Le ferie,appena finite,mi sono servite anche per riannodare vecchi rapporti principalmente con amici e parenti:siamo cresciuti insieme,stessi sogni stessi problemi,poi la vita ci ha portati a scelte e destinazioni diverse.
Teresa mi ha regalato una raccolta di episodi di vita vissuta,nella prima fanciullezza ed è stato come rifare insieme vecchie strade,risentire voci,risate, rimproveri raccomandazioni, ricordare persone fatti storie che credevo dimenticate,ma erano solo accantonate,negli angoli della memoria.
Di Nina ho letto invece delle poesie,alcune anche in dialetto, ora ironiche ora struggenti di nostalgia ora cadenzate come in attesa che un poeta-musicista le animasse di note. .
Pensando a cosa ci può essere dietro un verso,o una frase,mi è venuta spontanea questa poesiola,che le dedico,scusandomi della mia libera e forse arbitraria interpretazione.
LA BALLATA DI NINA
Nina è una giovane di cinquant’anni
Portati ancora con l’allegria
E l’entusiasmo dei suoi vent’anni.
Nina si è scelta una strada in salita
Quando poteva scegliere altro
Ma è la sua scelta,è la sua vita.
Nina è felice,non ha rimpianti.
Se qualche sogno si è frantumato
Strada facendo,ne scopre tanti.
Nina ora è mamma e nonna felice
Vive l’amore di un solo uomo
Se è lieta o triste lei non lo dice
MA Nina tradisce le sue emozioni
Quando la sera, chiuso il sipario,
scrive i suoi versi,le sue canzoni.
Immagino Nina che scioglie i capelli,
scioglie i grumi che si porta dentro
libera tutti i suoi sogni ribelli.
E versa inchiostro e lacrime pure
Su fogli bianchi, semina parole
E prendono forma le sue creature.
Parole scarne dure di fuoco
Dolci solari brevi violente
Per raccontarsi,quasi per gioco.
Mischia le date,mischia le carte
I luoghi i volti,confonde le menti
Brucia pensieri e fa nascere l’arte.