Caro Signor Mario,anzi,Maestro Mario.
E' fra i titoli che preferisco...
Avevo acquistato,e letto,il tuo libro.
Letto con piena partecipazione ed interesse. Ci eravamo
conosciuti,alla presentazione,ed anche la musica che ha accompagnato
la semplice cerimonia ha contribuito a rendere tutto più magico. La
chitarra sa sempre creare atmosfere speciali.
Oggi ho ripreso il libro: é piccolo di
formato ed i racconti per la loro brevità. non impegnano-intendo in
tempo,non certo per i contenuti.
Ora,ho esattamente l'età della signora
Marta,anzi,della professoressa Marta,protagonista di uno dei tuoi
racconti.
E più che dagli spifferi del gelido
vento novembrino,viviamo in una zona molto calda e non sono mai stata
una fumatrice,mi devo proteggere dagli scricchiolii delle molte
crepe,a livello di cuore:ma è davvero qui che hanno sede i
sentimenti?
Ho tentato di rileggere,quasi con
leggerezza,ma ogni racconto alimentava nuove emozioni e proprio per
quelle tante crepe,ho dovuto smettere:continuavo a piangere,come una
sciocca fans di tante telenovelle.
Racconti brevi,i tuoi,direi fotografie chiare e partecipate, di gente comune,persone che si incontrano al bar,su una panchina, all'ombra di qualche polveroso albero,nei corridoi di un ospedale...
Ricordi,altrettanto brevi e fugaci,suscitati da una porta che si chiude,una finestra poco illuminata,un profumo di casa,un suono.
Trasformare tutto questo in parole,nero su bianco e
creare le pagine di un libro,non deve essere stato facile,
c'erano di mezzo sentimenti ed emozioni,e volerli condividerli
con i propri lettori è stato un atto di generosità,un regalo fatto alle persone,protagoniste ed ispiratrici dei racconti.
Che brutti scherzi fanno i
ricordi!Rileggendo,riaprivo tante caselle dove ero sicura di aver ben custodito immagini di persone,non
personaggi,con un loro volto,un loro odore,un loro modo di parlare.
Da ognuno di essi ho imparato qualcosa,ho preso e qualche volta
dato,in uno scambio umano e paritario,senza pregiudizi,spesso con il
disincanto e la ingenuità propri della età giovane.
Spero di leggere ancora altro,racconti
o romanzi,non importa:saper scrivere è un dono,saper comunicare
emozioni un privilegio.