Ho finito di leggere,meglio,centellinare con la giusta lentezza il libro,a più mani e più voci, “La memoria dei nonni.”
Il progetto del libro,coordinato dalla scrittrice Marinella Fiume,nasce come omaggio ai tanti nonni che la pandemia ha purtroppo portato via,privandoci,oltre che della loro affettuosa presenza,anche di tanta memoria storica, tanta esperienza tanto sapere,rendendoci tutti un po' più poveri.
Un racconto corale,a più mani..
Quando i nonni vengono a mancare,quando si chiudono le porte delle loro case,non è solo la loro storia personale che si consuma,si concludono per sempre stagioni importanti della vita,in partricolare per i nipoti.
Dentro quelle assenze,fra le pareti di quelle case vuote rimane parte della nostra infanzia e giovinezza,rimangono le piccole confidenze che i nostri anziani sapevano sollecitare ed accogliere,rimangono i profumi dei pranzi della domenica,dei biscotti col latte, delle merende amorevolmente preparate da mani sapienti .
Una vera emozione il susseguirsi delle storie :ogni autore con il proprio stile un proprio linguaggio, i propri ricordi,ma in comune il piacere di raccontare, di condividere l'emozione di momenti di vita, vissuta assieme a persone speciali,oggi in molti casi non più con noi.
Questo e tanto altro ho trovato fra le parole di tanti racconti.
E fra gli argomenti delle varie storie non possono certo mancare i racconti sulle emigrazioni e sulle guerre.
Fatti che hanno segnato il secolo che ci siamo lasciato alle spalle e che coincide con l'età di nonni e bisnonni.
Racconti e ricordi riportati con la delicatezza riservata a cose preziose,da maneggiare con cura ed attenzione quasi potessero svanire o travisarsi,con le parole nuove.Altri raccontati con linguaggi quasi inventati e personali,come a voler dare brio e leggerezza alla bellezza del ricordo.
Ci sono anche due miei racconti,e mi sono trovata quasi per caso a condividere tratti di vita con i tanti altri che hanno parteciparo a questa esperienza .
Un bel quadro di insieme,con ritratti in bianco e nero fra i quali,cercando bene chi legge può immaginare di vedere una persona cara e familiare,o proprio quei nonni che non ha avuto la fortuna di poter conoscere.
Ho condiviso la foto con i nomi degli autori e le relative foto,in una
7 commenti:
Un libro che dovremmo leggere tutti, grazie per averne parlato e complimenti per i tuoi racconti.
sinforosa
Non potrò mai dimenticare le mani ruvide di mio nonno era maniscalco il fabbro e ho tirato il mantice con lui mi raccontava delle storie in Libia in Abissinia la sua prima guerra sul Piave la sua ansia come motorista di sommergibili non sorrideva mai ma quando mi prendeva per mano mi stringeva in un modo che nessun altro ha potuto toccare il mio cuore
Ricordare,raccontando,è un modo per far restare fra noi persone care,ricche di saggezza ed esperienza.Il libro sta dando ottimi riscontri perchè tutti avremmo voluto e potuto raccontare fatti storieaneddoti dei nostri.Ti ringrazio e mi scuso se sono spesso assente da tutte voi..
Ciao Andrea,chisàa quante cose potresti raccontare,anche tu.I nonni,per chi ha avuto la fortuna di averli conosciuti e frequentati,sono stati e sono una ricchezza.Trasmettono saperi,affetti,ricodi,raccontano le storie che sono trama per creare la Storia ,quella più grande che finisce sui libri..Ma tutto parte dal basso.Siamo i custodi del loro e del nostro passato.Grazie Andrea.
Grazie per questa recensione.Buona serata.
Grazie a te Olga per essere passata.Ciao e a presto.
I nonni sono il patrimonio del mondo.
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