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martedì 27 novembre 2007

MI RIPETO

Non vorrei essere ripetitiva,ma va proprio così.Mi sta capitando di dover decidere in fretta qualcosa,spinta da necessità obbiettive.E non si tratta ,neanche questa volta di piacevolezze,purtroppo.
Un aereo ,il primo trovato, e la speranza che possa essere comunque un incontrarci piacevole e che tutto si possa risolvere per il meglio:questa volta è mamma che non sta bene.Volevo lasciare un saluto agli amici che qualche volta passano da me,e forse cercare un po di coraggio.Ciao-

venerdì 9 novembre 2007

CIAO

Per gli amici che transitassero da queste parti:sarò assente per qualche giorno,ma tornerò, perchè non posso fare a meno di voi.
Per tutti un sereno fine settimana-
Chicchina

venerdì 26 ottobre 2007

adesso pausa

Che giornata!Sveglia alle sette,anche se sarei rimasta più volentieri sotto le coperte.
Caffè veloce,niente colazione,riordino superficiale,molto superficiale, della casa,spesa,incontro con l'amministratore,preparazione pranzo,e la prima parte è volata via.Nel pomeriggio un salto a raccogliere i primi mandaranci e l'ultima uva.Parte dell'uva diventa marmellata,dopo un paio d'ore.Lavoro noioso e lungo,ma da fare.La cena,una sistematina alla cucina,qualche telefonata,la spesa nel frizer,e adesso ho finito. Mi rimane da fare ancora la valigia,ma faccio in fretta,quattrocose quattro,per qualche giorno di vacanza.Per oggi basta così.Alla prossima.

giovedì 11 ottobre 2007

LIBERTA'

Ho ballato da sola
sull'aia di una casa
incontrata in un sogno
inseguendo la luna.

Ho ballato in silenzio
ascoltando col cuore
il ritmo vorticoso
di una musica antica.

Ed ho sciolto il mio corpo
da tempo immemorabile
stretto nelle pastoie
di perbenismi inutili.

E ho cantato alle stelle
le stelle degli amanti
tutte le mie canzoni.

Più che un canto fu un grido
che frantumò il silenzio
e allegerì il mio cuore.

Sfinita attesi il giorno
all'ombra dell'acacia
e le stelle d'agosto
cullarono il mio sonno.

venerdì 14 settembre 2007

notizie

Per gli amici che hanno chiesto qualche notizia sull'ultima eruzione dell'Etna,segnalo alcuni siti con foto:
www.etnasci.it
www.ct.ingv.it-cliccare eruzioni e poi sulla barra IMMAGINI
ho già postato delle foto anch'io ma sono troppo piccole.Ritento con altre,ma non sono sicura di riuscire,data la mia scarsissima abilità.
Un cordiale saluto e..buona visione-

sabato 8 settembre 2007

Settembre

Mese dolce,dal suono musicale,settembre.Un ricordo di mare e già una promessa di giornate più limpide,fresche,luminose,luce morbida,che a guardare le mie colline, fa scoprire dettagli dai contorni precisi,dai colori pastello.
Quanti 'settembre' hanno contribuito a cambiare il corso della mia vita,le mie abitudini!
Nei miei ricordi di ragazza,c'è sempre mia sorella,la primogenita di cinque fratelli:
viso da Madonna,mani da fata,tagliava e cuciva, filo ed ago,scampoli di vita,la sua,la nostra,ricamava,ago e filo,le trame di sogni di ragazza,su candidi teli di lino.
Poi un settembre di tanti anni fa raccolse le trame ed i fili dei suoi sogni in qualche segreto cassetto della sua vita ed andò sposa,si diceva così,al suo principe.
Percorro ogni particolare di quella giornata,riguardando le vecchie foto,in bianco e nero,che proprio in questi giorni sto riordinando e e duplicando per conservarne memoria.
Che tenerezza.Papà che l'accompagnava all'altare,con l'orgoglio di chi compie un atto dovuto al mestiere di genitore,e la velata nostalgia di chi sa che in parte perderà la presenza di una figlia,quella figlia,la sua primogenita.
Noi fratelli e cugini,tirati a specchio coi vestiti della festa,impacciati e confusi per la novità e la presenza di tante persone.
Mia madre,viso dolcissimo ed un po triste,sempre un passo indietro,sempre defilata.
Dolci pensieri,in questo strano settembre,dai quali mi distoglie proprio lo squillo arrogante ed insistente del telefono.
E' lei,mia sorella,che mi chiama.Ci sentiamo quasi tutti i giorni,due chiacchiere ,notizie di quotiduiano vivere.
Negli anni deve aver ritrovato quel vecchio cassetto,custode dei suoi segreti sogni, perchè ancora adesso nel poco tempo che ha,taglia e cuce,scampoli che legano la sua alla vita degli altri,marito una figlia e due meravigliosi nipoti.
Ed il sogno continua,nella vita come sulle foto in bianco e nero!

domenica 19 agosto 2007

Ritorni

Si titorna,perchè si è partiti.
Partita tantissimi anni fa,del paese dove ero vissuta sapevo ben poco.Limitatissimi orizzonti,unico,solo impegno la scuola,riuscire a finire bene, in fretta e prepararsi a qualcosa,qualcosa di non preciso,di non chiaro,il corso di studi serviva comunque a portare altrove la-poca-esperienza assorbita sui libri.
Partire verso altre realtà,altre esperienze ed abitudine,mi è costato.Ho lasciato amici,familiari,luoghi abitudini ricordi tentando un'avventura che per fortuna è finita bene.
Tornavo al paese ed ogni volta trovavo qualche amico in meno,in molti seguivamo lo stesso destino,segnato dalla perenne assenza di lavoro,di qualsiasi altra opportunità di sopravvivenza.
Ogni volta le realtà mutavano,mutavano i luoghi ma forse ero solamente io a non riconoscere più,a non accettare più .
E ripartivo senza nostalgie,senza amore,senza rimpianti-
A vent'anni il mondo ci appartiene,la voglia di scoprire di conoscere di sperimentare è forte e non c'è posto per altri sentimenti.
La famiglia,al completo,mi ha seguita,le mie visite si sono diradate nel tempo.
Un po zingara per carattere,giro da una città all'altra per un pezzo della penisola e poi...
Poi succede che ,non più sola,accettiamo una ulteriore sede che ci riavvicina al punto di partenza.
Una serenità ritrovata,l'età,una nuova consapevolezza e la necessità di ritrovare le mie radici,mi riavvicinano e mi fanno conciliare con la mia terra.E ricomincio il percorso inverso,alla ricerca di ricordi,di vicende,di luoghi.E tutto mi si ripresenta,come calcificato dal tempo:case strade alberi.E cammino e conto i passi e i sassi e rivedo i volti e risento le voci.E mi perdo.
E mi lascio accarezzare dai profumi ,aspri e dolci a un tempo della ginestra del grano maturo,del timo,mi lascio cullare dal canto dei grilli e delle cicale,mi perdo nei mille pensieri e nei mille anfratti delle crete e degli ulivi contorti.E se chiudo gli occhi rivedo ancora mio padre,che rientrando,a piedi,per strade polverose,chide a mia madre di noi figli,cosa abbiamo fatto,dove siamo,ci vuole tutti vicini,e siamo in tanti...

martedì 31 luglio 2007

Il tempo è testimone!

Qualche anno fa sono voluta tornare a visitare il paesino dove vivevano i miei nonni.
Loro sono venuti via,provvisoriamente,pensavano,a seguito di una delle tante alluvioni che negli anni cinquanta hanno devastato la nostra regione.
Invece gli anni passarono,il nonno è morto e la nonna rimase con le figlie.Non so se mai qualcuno fosse tornato ad aprire quella casa,la loro,dove ancora erano rimaste testimonianze di vita quotidiana,ricordi,una vita sospesa dagli eventi ed interrotta definitivamente dall'incombere degli anni.
Io stessa ci sono potuta e voluta tornare dopo oltre trent'anni. Un tuffo nel passato,ma anche nel vuoto di testimonianze e memorie.Il paese quasi deserto,qualcuno che era rimasto o ritornato,aveva costruito altrove più comode dimore.Le vecchie case creavano un paesaggio desolato,stradine sconnesse,qualche abitazione crollata.Anche quella che ricordavo per le tante estati trascorse sui due terrazzini,dove cenavamo nelle sere d'estate o ci fermavamo a chiacchierare con la gente che tornando dai campi si fermava a raccogliere l'acqua all'unica fontana del paese,anche quella casa dei miei sogni era oramai un rudere,in parte crollata:restava il terrazzino di fronte alla fontana .Anche la fontana aveva resistito,solida ed elegante a un tempo,con le sue tre cannelle che continuavano a versare acqua che nessuno più raccoglieva.Era il solo rumore,dolcissimo,lieve,carezzevole,amico,che si sentiva nei dintorni.
Dove era finita la gente?Le bellissime donne,austere ,grosse trecce a coronare ovali perfetti,ed incarnato da Madonne?Dove le nonne,sedute davanti alle case,sempre disponibile a chiacchierare,raccontare,mentre le mani sapienti rammendavano cucivano filavano,lavoravano a maglia?
Dove i nonni che verso sera,dopo cena,si raccoglievano sul muretto della piazza,davanti alla Chiesa,per raccontarsi i fatti del giorno,qualche piccola avventura,qualche fantastica storia di caccia, piccole vanterie sulla quantità di funghi trovati,sulla qualità e la bontà dei loro ortaggi?
Solo il tempo lo sa,lo racconta attraverso quello che rimane,ma non tutti sappiamo leggere:
serve la memoria che ripercorra i passi ,
serve l'amore che ricomponga i volti,
servono gli affetti che ricostruiscano le vite delle persone un tempo conosciute.

Poche case assolate
un cane prende il fresco
all'ombra di un muretto.

Piante dimenticate
su balconi sconnessi
prive d'acqua e di cure.

Porte chiuse, bruciate
dal sole e dalla polvere
violentate dal tempo.

Finestre con tendine fatiscienti
nè un viso nè un sospiro
che le renda gentili

con movimenti trepidi di mani
celandovi sorrisi
e nascondendo visi
che arrossivano timidi e intriganti
quattro calci a un pallone
la voce di una mamma
che chiamava per cena.

Quella almeno era vita
dove giocano i bimbi?
dove sono le nonne?

Strade deserte,mute
niente voci,bisbigli,
sembra morto il paese:
ma la fontana no,quella resiste!

mercoledì 25 luglio 2007

IL TEMPO

Il tempo è filosofia,fisica,,misura,storia?

Non ho mai avuto problemi col tempo,nè di tempo,anche quando ripeto:non ho tempo,non mi basta più ,perdo tempo.
Non è mio,il tempo,io ci vivo dentro,solamente:Se decidessi di non alzarmi,una mattina, poi sarebbe comunque meriggio e poi sera e poi notte ed ancora mattina,ed io lì a pensare che ne posso disporre,che posso fermarlo,rallentarne il corso.
Sono nata lontano dalla città,ed anche dal paese.
Da quando ne ho memoria il tempo era segnato dai ritmi del lavoro,dai cicli delle stagioni.per noi bambini dal tempo della maturazione della frutta,dall'arrivo della primavera,con i suoi fiori colori e profimi,era estate quando c'era la mietitura e la lavorazione per raccogliere il grano,da conservare.Ci era permesso di stare un po con gli adulti,per noi gioco per loro fatica.
Quando, ancora bambina ,arrivai in paese,il tempo era già un'altra cosa:orari per la scuola,lo studio,per la colazione il pranzo e la cena.altri ritmi,per altre esigenze.
per ora ,però,ho deciso di non utilizzare tutto il tempo che passa comunque.magari dopo,seguiterò a parlarne.

giovedì 19 luglio 2007

contaminazioni

Io sono meridionale,e se per gli italiani in genere la dieta mediterranea fa parte delle abitudini,per la gente del sud da sempre è stata più che una scelta,una necessità.
Si consumava prevalentemente quello che la terra produceva e si producevano legumi di tutte le varietà,verdure ortaggi olio grano:quanto di meglio si potesse desiderare.L'abilità delle nostre nonne e mamme faceva il resto:
Rendere tutto gustoso ,appetibile,saporito era un segreto che si passava da madre a figlia.
Piccole variazioni,qualche ingrediente diverso e tutto aveva un altro sapore:
Certo tutto questo per me ha il sapore ed il profumo dei ricordi,magari non sempre e non tutto era così appetibile ed accattivante,ma preferisco conservare questi,di ricordi.
Ancora adesso uso tornare a quei sapori,a quei riti,tutte le volte che posso.
Ma oggi parlo anche di contaminazioni,in termine di tradizioni,omaggio piccolo,insignificante,alla globalizzazione anche sul fronte alimentare:
Parlo di"felafel"
Io ho così interpretato la ricetta originale,mi pare egiziana:
Una scodella de fave secco già sgusciato e lasciato a bagno per tre quattro ore
un bicchierino di olio, uno spicchio di aglio mondato,una cipolla media tagliuzzata una manciata di prezzemolo,basilico,un cucchiaino per ingrediente di:sale, pepe macinato fresco,peperoncino,rosmarino macinato,semi di finocchio selvatico macinato.
Passare tutto al frullatore finchè non si ottiene una pasta morbida ben amalgamata,se serve aggiungere dell'olio ed un cucchiaio d'acqua.
fare delle polpette e farle friggere in abbondante olio,di semi,
Appena dorate passarle su carta da cucina per farle asciugare dell'olio.
servire calde o fredde,ottime come stuzzichini,o da mangiare quando volete.
Buona ricetta a tutti-Chicchina


domenica 15 luglio 2007

il nome-una scelta

Nome strano,forse,per un blog,ma ha una sua motivazione-Ho deciso di dedicare qualche ora a questa nuova esperienza,perchè vorrei percorrere alcuni anni della mia vita a ritroso,per fissare meglio nella mente dei percorsi.Siamo figli della storia,qualcuno della storia con la" S " maiuscola,io semplicemente figlia di una piccola storia di famiglie tradizionali,bisnonni che non ho conosciuto,nonni dediti all'agricoltura,una discreta autonomia economica,anche in tempi di crisi,nonne diverse per carattere e stile di vita.
Scansonata,allegra,curiosa,poco mamma ed ancora meno nonna,nel senso tradizionale del termine,la nonna materna.Rimasta eternamente bambina,riceveva da noi tutti più attenzioni e tenerezza di quanto fosse capace di dare.Ma era scandalosamente generosa,di fronte alle difficoltà,alle necessità anche primarie di chiunque le si rivolgesse per un'aiuto:"mi casa es tu casa,mio pane es tuo pane."
Così ricordo vagamente che ..eravamo a metà anni 40,al mattino ci faceva andare in giro,presso un paio di famiglie,a portare scodelle di latte e pane.Dopo qualche giorno non c'erano più scodelle e bisognava andare prima a recuperarle,per poter rifare il giro.

Religiosissima,severa,autoritaria,riservata,con un suo mondo interiore dove non c'era spazio per le vanità, le leggerezze,gli eccessivi entusiasmi,le effusioni,verso i figli il marito gli amici.
Ma buona madre,comunque,attenta ai bisogni se non ai sogni,di tutti.
La sua generosità verso gli altri era calata dall'alto,quasi con distacco,in nome,e solo in nome della cristiana pietà.Questa la nonna paterna.
Questi i miei ricordi,magari sbaglio anche,ma non ho altri riferimenti cui attingere.
Tornando al nome:quando questa nonna,religiosissima,aveva ,anche lei,un moto di stizza,un contrattempo,come imprecazioni usava un paio di termini suoi personali.'Acqua di fuoco',era una delle allocuzioni usate,oppure' terra di mongibello',o 'per la sambuca'.

Tornerò ancora ,sul filo dei ricordi, a percorrere strade già note e valutare quanto di quel mondo mi appartiene ancora.

venerdì 13 luglio 2007

due parole di presentazione

Giusto due righe per presentarmi,nel caso qualcuno passasse da queste parti.Sono una signora dell'età di mezzo,o poco più.Non lavoro più,intendo un lavoro stipendiato,ma come molte altre donne,ho il mio bel da fare in casa.
Ho una vita sufficientemente tranquilla e soddisfacente.Utilizzo in pieno le ore della giornata-dalle 7 ad oltre la mezzanotte,perchè le ore della notte sono tutte ed esclusivamente mie,per leggere scrivere curiosare in rete mettere ordine nelle mie disordinatissime collezioni,ecc.Cosa colleziono? di tutto,cartoline italiane,fino agli anni 70,cartoline di riproduzioni d'arte,francobolli,minerali ,scatole di fiammiferi,meglio se serie complete,straniere possibilmente,monete antiche o meno recenti.E poi tantissime altre cose,certo più che collezionare,dovrei dire raccogliere,perchè mancano criteri scientifici o di buona classificazione,ma a me va bene così.Per ora basta.dovevano essere due righe!
Ma tornerò presto.Chicca