioni di ragazzi,di giovani studenti,che con pochi spiccioli vi trascorrevano interi pomeriggi a vedere e rivedere storie di eroi,commedie all'italiana western.Solo il ricordo,perchè il locale ha chiuso da tempo i battenti,sopraffatto dall'avvento della televisione e da stili di vita più moderni e sofisticati,che hanno perso per sempre l'innocenza e lo stupore di quegli anni.
Racconti più impegnativi,adatti ad essere prestati al cimema,qualcuno già realizzato.

E poi,come dicevo ,le ricette, semplici,sui cui sapori ci potrei scommettere,ma che presto cercherò di verificare:ricette di terra e di mare,possiamo dire così?.
Già nei nomi,tutta la tradizione della buona cucina toscana,quella contadina e quella marinara:
Minestra di pane-Acquacotta o cipollato-Pici o strozzapreti-Gnudi al basilico-Pappa col pomodoro-Trippa in umido-Cenci
E poi Caciuucco alla livornese-Brodo di sassi-Acciughe alla povera-Pappa alla nepetella-Schiaccia 'briaca dell'Isola d'Elba-L'inno di Garibaldi-Colombo al pentolo.
E mentre in cucina le zuppe di ceci o di pesce continuano a cuocere ,continuano anche i racconti,facendo spesso la strada a ritroso,nella memoria,con un po di nostalgia per un tempo che non ritroviamo più.

Per saperne di più:
www.infol.it/lupi--www.ilfoglioletterario.it

Un racconto tratto da questo volume è stato da me postato su www.scrivoescambio.blogspot.com

venerdì 2 dicembre 2011

FRUTTI DI STAGIONE E RICETTE...



E'tempo di arance,mandarini,clementine mandarance e ovviamente limoni e cedri.
Colori e sapori sono una festa per gli occhie la gola.



Ne consumo in quantità esagerata,li adopero anche da conservare come succhi, gelatine,marmellate.



Non disdegno neanche l'uso delle bucce:Lavando mandarini e mandarance prima di consumarli,ne faccio seccare le bucce (sui caloriferi ,poggiate su carta da cucina)
e le conservo in barattoli da usare per le tisane,o in polvere per dolci vari.Vale anche per arance e limoni,ma quì taglio solo la parte colorata,senza quella bianca.
Si può conservare la buccia grattugiata di arance e limoni nel surgelatore,unendovi qualche cucchiaio di zuccrero:sarà fresca e disponibile tutto l'anno.Meglio se la frutta non è trattata.

Ma avevo promesso di postare qualche ricetta particolare e adesso è il momento
giusto per i mandarini ripieni.
Da noi sono una tradizione per il pranzo di Natale.

Carta e penna,allora.
dosi per 4-6 persone golose:
-20 mandarini freschissimi e grossi
-200 gr. amido per dolci
-100 gr. zucchero

-Incidere delicatamente ogni mandarino a tre quarti della sua altezza conservando intatta la parte superiore,meglio se con qualche foglia (sarà usata come coperchio).
-Svuotare la parte inferiore dagli spicchi mantenendo intatta la buccia (sarà il nostro contenitore).
-Incidere gli spicchi e strizzarne il succo.Ne serve un litro (se necessario usare altri mandarini).
-Raccogliere il il succo in un tegame,aggiungere poco alla volta l'amido e lo zucchero,mescolando bene per evitare il formarsi di grumi (io miscelo insieme zucchero e amido,mi facilita il lavoro)
Mettere il tegame su un fuoco moderato e continuare a mersolare,meglio se con una frusta di legno,fino a quando il composto non si sarà trasformato in uno sciroppo denso e cremoso.Spegnere e versare il composto dentro i mandarini vuoti.
Coprire con il 'cappello' messo prima da parte e mettere in frigo per un paio d'ore.
Sarà un'ottimo dessert di fine pasto,festoso e goloso.
Buon appetito,allora.