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venerdì 12 dicembre 2025

QUEL 12 DEICEMBRE 1969

Ero a casa,quel giorno,non so come mai,perchè sarei dovuta essere in ufficio.

So che approfittavo per sistemare le mie cose,sempre tanto disordine,durantela settimana.

Mamma si apprestava a preparare la cena,i fratelli sarebbero tornati dal lavoro:lavoravano a Milano,ma abitavamo nell'hinterland milanese.

Arriva una  telefonata ,strana mi era sembrata allora:non ha detto chi parlava o non ho capito io,mi ha chiesto se i miei fratelli fossero a casa,specificatamente ha chesto di due di loro.Ho risposto che dovevano ancora rientrare,volevo chiedere altro ma disse soltanto:appena arrivano,avvisateli di non muoversi da casa.Accenda la televisione. Chiusa la telefonata.

Capisco,ascoltando .Intanto i ragazzi erano rientrati,Ci siamo bloccati a guardare spaventari preoccupati,addolorati.Il più giovane del fratelli,molto impegnato e molto giovane,voleva subito partire,essere presente fare qualcosa anche se non sapeva cosa.Ma glielo abbiamo impedito,anche se poi ,molte ore dopo ci è arrivato comunque.Intanto i fatti prendevano forma,la strage si evidenziava in tutta la sua gravità e brutalità. iniziava la conta dei morti mentre le ambulamze riempivano la zona con le loro sirene,folla ovunque,polizia ovunque .17 morti,17 persone che si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato,ma tutto esa stato organizzato per fare il maggior danno possibile,un venerdi,ciusura settimanale della banca, e,ormai vicini a fine anno, i clienti vivevano un momento particolare.

Si contarono anche i feriti:89.

Il resto è storia,una brutta pagina di storia italiana con errori ,voluti immagino,deviazioni vigliacche dei servizi segreti,quelli che avrebbero dovuto difendere gli interessi e la sicurezza del Paese,depistraggi processi fatti e rifatti .

Ora sappiamo,sappiamo che la strage ha avuto una precisa matrice fascista ,ssppiamo che altre stragi sisono succedute,per gli anni a seguire,sessa vigliaccheria stessa matrice.  Lo ricordiamo perchè fare memoria serve,ed oggi ancora di più,perchè viviamo tempi confusi.

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