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martedì 2 febbraio 2016

DA SETTANT'ANNI..


Votiamo da settanta anni.Una conquista per le donne.
Una conquista arrivata dopo secoli di oscurantismo e maschilismo.
Una conquista arrivata dopo che durante le due ultime guerre,le donne ,obbligate a mandare i propri figli,mariti,fratelli a combattere una stupida guerra,tutte le guerre sono stupide,si sono fatto carico,restando a casa,di portare avanti la famiglia le fabbriche gli ospedali,di far funzionare la società.
Una conquista arrivata dopo che molte donne si sono distinte per aver contribuito alla lotta partigiana,con coraggio,dedizione,intelligenza e rischi personali.

Come se avessero dovuto dimostrare di essere capaci di competere con i loro uomini,di saper gestire situazioni difficili,di saper mediare,di saper lavorare come e più degli uomini,perchè al lavoro esterno,fuori casa,si accompagnava anche il duro lavoro in famiglia.
Una conquista arrivata dopo che nella stesura del testo costituzionale moltissime donne hanno dato contributi rilevanti e ancora validissimi,che rendono questa nostra Costituzione moderna,laica,attenta alle mille sfaccettature della Società-


Ma la parità fra uomo e donna,ad oggi non è ancora una realtà completa,malgrado tutto.Sacche di resistenza discriminatoria esistono e come!
Preoccupa ancora di più una strisciante involuzione sulle pretese di possesso,di dominio,
di proprietà ,generalmente da parte degli uomini , sulle donne,loro compagne,mogli,madri,sorelle.
Concetti atavici che credevamo superati,ma che fanno stragi,ogni giorno,e quasi sempre all'interno delle mura domestiche.Mura che diventano prigioni,gabbie.
E così capiamo che non sono bastate le lotte per liberarci dai tabù,le lotte per conquistarci un po di spazio,per il diritto al voto:abbiamo necessità di una rieducazione generazionale,riguardo alle parità,ai diritti della persona,inviolabili,ma così spesso violati.Abbiamo bisogno di ricordare e ricordarci dell'articolo tre della nostra Costituzione che sancisce la perfetta uguaglianza di tutti i cittadini senza distinzione di genere lingua religione credo politico.Alla Repubblica,alle istituzioni il compito di garantire questo principio.E la scuola può ,anzi deve aiutare a formare cittadini rispettosi delle regole della democrazia,rispettosi delle idee e delle libertà degli altri.
Oggi episodi di stupido bullismo,domani femminicidi.
C'è tanta strada da fare,cerchiamo di camminare insieme,uomini e donne:siamo parti complementari dello stesso universo.

18 commenti:

Tomaso ha detto...

Detto bene cara Chicchina, oggi i problemi si debbono risolvere tutti assieme...
Ciao e buona giornata cara amica.
Tomaso

Costantino ha detto...

Ci ho fatto il tema di maturità classica, sull' argomento. Era il 1970.
A volte però mi sembra che avessero ragione gli Ateniesi, che utilizzavano il sorteggio e l'ostracismo.

riccardo ha detto...

Siamo tornati indietro di qualche decennio: come mentalità, come valori, come diritti, come comportamenti pratici.
Purtroppo, mi sembra che i giovani abbiano interiorizzato in modo del tutto acritico un penosissimo sistema di DISvalori, sistema che tende a vedere nella donna nient'altro che un'oca o un trastullo sessuale.
La scuola può fare molto, ma spesso è accerchiata o assediata da modelli televisivi e cinematografici che da sola non può contrastare... dovrebbe darsi da fare anche la società nel suo complesso, altrimenti la vedo molto, molto grigia...
Un caro saluto!

chicchina ha detto...

Grazie Tomaso,sempre attento, con i tuoi commenti precisi e pertinenti.Grazie caro amico.

chicchina ha detto...

Forse negli anni certe realtà si adeguano male ad una società che corre,cresce senza avere tempo e voglia di riflettere,così il rischio di perdere quanto costruito prima,è un richio reale.Grazie Costantino,per il tuo contributo.

chicchina ha detto...

Concordo con la tua analisi,ma nei DISvalori ci metto anche il sentimento di ossessivo possesso,atteggiamento non esclusivo dei giovani,anzi.
Come se gli uomini cercassero nel rapporto con la propria compagna di vita una comoda sicurezza,un sentimento di apparente tranquillità che non vogliono perdere:piuttosto distruggono,demoliscono,perchè considerano la donna solo un corpo,non un cervello pensante.
Ed un corpo come un'oggetto che ingombra si può eliminare..Triste e amara considerazione,la mia.

riccardo ha detto...

Effettivamente, una certa forma, del tutto malata, di gestire il rapporto con le nostre compagne, è tipico anche dei più "grandicelli."
Quello che deprime,è vedere che continuano a sragionare così anche i giovani; è anche colpa nostra, purtroppo...

andreapac ha detto...

Buona sera Chicchina, tornato da poco da Megjugorje, stanco e massacrato da 16 ore di pulman.
Leggo e mi dico come è ingiusta la cosa. Penso che molto del casino che c'è in giro è dovuto a troppi uomini al comando. Dovremmo metterci da parte e far fare al gentil sesso. Noi abbiamo fallito, dalla violenza alle scelte politiche e alla giustizia sociale.

chicchina ha detto...

Diciamo,Riccardo,che l'esempio conta,a partire dalla famiglia,ma gli esempi più comodi sono meglio accettati e recepiti,mentre quelli che presuppongono l'uso del ragionamento,le scelte libere,sono più ostici,più difficili da accettare e fare propri.Genitori per l'esempio ,la coerenza,l'educazione alla vita,anche al di fuori della propria famiglia.Scuola per una più profonda educazione anche in ambito sociale oltre che culturale,e integrazione delle...parti in commedia.

chicchina ha detto...

Ben tornato,Andrea,spero ti stia riprendendo dalle fatiche del viaggio,e che la visita- pellegrinaggio a Megjugorie sia portatrice di serenità interiore e rafforzata fede.
Sul commento,lavorare insieme,uomini e donne,potrebbe davvero migliorare tante cose,ma sono scelte ,spesso condizionate da pregiudizi e da motivi pratici.A noi la famiglia,le faccende,a voi la politica.Ma non è proprio così.Sappiamo di avere buone doti di mediazione,di usare spesso le ragioni della logica che supera altri steccati.

Giò ha detto...

Sono d'accordo con te che il cammino per una vera emancipazione femminile sia ancora essenziale, anche per noi uomini, soprattutto se le donne, anziché scimmiottare la cultura patriarcale per ottenere posti di rilievo nella società, recupereranno i contenuti teoretici più potenti dell'elaborazione del femminismo, quelli che stravolgono il paradigma gerarchico della società degli uomini - e solo per gli uomini (o eventualmente delle donne che vogliono aderirvi rinunciando a se stesse)-. Questa si che sarebbe una vera emancipazione, meravigliosa trasformazione dei rapporti sociali in chiave di una definitiva e magnifica uguaglianza tra tutti.

Nella Crosiglia ha detto...

Grande Chicchina mia, grande davvero...Quanta verità , quanta ipocrisia nel considerarci al pari dell'uomo, maschio ,per eccellenza..E invece non è così , la donna se ha cervello ha cattivo carattere, ma tutte le donne chi più chi meno lo possiedono e questo è un aggravante per la società..Tutto da rifare da rivedere da rispettare, purtroppo!
Ti stringo forte!

wolfghost ha detto...

Esatto! Oggi ci sembra normale che le donne votino, ma è stata una conquista, e nemmeno scontata: tanti paesi nel mondo vietano ancora oggi il voto alla donne.
Speriamo che ci sia un domani nel quale ci sembrerà normale anche la parità.
www.wolfghost.com

chicchina ha detto...

Giò,sono per una società dell'eguaglianza di diritti-e doveri-estesi ,senza genere,razza,religione,provenienza.Le donne,ma anche altre categorie di persone,scontano pregiudizi ancestrali e culturali.Ma la parità riguarda la capacità di rapportarsi agli altri,di vivere con gli altri,senza la discriminante del sesso.Un arrivismo professionale,come l'esclusione a prescindere,non credo giovi alla causa.
Camminare insieme,utopia?,questo il mio desiderio.E credo ancora nell'armonia della complementarietà.

chicchina ha detto...

Nella,un nuovo apporto alla discussione,il tuo.Abbiamo cervello e sentimenti,saper fare buon uso delle due facoltà dipende da noi,anche se spesso l'uso del cervello,del razionale,della logica intelligente confonde l'altro sesso,quello "forte"-ma forte solo nel voler conservare pregiudizi e posizioni acquisite,mentre il prevalere dei sentimenti viene confuso con debolezze e cedimenti-Equilibrio,quello ci serve,sapendo che ogni nostro passo in avanti costa a noi più fatica che ai nostri compagni di viaggio.Un abbraccio.

chicchina ha detto...

Un augurio sincero,il tuo,Lupo.La normalità anche in questo caso si raggiunge con il tempo,speriamo un po accelerato,e con una buona formazione di tipo culturale e storico.io continuo a crederci,e non sono sola.Buon San Valentino.

Nou ha detto...

Dopo secoli di oscurantismo...forse 70 anni sono pochi, forse si è abbassato la guardia troppo presto, nelle scuole e in famiglia?
Ciao Chicchina :-)

chicchina ha detto...

/0 sono pochi,per recuperare.Ma, come dici,mi sembra quasi una involuzione,un ritorno indietro,e presi come eravamo a cantare vittoria,qualcosa ci è sfugita di mano..
Ciao Nou e grazie sempre per la qua presenza qui da me.