Post in evidenza

venerdì 2 dicembre 2016




L'amica Sciarada mi ha dato anche quest'anno l'opportunità di partecipare a questa bella iniziativa,
ed anche quest'anno apro la mia terza finestra,ricevendo il testimone daPatricia-mirtilla'shouse

Vi racconterò di un viaggio...
Il mio è un viaggio geograficamente breve, un  centinaio di chilometri,poco più,su strade che devo bene ricostruire chiamando in aiuto la memoria. Ma anche un viaggio nel tempo e qui mi allontano di di almeno 70 anni.
Un paesino arroccato in montagna,lontano da strade asfaltate,da luci,da vetrine.Meno di mille anime.

Quasi un presepe..

Quell'anno l'inverno arrivò presto e la neve,abbondante e le tradizionali mulattiere che permettevano i rifornimenti indispensabili erano impraticabili. La piccola comunità di bambini donne ed uomini   sentiva più profondo in senso di isolamento e la mancanza di tanti giovani figli padri fratelli rimasti vittime della guerra.
Vero che la guerra era appena finita ma le cose non andavano meglio. Era una quotidiana lotta per la sopravvivenza.
Iniziata la  novena ,gli anziani pensavano già al Natale,alle cose che mancavano,alla miseria di tante famiglie.
I più saggi,ci sono sempre  in ogni villaggio che si rispetti,ebbero un'idea che, discussione dopo discussione prese corpo.
Quell'anno il Natale sarebbe stata una festa da passare insieme,tutta la comunità.
D'accordo il parroco,la Chiesetta  fu trasformata in un'accogliente sala:


Qualche asse di legno come tavola,le panche ,qualche braciere acceso e la prima parte era fatta.
Le donne,tutte,parteciparono apparecchiando con le tovaglie e le stoviglie migliori,il vino non mancava in paese,e poi polenta bianca,il pane scarseggiava,c'erano conigli e polli da cuocere e anche qualche dolce per i più piccoli.
Don Pietro,titolare di una rivendita “Sali e tabacchi “usciva poco da casa e dal negozio,ma quella sera era insieme agli altri .Le figlie si preoccuparono dei dolci fatti in casa e biscotti.
Il Signor. Emilio  aveva l'unica bottega dove si trovava di tutto,dagli aghi alle bacinelle ai tessuti che nei suoi viaggi a dorso di mulo,portava in paese:portava anche medicine ed i consigli di qualche medico se necessario.
Partecipò anche lui,mettendo a disposizione lumi , petrolio e tanto altro.


Una pregevole Madonna del Gaggini,
ancora conservata nella parrocchia. 

Le più anziane e le mamme con bambini piccoli arrivarono per ultimi,avvolte nei loro scialli neri e caldi,trovando un ambiente già caldo di allegria e familiarità.
Per una sera i problemi e i dispiaceri erano rimasti fuori dalla porta della Chiesetta.
A mezzanotte la messa della natività ha trovato insieme tutto il paese,qualcuno forse alticcio,qualche bambino addormentato ed altri assonnati,ma che Natale!!
Dimenticavo,c'erano anche i miei nonni ed i miei zii fra i tanti.
Il viaggio mi ha portato a cercare gli ultimi testimoni rimasti,di questa storia.
Senza le loro parole,cercate a fatica fra i ricordi,questo sarebbe sembrato un altro racconto di Natale,di buoni sentimenti fra fiaba e realtà.
E' anche questo,ma è  storia vera.
Sperando di non avervi annoiati,passo il testimone a -Gianna-il bene in noi

27 commenti:

Graziana ha detto...

Meraviglioso il tuo viaggio! Mi hai fatto assaporare cose semplici e profonde. Questo è lo spirito del Natale. Grazie infinite e Buon Avvento!

Folletto del Vento ha detto...

Pensa che bello se questa "occasione" fosse invece diventata un' "abitudine": sarebbe stata l'aggregazione a fare il Natale e non il contrario.
Auguri.

Folletto del Vento ha detto...

Pensa che bello se questa "occasione" fosse invece diventata un' "abitudine": sarebbe stata l'aggregazione a fare il Natale e non il contrario.
Auguri.

Sciarada ha detto...

Chicchina grazie per averlo condiviso con noi, è un ricordo commovente e prezioso. Il Natale è stare insieme, è sorridere insieme, è condividere il poco di una situazione non cercata e non voluta e il tanto di un cuore aperto agli altri.
Grande, grande abbraccio a te !

MikiMoz ha detto...

Bellissimo racconto!
Hai davvero catturato lo spirito di quel che succede lì nella notte di Natale.
Mi ricorda il paese dove vivo, ma purtroppo quest'anno il centro storico e la chiesa non saranno agibili per il Natale... Ci adegueremo comunque :)

Moz-

Pia ha detto...

Bellissimo chicchina!
I ricordi sono essenziali per dare senso alle tradizioni.
Oggi non è più così ma la poesia è l'autenticità della fede è super dimostrata in questo tuo ricordo.
Buon Avvento!

Patricia Moll ha detto...

E' una storia stupenda! Simbolo di una fratellanza nelle difficoltà he oggi troppe volte non si ritrova più.
Erano brutti tempi, guerre fame miseria malattie ma c'era Amicizia e voglia di Amiizia Vera.
Bravissima Chicchina! Un baione!

chicchina ha detto...

Graziana,fra le cose semplici possiamo scoprire delle rarità: affetti, civile convivenza,solidarietà e condivisione.Mi sono riproposta altri viaggi,perchè le radici sono importanti.,sostengono i nostri passi in avanti.Grazie per il commento.

chicchina ha detto...

Forse un Folletto saggio potrebbe aiutare a trasformare una occasione in abitudine,come dici.
Stiamo tentando qualcosa di simile,anche se adeguata ai nostri tempi,nel mio condominio.C'è tanta necessità di Comunità e di Comunicazione diretta.Un abbraccio e buon Avvento.

chicchina ha detto...

Grazie a te,Sciarada,per aver reso possibile questo momento di aggregazione e scambio.
I momenti difficili uniscono e aggregano,ma perchè non rendere possibile la condivisione anche di momenti di serenità e gioia?Costruire ponti è difficile ma i muri sono macigni!Ti abbraccio anch'io e ora cerco di tornare anche in rete,manco da molto.

johakim ha detto...

Una bellissima storia
Buon avvento Chicchima!

Elettra ha detto...

Buon Avvento con il senso del vero Natale che esiste nei ricordi di vita reale e non solo nelle favole !!!

Gianna ha detto...

Bel ricordo, Chicchina.

chicchina ha detto...

Miki,grazie per il commento.Non sapevo che anche il tuo paese fosse fra i disastrati dal terremoto.Spero la comunità tutta possa ritrovarsi in qualche modo e da qualche parte perchè un paese è più delle case , delle chiese,delle piazze che gli danno corpo:un paese è fatto di persone,di affetti,di sentimenti.Un fraterno abbraccio e ..passerò da te.

chicchina ha detto...

Grazie,Pia, per la tua presenza qui e per il gradito commento.Non è facile ricreare l'atmosfera dei nostri ricordi,tentiamo solo di non allontanarci troppo,in un deserto di sentimenti.Buon Avvento anche a te.

chicchina ha detto...

Patricia,le storie non si ripropongono mai allo stesso modo,ma c'è urgenza di umanità,di amicizia vera,come tu dici.ricambio abbraccio ed auguro buon Avvento.

chicchina ha detto...

Ti ringrazio Johakim,anche le storie ritrovate qualche volta aiutano a guardare avanti. Buon Avvento anche per te.

chicchina ha detto...

Ricordi che si ripropongono,puntuali,ed i miei anni mi aiutano a collezionarne tanti..Ritrovare un po il sapore del vero Natale,un augurio e una speranza.Ti abbraccio.

chicchina ha detto...

Giovanna,grazie per esserci,sempre.Un cordiale saluto,in attesa di passare a trovarti.

Elio ha detto...

Ottimo Chicchina. Io arrivo il 24. Un abbraccio natalizio.

Costantino ha detto...

Un grande grazie per questo ricordo commosso e che commuove !

chicchina ha detto...

Ciao Elio,aspettiamo anche il tuo contributo,intanto un caro saluto.

chicchina ha detto...

Costantino,sempre generoso,i ricordi si vestono di magia e mistero,sono belli sempre e ci aiutano.Ciao.

Negus Reale ha detto...

Un Natale vero e vissuto, bello, nato dalle emozioni, non dalla retorica. Grazie Chicchina e buon Avvento.

chicchina ha detto...

grazie a te,Negus Reale per il passaggio ed il commento.Ricordando altri tempi,un po di nostalgia mi prende,colpa degli anni?.

lorenza marengo ha detto...

Che bella la tua storia!
Grazie!

chicchina ha detto...

Grazie a te Lorenza,anche per il tuo sostare qui.Fra realtà e fantasia,per Natale,ma anche per tutti gli altri giorni abbiamo bisogno di storie belle..