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martedì 30 marzo 2010

A U G U R I

Ho pensato a degli auguri un po più personalizzati.
Così ho creato questo piatto-soft glass-
Certo non è un capolavoro,ma ci ho provato.



Anche la presentazione lascia a desiderare,ma è Pasqua,siate indulgenti..




Che sia una Pasqua felice per tutti,magari con un po di sole per chi farà le gite fuori porta e tanta serenità.

venerdì 26 marzo 2010

L'ARROGANZA DEL POTERE

Siamo alla vigilia di importanti elezioni e questa volta ne abbiamo viste proprio di cotte e di crude.Da me non si vota,calma piatta,quindi.Si fa per dire.
Ho anni sufficienti per aver imparato che ognuno ha le proprie idee,che manifesta come ritiene più opportuno,che tutte le idee vanno rispettate.
Questo è il valore della LIBERTA' che mi riconosco e ovviamente riconosco a tutti.Questa è la DEMOCRAZIA.
Mi soffermo qui su un documento,però ,che mi è parso particolarmente antidemocratico ed arrogante:
E' la lettera che il sig. Verdini,coordinatore del PDL, ha inviato ai parlamentari ed uomini del suo partito sgridandoli perchè secondo lui non riuscivano ad imbarcare un numero sufficientemente consistente di abbruzzesi,aquilani in specie ,e da trasferire in Piazza San Giovanni.
La lettera gira fra notizie stampa e blog,si puù cercare benissimo su google.
Praticamente,poichè agli aquilani è stara data una casa,bisogna andare a cercarli,col megafono,casa per casa se serve, e convincerli a riempire i pulman(!)prima e la Piazza San Giovanni,poi.
Ma in caso di calamità nazionali,ogni governo non dovrebbe fare il massimo sforzo,per risolvere i problemi,nei limiti delle possibilità,ed indipendentemente da qualsivoglia altra considerazione di parte?
Se il governo ha lavorato bene, saranno poi i cittadini a stabilirlo ,con un consenso consapevole .Parliamo di CITTADINI,non di SUDDITI.Come si fa,quindi ,a chiamare le persone ad una specie di "redde rationem",a pagare pegno,quasi per un favore concesso?e ancora in corso d'opera?
Suona quasi un atto di vassallagio,ma potrebbe ricordare,ancora peggio,altri trasferimenti,allora su camions,per riempire le piazze di folle plaudenti.

venerdì 19 marzo 2010

CIAO,PAPA'

Se esiste un dove...

Se esiste un dove,se mai potrò incontrarti anche solo un momento,mi basterà.

Mi basterà per dirti che ti ho voluto bene,che non te l'ho mai detto per stupido pudore,perchè non erano tempi,i nostri,per perderci in “effusioni inutili”,chè necessità e bisogni più quotidiani incalzavano.

Mi basterà per dirti che troppo tardi ho capito il tuo vivere inquieto,diviso fra ideali nobili ed alti ed un ambiente ostile,una terra matrigna che non concedeva nulla ai sogni.

Mi basterà per dirti che non fu un fallimento l'impossibilità di darci quanto avevi sperato,ma certo quel senso di impotenza a costruire qualcosa di più per noi tutti ha contribuito a distruggerti.

Quest'anno sono cento anni dalla tua nascita,caro papà,
ma tu ci hai lasciati a metà del percorso in un piovoso giorno di marzo.

Siamo cresciuti,stiamo invecchiando come è normale che sia .
Tanti i nipoti che mai hai conosciuto ma che ti conoscono attraverso le nostre parole e ancora di più attraverso gli occhi e i racconti della loro nonna.

Lei è rimasta con noi più a lungo,forse perchè non smarrissimo la strada che avevamo appena iniziato a percorrere,senza di te.
Poi,completata la sua missione,con serenità ci ha lasciati anche lei.

Ciao Papa'

martedì 16 marzo 2010

1910- 2010 :cento anni e non sempre mimose

Ricordi......
La vigilia era una ricerca affannosa ed avventurosa per procurarci i gialli e profumatissimi rami di mimosa,la chiedavamo dove era possibile,qualche volta la rubavamo.
Poi lavoravamo tutta la sera e parte della notte per preparare i piccoli simbolici mazzetti,legati con del nastro o del filo giallo da ricamo.
Raccoglievamo in piccoli canestri e cestini la nostra mimosa,l'emozione non ci faceva dormire,e già alle cinque del mattino dovevamo essere in stazione,come tutti i giorni per raggiungere in treno la città ,sede dei rispettivi istituti scolastici.
Noi pendolari arrivavamo in anticipo,e per l'occasione approfittavamo per distribuire,all'ingresso,i nostri profumati omaggi alle compagne di scuola,alle professoresse,alle bidelle.
Tutte eravamo orgogliose di esibire il nostro mazzetto di batuffoli gialli,era una festa di colori allegria,vivacità,che coinvolgeva anche i professori:per un giorno non c'erano punizioni,rimproveri,note sui registri ed i nostri compagni erano particolarmente gentili nei nostri confronti.
Poi gli anni corrono e mi sono ancora ritrovata a distribuire le mimose davanti ai posti di lavoro,per ringraziare altre donne che riuscivano ad essere,non senza fatica, mamme,mogli , lavoratrici, e comunque donne.

100 anni -1910-2010:
parliamo ancora di mimose parliamo ancora di diritti da conquistare,di pregiudizi da superare,di disparità,di disuguaglianze,perchè per un diritto conquistato in una parte del mondo
in altri paesi,in altre situazioni,bisogna quasi partire da zero.
Sono in controtendenza ma oggi non vorrei regalare mimose.
Piuttosto vorrei poter compilare un piccolo vademecum con delle regole semplici , da regalare agli uomini,nostri compagni di strada,figli mariti fratelli colleghi capouffici,governanti.
Mi rivolgo così alle amiche di blog,che saluto con simpatia ed affetto,dopo tanto -giustificato-silenzio.
Vi voglio bene,mi sono sentita più sola senza di voi,in questo periodo di forzata e necessaria assenza.
Vi invito,se vorrete,a comporre qualche regoletta,qualche consiglio da poter raccogliere per questo vademecum ideale.
Un piccolo gioco,se volete,per provare insieme con ironia,complicità ,che si può ancora fare tanto,e meglio .

lunedì 8 marzo 2010

1910- 2010 :100 anni e non solo mimose!

Ho modificato il post,poichè qualche amica non riusciva a leggere per una impostazione errata,da parte mia.Spero di aver ovviato,ho cercato di salvare i commenti,ma la data risulta posticipata,i miei soliti pasticci..