Post in evidenza

martedì 2 agosto 2022

Valige a destino

 


*Due agosto 1980-due agosto 2022-Fra queste due date quarantadue anni di celebrazioni di processi di inchieste di giustizia cercata ,di giustizia negata.

**Ottantacinque persone,uomini donne bambini che a Bologna,alla stazione hanno vissuto l'ultima fermata di un viaggio mai finito,come un lampo che abbaglia ,un attimo che toglie il respiro ferma i battiti,cristallizza i pensieri in una visione forse rimasta impressa per l'eternità negli occhi spalancati per lo stupore la paura la sorpresa.

**duecento i feriti o forse pù:corpi straziati volti tumefatti urla strozzate in gola,voci che chiamano voci che chiedono manie occhi che cercano:qualcuno qualcosa qualche spiegazione prima di essere caricati su ambulanze auto pulman mezzi di fortuna e sparire verso ospedali e tutte le possibili strutture che possono dare una speranza,una parola di conforto un'assicurazione che tutto tornerà come prima.bugie pietose ma necessarie.

Sono date,sono numeri,sono emozioni di chi come me e come tanti altri,non vuole dimenticare.

Dietro le date i numeri , le emozion e i ricordi restano sempre loro,viaggiatori con un nome ed un cognoe,un sogno in valigia da realizzare nei pochi giorni di vacanza,un souvenir da consegnare all'arrivo,alla persona cara o da conservare fra i bei ricordi.

Mani assassine hanno fermato il viaggio,distrutto i sogni caancellato i giorni a venire.

Oggi ottantacinque valige,bianche ,diverse fra loro,arriveranno “ a destino”come si dice in gergo:saranno consegnate ai familiari o alle istituzioni civiche dei vari luoghi dove sarebbero dovuti arrivare allora,42 anni fa.

Già,42 anni fa!Avevo 40 anni due figli che crescevano e ai quali cercavamo di spiagare fatti ed eventi difficili che già avevano colpito il nostro paese:la strage di Piazza Fontana.,Pinelli,le BR.

Abbiamo dovuto spiagre,raccontare anche dell'Italicus, della strage di Bologna,e poi ancora e ancora.Ora di anni ne ho 82,i figli ormai cercano spiegazioni da soli,con altri e piu moderni e sofisticati mezzi,ne parliamo,mi espongono i loro punti di vista.

Ma resta la nebbia,ancora tanta,ancora troppa,della incertezza su esecutori,mandanti,motivi di tanta scellerata efferatezza di tanto sangue di tanta morte.

E da oggi,il viggio di quelle 85 valige bianche ,piccole ,leggere perchè dentro solo qualche ricordo,qualcosa che le lega ancora ai legittimi proprietari:un gioco a dama,un peluche,un mazzo di carte,un libro,un pareo con i colori del sole e la trasparenza dell'aqua cristallia,una conchiglia,un bracciale di corda con tanti cuoricini.Ma con tutto il peso,nonsolo figurato   di  tanto grande dolore di lacrime di parole non dette,di dubbi di rabbia .



2 commenti:

Sari ha detto...

Cara Chicchina, se i miei figli fossero stati più grandi avrei fatto come te, subito, ancora la polvere nell'aria e un odore forse solo immaginato a stupire le narici. Non li ho mai portati alle commemorazioni ma sapevano che io c'ero e avrei raccontato.
Sono bolognese e per me è facile testimoniare, provare ancora commozione e rabbia per quello che è successo ma leggerlo da te che non lo sei mi fa tanto bene e sperare in una futura verità che tu ed io non vedremo perchè occorreranno altri anni e altre forze per portare avanti questa lotta. Lotta immane contro forze potenti e innominabili.
Grazie e un abbraccio.

chicchina ha detto...

Sari carissima,non me lo sono mai saputa spiegare ma mi sentivo legata a questa Città stupenda per civiltà e storia,per la cordialità e la simpatia di chi la abita,da sempre,quando era solo un nome sui libri di geografia:forse me ne parlava mio padre,come città esemplare per mille battaglie che anche lui combatteva,in un remoto angolo della Calabria,ma con meno seguito e scarsi risultati.Poi la frequentazione,da turista,arriandoci da Milano e ancora dopo da suocera,perchè un figlio si è sposato ed è vissuto a Bologna ,finchè il mtrimonio ha retto.La sento mia,la conosco posso dire quasi bene, piango per le sue ferite che sento mie come cittadina ma anche in modo più intimo e personale.Ti ringrazio per il tuo commento che mi ha dato modo di raccontare anche un pò di me.Un abbaccio e...mai dimenticare.Siamo la memoria storica del Paese.