Passava quasi ogni giorno,dal mio piccolo negozio,mi convinceva a comperare calze,accendini,pacchi di fazzoletti ,per qualche euro.
Mi chiamava "mamma" ed in effetti avrà avuto l'età dei miei figli.Gli ho chiesto il nome,per me era Giò. Spesso passava solo a salutare- "Oggi non devi comprare,mamma."
Non sapevo dove viveva,mi diceva che aveva un fratellino e il padre che non lavorava.Poi un giorno arrivò di corsa,aveva in mano qualcosa da farmi vedere.
Era una Carta di Identità,nuova nuova."Ora sono come voi,ho la carta e anche una residenza,assieme a mio padre e mio fratello".La mamma non c'era più,morta qualche anno prima,di polmonite.Abitava in un paese vicino.Dai suoi occhi,dal suo entusiasmo quasi infantile ho capito che cosa faceva, per lui, la differenza fra l'essere invisibile ,anonimo,ed essere persona,con un documento un indirizzo.
Erano gli anni 90,eravamo in Sicilia.C'erano albanesi,polacchi,filippini,algerini,marocchini,e la parola razzismo non esisteva,nel linguaggio comune...
24 commenti:
Cara Chicchina, veramente una bella storia, qui si capisce che il mondo cambia, e possiamo dire che siamo tutti fratelli.
Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Che tenerezza di racconto.
Immediato e coinvolgente.
cambiamo, cambiamo sempre e quasi tutto resta immobile. la cosa importante è la gioia di un uomo, una gioia incontenibile. mi concentro su questo e ringrazio il cielo.
Ho un pessimo ricordo della carta di identità
Sicuro di averla in tasca sono partito per Pisa Galileo destinazione Catania
Mi ha salvato la patente perché non andavo all'estero...
Taormina come base e per 3gg a girottolare e che tuffi all'Isolabella.
Sono scettico nel dare con facilità la cittadinanza...
Forse, allora, eravamo ancora tutti fratelli e il razzismo non esisteva. Una bella storia. Buona domenica di Avvento.
Perché, paradossalmente, anche noi tutti stavamo bene.
Lo stare male, non aver lavoro o averlo precario, ci incattivisce. Scatena assurde guerre tra poveri.
Moz-
Ciao Tomaso,vero il mondo cambia,spesso non in meglio ma mettiamocela tutta per restare umani,e sentirci fratelli.grazie per la tua presenza e la tua simpatia.
Grazie,"se fossi foco"sono ritornata sul blog e spero pian piano di passare per un saluto,da tutti.Ciao
E' sulla gioia che mi sono concentrata anch'io. Il resto cambia con le situazioni,l'ambiente,la disponibilità mentale a guardare da vari punti di vista.Il momento di felicità,scatenata in ognuno di noi da eventi diversi,dalle diverse aspettative.Grazie per il passaggio e il commento.
Ciao Andrea,almeno non hai perso la possibilità del viaggio .Taormina incanta il viaggiatore,con la sua bellezza.Ci sono delle norme da rispettare anche per la cittadinanza,e non sono molto elastiche.Per il mio protagonista evidentemente i tempi erano...maturi.a presto,da te.
Ciao Mirtillo,hai ragione,forse eravamo diversi,più aperti e disponibili.Ma in molti lo siamo ancora,per fortuna.Buon avvento anche a te.
Può essere un motivo,Miki,una concausa,il fatto di stare meno bene,ma anche un po di irrazionalità nei -pre-giudizi.trovare il giusto equilibrio per evitare la guerra fra poveri,spesso indotta ad arte.Grazie per la tua presenza.io mi ero un po estraniata,sto cercando di ritornare..
chissà che la parola "razzismo" possa di nuovo scomparire, oggi è soltanto una tenue speranza, che però dobbiamo con tutte le nostre forze alimentare.
Me lo auguro,Costantino.Dobbiamo impegnarci tutti,e tutti i giorni.Sono le gocce che creano gli oceani,nel senso positivo o in negativo.grazie Costantino.
Cambiamo e purtroppo non sempre in meglio.
Eppure ci hanno insegnato che "sbagliando si impara": ma quanti sbagli bisogna fare prima di aver capito?
La parola "razzismo" esisterà fino a che ci ostineremo a dividerci in "razze": nel mio bosco ce ne è una sola ...
Un Bacio
Una sola,anche per me,Folletto del Vento:la razza umana.La storia spesso si dimentica,e la paura che gli errori,gli orrori, si ripetano è tanta..Continuiamo a credere che un mondo diverso è possibile,continuiamo a costruirlo,giorno dopo giorno e a curarlo...Ti abbraccio.
La società è regredita negli anni, dimenticando la storia e gli errori del passato.
Sereno giorno.
Vero,Cavaliere del Web.Non abbiamo imparato molto se non siamo riusciti a trasmettere tanti valori..Sereni giorni anche a te.
Erano gli anni "90 eravamo solidali tra di noi e con chi immigrava nella nostra bella Italia,poi è arrivato un cialtrone con il rosario (Salvini ) che ha inculcato nelle menti deboli l'odio razziale.
Ciao fulvio
Eravamo solidali,generosi quando e per quanto possibile,non conoscevamo il problema del diverso per colore o per religione.Siamo cambiati,dicono perchè c'è crisi..Ma chi lo dice forse non conosce gli anni terribili ,ma anche favolosi per altri versi,del dopo guerra,della ricostruzione.Quella era crisi,ma c'era speranza e c'era la voglia di rialzarci,insieme.Ti do' il benvenuto,Fulvio, in questo mio spazio.Passerò da te,per conoscerci meglio.
Grazie per essere passata da me per il Calendario dell'Avvento e un caro saluto.
Grazie a te per il bel post,e per la tua presenza.E' un piacere incontrarci,almenp im questa gradevole e gradita circostanza.io ci sarò per il 20..ciao.
bel post e direi commovente nella sua semplicità e immediatezza. Si, eravamo diversi e purtroppo siamo cambiati in peggio. Non ci guardiamo neppure tra di noi , figuriamoci con gli emigrati..se ci sfiora uno sguardo sicuramente lo evitiamo anche in malo modo.
Un abbraccio forte mia cara
Ciao Nella,le tue giuste considerazioni sono condivise da me e non possiamo che costatare la tristezza di una società che si chiude a riccio,chiude gli occhi facendo finta di non vedere..Grazie per essere passata da qui.
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